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Interrogatorio di Raffaele Piro, la posizione dell’avvocato Di Meglio e la replica de Il Golfo

(Comunicato Stampa) – Leggo sull’edizione online del 16.10.15 della pubblicazione di notizie false e tendenziose del giornale online “IlGolfo24”, integranti il reato di violazione del segreto istruttorio nella fase delle indagini preliminari, previsto e punito dall’art. 326. c.p.. Nella mia qualità di difensore del Sig. Raffaele Piro, tengo a precisare quanto segue:

  1. L’anonimo articolista, da identificare nel direttore responsabile, scrive “dopo l’audizione del consigliere regionale è stato il turno dell’altro indagato, sottoposto ad obbligo di dimora, Raffaele Piro, gestore dell’albergo ‘Casa Bianca’ per quasi tre decenni, il quale, secondo alcune indiscrezioni -come tale riportiamo- trapelate nelle ultime ore avrebbe palesato visibile imbarazzo e in alcuni momenti dell’audizione si sarebbe trovato in estrema difficoltà. L’uomo, assistito dal suo difensore di fiducia non avrebbe convinto del tutto i magistrati e le sue spiegazioni sarebbero state accolte da una fredda reazione del Pubblico Ministero, che non avrebbe battuto ciglio continuando con un pressante martellamento di domande su domande.”
  2. Le affermazioni sono del tutto inventate, non corrispondono all’effettivo svolgersi dell’interrogatorio il cui contenuto resta coperto dal segreto istruttorio. Trattasi di un misera forma di giornalismo scandalistico che denota l’assoluta mancanza di serietà e correttezza deontologica da parte del responsabile dello scritto, il quale non è in possesso di alcuna “indiscrezione”, in quanto il colloquio è avvenuto alla presenza dello scrivente, del Piro Raffaele, del Pubblico Ministero e del Giudice delle Indagini Preliminari e nessuno di costoro, con certezza assoluta, ha lasciato o può aver lasciato trapelare indiscrezioni, essendo nota la serietà rigorosa di quei Magistrati. L’articolista ha quindi inventato di sana pianta che vi sarebbe stato “il pressante martellamento di domande su domande”, che vi sarebbe stato “imbarazzo del Piro” e che vi sarebbe stata “la fredda reazione del Pubblico Ministero”, eventi non verificatisi.
  3. Le circostanze indicate nello squallido articolo non corrispondono alla verità e mi, limito in questa sede, a tale rettifica,  riservando per il prosieguo ulteriori iniziative.

Invito “Il Golfo” a tenere una condotta  di serietà professionale, evitando di diffondere notizie false e tendenziose finalizzate a criminalizzare le persone interessate alla vicenda. Nell’interesse del Piro chiedo che la presente rettifica sia pubblicata con lo stesso rilievo dell’articolo in questione. Naturalmente con espressa riserva dell’azione per i danni susseguenti al Piro alla sua immagine. Infine provvederò alla trasmissione dell’articolo alla Procura della Repubblica.

                                                                                                                    Avv. Giuseppe Di Meglio

 

 

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IL GOLFO GARANTE DELLA LIBERA INFORMAZIONE SULL’ISOLA

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Risponde Mauro Iovino

Prendiamo atto dell’intervento dell’avvocato Giuseppe Di Meglio precisando innanzitutto che non si tratta di alcun “anonimo” articolista, in quanto il pezzo è firmato con tanto di nome e cognome. L’avvocato Di Meglio avrà certamente rilevato che il passaggio contestato contiene frasi e verbi al condizionale trattandosi di “mere indiscrezioni” che – come sottolineato – sono state riportate, senza alcuna presunzione di avere in mano la “verità assoluta”.

Se fosse stata una semplice rettifica l’avremmo pubblicata senza problemi e senza alcun commento. Ma è evidente che l’avv. Giuseppe Di Meglio ha voluto utilizzare la sua nota come strumento per gettare fango addosso a “Il Golfo” infatti generalmente le repliche vengono inviate esclusivamente alla testata a cui si vuole fare la rettifica e non strumentalmente e scorrettamente ad altri.

Questo modo di fare denota dal nostro punto di vista il livello di bassezza a cui si arriva pur di cercare di fermare la libera informazione dell’isola. Quell’informazione che non ha mai avuto padrini o padroni, quell’informazione che non ha mai avuto smentite, quella informazione che a testa alta ha sempre denunciato le illegalità diffuse e tutti coloro che  hanno depredato l’isola, nessuno escluso caro avvocato.

Rispetto a questo, “Il Golfo” sarà un muro di pietra: nessun tentativo di farci abbassare la voce, nessun tentativo di intimidirci, nessun tentativo di nascondere la verità!
La verità, e gli eventuali colpevoli, dovranno essere noti a tutti. Perché è bene che l’avvocato Di Meglio e tutte le persone interessate, sappiano che, per salvare l’isola, è necessario azzerare la classe dirigente locale che in questi anni l’ha saccheggiata a suo uso e consumo.

Caro avvocato Giuseppe Di Meglio, mandi pure tutto alla Procura della Repubblica, non abbiamo nulla da temere e nessuno che possa intimidirci. Nessuno!

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