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Lacco Ameno, consiglio al vetriolo: tensione tra De Siano e Pascale

Maggioranza a compatta in seduta, ma volano stracci tra i banchi del consesso. Via libera alla esternalizzazione dei servizi di riscossione tributi in favore di una società salernitana “ben vista” dall’esecutivo lacchese e l’approvazione di due debiti fuori bilancio. Resta saldo l’obiettivo della stabilizzazione degli assunti sismici

Non è stata una seduta di consiglio comunale se piove per Giacomo Pascale e la sua maggioranza. Tutti compatti in seduta per approvare debiti e bilanci e la esternalizzazione dei servizi eppure tra i banchi del consesso volano tracci tra il sindaco in carica e l’ex senatore di Forza Italia Domenico De Siano. In discussione Pascale&Co hanno portato ben 12 punti all’ordine del giorno. Tutti provati sulla forza dei numeri, ma la discussione più truculenta si è vissuta per le contestazioni ed i reciproci scambi tra il leder dell’opposizione e quello della maggioranza. Che numeri! Ai primi tre punti è stata fissata la trattazione del riconoscimento dei debiti da sentenze passate in giudicato. 

A seguire la nomina dei componenti della commissione comunale per l’aggiornamento degli albi dei giudici popolari delle Corti d’Assise e delle Corti d’Assise d’Appello. Al quinto punto c’è stata l’adozione dello schema del programma biennale degli acquisti dei beni e servizi per il periodo 2023/2024, del programma triennale dei lavori pubblici 2023/2025 e l’elenco annuale dei lavori per l’anno 2023 aggiornato dalla giunta comunale il 29 marzo scorso. Discusso poi il documento unico di programmazione (DUP) per il periodo 2023 2025. Al punto 7 dibattuta la conferma dell’addizionale comunale Irpef per l’anno 2023, ancora la conferma delle aliquote IMU per il medesimo anno (punto 8). Al punto nove ci sono state le modifiche del regolamento per l’applicazione della Tari in recepimento della delibera Arera 15/2022, di regolazione della qualità del servizio di gestione dei rifiuti urbani. Il punto 10 ha previsto l’approvazione della tariffa della tassa sui rifiuti (Tari) da applicare per l’anno 2023 sulla base del PEF pluriennale 2022/2025. In ultimo, ma non per ultimo, ci sarà il bilancio di previsione finanziario 2023/2025 e il ritorno dell’atto di indirizzo per l’affidamento in concessione del servizio di riscossione coattiva delle entrate tributarie patrimoniali del Comune di Lacco Ameno, non votato nella seduta precedente. 

L’obiettivo era e resta stabilizzare i così detti assunti sismici. Per alcuni, come l’architetto Enzo D’Andrea finito nella bufera del porto di Lacco Ameno e l’accusa di turbativa d’asta nel suo affidamento, la partita si doveva chiudere, come sanno i nostri lettori, prima del 18 maggio quando, verosimilmente, ci sarà il giudizio sul porto e le pensati accuse mosse proprio al suo indirizzo. Domenico De Siano senza dubbio è stato mattatore  di una seduta dove sono saltati i nervi a tutti. De Siano ha ribattuto  punto su riflessioni tecnico-giuridiche che non hanno trovato risposte, se non forza della maggioranza che si tiene con un voto. Con un salotto silenzioso, la sal consiliare, dove si trovavano sia i funzionari che i preposti consiglieri assessori in enorme difficoltà nel giustificare il disastro tratteggiato dall’ex senatore, che ha accusato il governo locale di non avere una idea di paese e di essere dedita ad “investimenti che non portano a nulla se non a piccole prebende date magari al consigliere di turno, per mantenere questa maggioranza che rimane attaccata a interessi di botteghe e non all’interesse generale. Cosi con il patrimonio pubblico cosi con gli affidamenti dei servizi dati depauperando come accaduto cn la esternalizzazione dei tributi, le risorse degli uffici”.  Infine  bagarre con alcuni familiari dei consiglieri di maggioranza intervenuti. 

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