CULTURA & SOCIETA'

GRAFFITI Fernando Botero, e la società goffa

Se ne è andato a 91 anni Fernando Botero, l'artista colombiano non comune lascia un patrimonio artistico di forte impatto sociale fuori dalle righe classiche e convenzionali

DI ENZO ROJU

Fernando Botero Angulo nato a Medellin 1932 decesso 2023 a Monaco è stato un pittore, scultore e disegnatore colombiano. Da giovane subisce il fascino dell’arte barocca  e della Divina Commedia e nel 1948 la sua prima esposizione. Ama le opere di Tiziano e di Francisco  Goya.Il percorso di Botero nel dipingere i popolani goffi, smisurati in anatomia in maschere della vita. Persone panciute ,volti pieni e rassicuranti inseriti i un paesaggio contadino. Balli in casa,con abiti della Domenica per il divertimento serale con pane e vino a volontà. Fernando l’artista non comune si divertono dopo una giornata di lavoro nei campi,La scampagnata per dimenticare la fatica del lavoro e Botero si immedesima nel popolo che con poco si diverte e sogna il futuro. Certo le ballerine di Fernando sono goffe, truccate,faccioni in vista,abiti per la festa per vivere la giornata aspettando l’ora del desio. Passa la notte i personaggi si svegliano  con le guance rosse,ancora i segni del vino veritas,e i rosi visi si svelano in acqua fredda per la giornata di lavoro.Il racconto di Botero prosegue e la scultura riflette il compiacimento goffo dei personaggi boteriani. Pittura e scultura nella sinuosità eclettica del personaggio nel mondo variegato di persone in eccesso di peso.La verità è il sovrappeso che rende divertente il linguaggio di Botero,figure in eccesso di peso si divertono piene del loro volume carnoso ,dalla testa ai piedi,mostrando felicità,umore senza alcun problema. La vita è bella un amarcord che regala spensieratezza e fascino del loro stato sociale e culturale. Lo specchio delle figure boteriane non incute timore,anzi il compiacimento della loro condizione sociale e lavorativa.

La società è cibo,divertimento ,senza regole,l’obesità luogo comune senza remore,lo specchio senza vanità,la bellezza dei corpi opulenti senza badare a regole o discipline motorie. Certo Fernando ha dimostrato che la perfezione ,relativa e non assoluta,non è una scelta,ma il coraggio di dimostrare se stessi in una società di consumi senza costrizioni ne sociale ne fisiche. Botero ha raggiunto il suo scopo artistico e lascia la terra con un sorriso mettendo in palcoscenico personaggi del popolo compiacenti del loro destino.

* CRITICO D’ARTE

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