PROCIDA – “Sono Mariagrazia Zambon e vi scrivo dalla Turchia dove mi trovo da anni in aiuto alla Chiesa locale. Seguendo sui “social” per l’affetto che mi lega a questa splendida isola, ho saputo della decisione di ridimensionare l’unico presidio ospedaliero di Procida e sono molto sorpresa e dispiaciuta di questo possibile taglio cosi insensato contro la salute degli isolani e dei turisti, italiani e stranieri. Io stessa infatti, l’estate scorsa, quale turista venuta sull’isola in vacanza con i miei nipoti milanesi, ho dovuto usufruire della struttura del Pronto Soccorso e mi chiedo cosa avrei dovuto fare e quali disagi avrebbe dovuto affrontare il mio nipotino di cinque anni qualora non fosse stato in funzione il “Gaetanina Scotto”. E come me chissà quanti altri turisti e isolani in emergenza sanitaria si sarebbero trovati in gravi difficoltà senza questa piccola ma efficiente struttura. È assurdo pensare che in giro per il mondo si fa di tutto per la costruzione di strutture sanitarie e in Italia invece si vogliono chiudere quelle che ci sono. Mi auguro perciò che – di fronte ad interessi politici ed economici che non conosco ne comprendo – prevalga il buon senso verso il sacrosanto diritto alla salute e che così il continuo funzionamento a pieno regime di questo ospedale possa essere una volta tanto un esempio positivo dell’Italia meridionale per l’Italia tutta e per l’estero”.
