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C’è l’Iff, D’Antonio si “traveste” da Paolini

ISCHIA – Aveva pensato di denunciare lo stato di degrado in cui versa Ischia con un mosaico di foto su un cartellone. Aveva scelto anche la location: il pontile del Castello Aragonese, dove in questi giorni si sta svolgendo la 14esima edizione dell’Ischia Film Festival. Une vetrina cui Michele D’Antonio, il Gabriele Paolini ischitano, difficilmente avrebbe rinunciato. Ma non aveva fatto i conti con i padroni di casa, che lì proprio non lo volevano. E che lo hanno fatto allontanare dalla security, scatenando la reazione indignata di D’Antonio. «In occasione dell’apertura dell’Ischia Film Festival – denuncia D’Antonio – l’addetto alla vigilanza mi sta facendo presente che non posso sostare sul pontile. Gli organizzatori si sono lamentati ma ho riferito loro che il pontile non è proprietà privata. È arrivata anche la polizia ma non c’è persona che non si fermi per visionare il mio post. La stampa locale mi ignora, mi riferisco al Golfo e al Dispari, ma questo è comprensibile, tutti hanno famiglia».

 

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