CULTURA & SOCIETA'

LIBRI Pasquale Lubrano e il so ultimo lavoro “Procida – Un pacifico popolo di mare”

I procidani – scrive Lubrano - hanno conservato le caratteristiche assimilate dai primordiali coloni greci, pur con la contaminazione di altre culture per eventi storici che hanno coinvolto il territorio partenopeo e da rapporti con i popoli del mondo

“Procida- Un pacifico popolo di mare” è la recente pubblicazione curata da Pasquale Lubrano nell’ambito della Collana “Flegrea” diretta dal prof. Maurizio Erto.

Pasquale Lubrano, apprezzato e stimato capo redattore del periodico locale “Procida Oggi” che dal 1968 racconta l’isola, la cultura, il costume, la vita e cura in particolare le ricerche e la divulgazione di informazioni storiche, ha inteso richiamare l’attenzione di quanti partecipano a vario titolo a “Procida Capitale Italiana della Cultura” anche sulla storia dei procidani, dalle origini a tempi nostri.

Dopo annotazioni e raffigurazioni sull’evoluzione geologica dell’isola, seguono quelle relative alle vicende umane che hanno contribuito a formare un quadro identitario di chi vi ha vissuto e vi vive da 4mila anni ad oggi.

E’ il “pacifico popolo di mare”, quello che dimora nei suoi limitati confini, nella “Terraferma” flegrea vicina, nei vari continenti in seguito ad emigrazioni e soprattutto sui mari del mondo per lavoro.

“I procidani hanno conservato le caratteristiche assimilate dai primordiali coloni greci, pur con la contaminazione di altre culture per eventi storici che hanno coinvolto il territorio partenopeo e da rapporti con i popoli del mondo. L’apporto in termini culturali, civici, di religiosità, di intraprendenza dei marittimi greci a beneficio della popolazione locale fu notevole”.

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La pacifica convivenza ha favorito l’integrazione sul territorio e fuori di esso, ovunque il procidano è stato condotto dal suo spirito d’avventura, dalle esigenze di vita.

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Pesca e agricoltura, arte nautica, attività connesse, avventure e disavventure, con sullo sfondo le grandi opportunità della storia ed i suoi condizionamenti, uomini e donne hanno saputo primeggiare ed ottenere rispetto e considerazione.

L’autore intercalando eventi, esemplificando personaggi, costume, prospettive disegna, con modalità di facile lettura, la “carta di identità” collettiva da mostrare con orgoglio al mondo nell’ambito del messaggio culturale che va trasmesso durante questa ulteriore opportunità che la storia ci offre.

In appendice, si possono apprezzare suggestive immagini dedicate alla pesca.

Il libro è edito D’Amico; è presente nelle edicole locali e sulle maggiori piattaforme on line.

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Claudio NORMANNO

Egregio Sig. Lubrano,

ho letto, da un articolo pubblicato su il “Golfo” della Sua interessante ricerca sulle comunicazioni marittime tra Torregaveta e Procida (anno 1890), nello specifico mi riferisco riferisco al seguente stralcio:

“Fu deciso l’istituzione di un servizio cumulativo con la Società Napoletana di Navigazione a Vapore. Questa a partire dal 1890 (l’inaugurazione dell’apertura dell’intera tratta ferroviaria, il 2 luglio 1890 arrivò il primo treno a Torregaveta ) alla metà del 1891 gestì la linea tra le isole e Torregaveta o Baia”.

Da quanto sopra la Soc. Napoletana di Navigazione (S.N.N.) sin dal 1890 e fino alla metà del 1891 gesti la linea tra le Isole e Torregaveta o Baia.

Potrebbe, se lo ritiene e secondo sua disponibilità, fornirmi dei riferimenti documentali o comunque dei chiarimenti sulle decorrenze e periodi indicati circa la prima gestione S.N.N., tanto al fine di aiutarmi nella ricerca che, per passione, sto conducendo sulla Ferrovia Cumana (sono stato dipendente della S.E.P.S.A., oggi pensionato).

Un saluto da Monte di Procida, Claudio Normanno

 

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