LE OPINIONI

Quell’acqua termale nemica dei bambini

Una riflessione sui tanti bambini che anche ad Ischia si tuffano in queste piscine: ed anche i genitori non si rendono conto dei pericoli cui espongono i loro figli

DI LUCIA MANNA

Controlli a tappeto per fitti in nero. E nessuna preoccupazione e segnalazione su ciò che riguarda la salute dei bambini che sguazzano ore intere nelle piscine termali.Tutti conoscono grosso modo le proprietà terapeutiche delle nostre acque termali. Tutti sanno che prevengono e leniscono dolori artritici e reumatici. Molti ignorano che il corpo, immerso per un 15-20 minuti nell’oro bianco ischitano ha capacità di rigenerarsi. E soprattutto di disintossicarsi per l’apertura dei pori. La capacità di tale fuoriuscita di tossine può quasi avvicinarsi ad una sauna per chi non tollera il feroce strazio del caldo. Disattenti genitori e soprattutto superficiali gestori di parchi termali e strutture alberghiere non sappiamo fino a che punto conoscono quanto sia deleterio per il bambino il bagno termale.

Non possiamo tacere quando parliamo di salute . Non possiamo omettere notizie che attendono all’incolumità del fanciullo. Adolescenti e talvolta anche creature di appena di due-tre anni trascorrono giornate intere a sollazzarsi nelle piscine delle nostre acque termali. Anche se in tutti i parchi dell’isola e molte strutture alberghiere sono state categoricamente contemplate piscine di acqua dolce, gli ignari genitori il più delle volte preferiscono tenere sotto controllo i loro figli nelle vasche più adiacenti alle loro comode sedie sdraio e ombrelloni. I bagnini soprattutto nei complessi dei giardini termali sono sempre ligi al loro dovere ma non si è mai visto o sentito dire che con la stessa severità inducono i piccoli ad uscire dalle vasche proibitive addirittura per gli adulti se utilizzate per un tempo che non dovrebbe superare i quindici minuti circa. Si assiste così impotenti nel denunciare il dramma che da anni si perpetua e procura come minimo notti insonni ai pargoli.

L’otite rimane per i bambini che trascorrono le vacanze nel nostro territorio di casa che puntualmente si manifesta alla fine del lungo bagnetto termale .L’infiammazione emrge dall’incontro lieve di un solo alito di vento che sfiorando il delicato e umidiccio timbro del fanciullo (l’incontro caldo-freddo) non dà scampo all’orribile tormento uditivo. Conseguenze per il bambino più traumatiche dall’immersione nel tepore vulcanico sembra a detta di qualche esperto anche il caso renale. e valanghe di altre conseguenze post ammollo. Siamo certi che gli operatori turistici prendendo consapevolezza di quanto sia grave, deleterio e pericoloso il solo accostamento alle vasche termali per i non adulti oltre ad affiggere cartelli che quasi sempre vengono inosservati, dispongono mastini ai bordi delle piscine termali. E anche se nel nostro meridione é di voga la simpatica metafora:”acquaiolo l’acqua é fresca” il provvedimento deve essere improcrastinabile. Scrupoloso.

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domenico

Vi preoccupate dei bambini che fanno il bagno nelle piscine termali e non di quelli che fanno il bagno nel porto di Forio con tanto di segnali di divieto di balneazione e da pochi giorni persino di paletti con filo recintato per evitare l’accesso ,dove il fondo non è più costituito da sabbia ,ma da feci.

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