LE OPINIONI

Lo dico a Il Golfo

Mentre il cuore è ancora colmo di dolore, per il disastro avvenuto a Casamicciola mi viene da pensare a come fare in modo che tutto questo abbia un senso. Casamicciola non deve essere lasciata sola. Questa è la nostra terra ci appartiene e ad essa appartengono le persone che ne fanno parte. Ognuno di noi è in relazione con l’altro perciò questo disastro, il dolore di queste famiglie appartiene ad ognuno di noi. Ci siamo sentiti accusati e rimproverati ognuno ha detto la sua, Casamicciola non ha bisogno di paternali, ha bisogno di concretezza. Ha bisogno che chi veramente conosce il territorio sia messo in grado di agire su di esso e potersene prendere cura.

Come è stato già spiegato da persone più competenti di me i canali vanno puliti, vanno ripristinati i terrazzamenti, vanno liberati i canali dalle macerie del terremoto che ancora otturano i percorsi delle acque sotterranee, con la chiusura delle terme alla Rita le acque non hanno più valvole di sfogo ei canali dove fluivano vanno messi in sicurezza e tenuti liberi. Ma tutto questo credo che vada affidato a chi il territorio lo conosce veramente. Credo che occorra formare un gruppo di persone residenti che sia in grado di guidare chi ha competenze legate al mestiere, come la Forestale, per fare in modo da far sentire le persone partecipative e non in attesa che qualcuno si accorga di quello che è necessario fare. Un canale diretto con il territorio formato dai cittadini stessi. Inoltre propongo di istituire un parco nella zona del Maio intitolato alle vittime, che possa trasformare una tragedia così immane in qualcosa di bello che ci faccia sentire accanto alle persone che abbiamo conosciuto e che ci hanno lasciato.

Il Maio è ancora un paese fantasma, dite a queste persone dove possono stare al sicuro, diamo loro una dimora dove potersi sentire a casa. Oggi si chiede agli sfollati di avere pazienza ma non dobbiamo dimenticarci che fra questi c’è molta gente che è reduce dal terremoto e che di pazienza ne ha avuta fin troppa. Che sia il momento della ricostruzione sicura e partecipata, che non si spengano i riflettori su un paese martoriato, ma che questa serva a far rialzare Casamicciola più forte e più bella di prima. Dobbiamo prenderci cura di tutta la zona coinvolta perché ci sono persone che hanno avuto danni e perdite economiche e devono essere messi in grado di risalire la china. Non lasciamo nessuno indietro.

MILENA MONTI

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