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La storia di Annamaria, professione dog sitter

Di Isabella Puca

Foto Tommaso Monti

Ischia – Difficile non notarla a spasso per Ischia con 4 o addirittura 7 cani al guinzaglio, un vero branco che, grazie anche all’aiuto della piccola Mery, passeggia ordinato per le strade dell’isola. Lei è Anna Maria, 24 anni, origini pugliesi e un grande amore canino che l’ha portata, ormai dal 2011, a diventare una dog sitter. «Mi sono ritrovata a fare questo lavoro perché era una mia passione da quando ero piccola; – ci racconta – ho sempre trovato affinità con i cani e la gente me li lasciava al guinzaglio. Con il passare degli anni avrei voluto diventare una veterinaria ma la dott.ssa Vuoso mi consigliò di frequentare dei corsi professionali. Quest’ultimi mi hanno dato la possibilità di poter capire di più a livello teorico sugli animali, per la parte pratica ero già avanti». Fu proprio la dott.ssa Vuoso ad affidarle la prima cagnolina che, avendo problemi di obesità, aveva tanto bisogno di camminare, «era il 2011, andavo ancora a scuola, e da quella cagnolina ne sono arrivati altri; diciamo che il passaparola mi ha dato una grande mano. Ho inoltre frequentato corsi d’addestramento teorici e prossimamente sarò iscritta all’albo ENCI, l’Ente Nazionale Cinofilia Italiana». Tra le tante attività proposte da Anna Maria c’è quella della pensione, un vero momento di benessere per i cani che una volta a casa sua, non vogliono andar più via, «la soddisfazione più grande è quando le persone mi dicono che il comportamento del proprio cane.  Ho intrapreso questo percorso perché ho visto che se il cane è partecipe insieme al padrone è felice, soprattutto per la camminata, più cammina più sta bene». Ma Anna Maria non è sola, ad affiancarla in questo lavoro, è Mery una bellissima cagnolina che le offre un grandissimo aiuto, «il mio ideale di cane l’ho iniziato con lei. Più lei usciva, più stava con me, anche solo per far la spesa, più era felice. È così che dovrebbe essere per qualsiasi padrone, poter stare con il proprio cane e viverlo bene». Mentre chiacchieriamo Mery si mette in posa per le foto e cammina passo passo con la sua padroncina affiancandola lungo tutto il percorso, «al guinzaglio porto fin sette cani, lei ha un addestramento di base ed è molto socievole con gli altri cani; dà loro l’esempio come non tirare e stare tranquilli. Se poi i cani sono sciolti lei diventa il capobranco». L’unica difficoltà trovata dalla nostra giovane dog sitter sta in alcuni padroni che lasciano i loro cani liberi per strada senza qualcuno che li tenga a guinzaglio come da legge, «mi rendo conto che le persone anziane hanno ancora questa mentalità, ma Ischia da un po’ di anni sembra impegnarsi nel lavoro con i cani. Quando una persona si rende conto di non riuscire a portar fuori il proprio cane e si rivolge a me, mi fa piacere, significa che si preoccupano del suo benessere». Non mancano però aspetti negativi come quando qualcuno, spaventato dalla “ragazza col branco” inizia a inveirle contro per strada, «qui in pineta alcuni ragazzi iniziarono a camminare dietro di me per farmi spaventare i cani, ma il peggiore fu un signore che riprese la bustina con gli escrementi dal cestino per tirarmela dietro. Insomma, è difficile superare i paraocchi degli ischitani, ma qualcuno s’impegna e questo mi fa piacere». Sono in tanti a rivolgersi a lei, sia ischitani che turisti, «ogni cane ha un suo carattere e ti può dare qualcosa. Quello che dico sempre è che è importante trasmettere la responsabilità al padrone: se ho un cane devo fare in modo che questo stia bene. Se un cane fa i dispetti è perché è insoddisfatto; vorrei che le persone capissero questi piccoli segnali. Il gioco è semplice: se il cane sta bene, anche il padrone sta bene».

 

 

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