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L’Ordine degli avvocati sposa la causa ischitana

Ieri mattina l’assemblea dell’Assoforense con una nutrita rappresentanza proveniente dalla terraferma guidata dal presidente Carmine Foreste: riflettori puntati sulla battaglia da portare avanti per ottenere la definitiva stabilizzazione della sezione distaccata di tribunale

DI LUIGI DELLA MONICA

Si è svolta ieri a Ischia l’assemblea dell’Assoforense con agenda fittissima di argomenti finalizzati al superamento della proroga della sede Distaccata di Ischia verso la sua stabilizzazione definitiva. All’appuntamento sono intervenuti tra gli altri il presidente dell’Ordine degli Avvocati Carmine Foreste, il vice Presidente Alfredo Sorge e i Consiglieri Natalie Mensitieri, Federica Mariottino, Roberta Foglia Manzillo e Luca Zanchini. L’assemblea è stata presieduta da Gino Di Meglio che in apertura dei lavori ha concesso la parola al presidente dell’Assoforense Ischia Alberto Morelli, che ha voluto portare il saluto della avvocatura ischitana ai rappresentanti all’Ordine. Senza mezzi termini, entrando nel vivo della questione Il presidente neo eletto Carmine Foreste ha dichiarato che “con la nuova composizione del Coa Napoli vi è la volontà di essere vicino ai colleghi ischitani, ripristinando un dialogo immotivatamente interrotto negli ultimi mesi. La necessità del dialogo è imputabile al dovere di tutela verso tutti gli iscritti del Foro di Napoli, senza alcuna distinzione territoriale, ma vi è pure la ineluttabile sensibilità alle problematiche connesse al corretto svolgimento del servizio Giustizia, notoriamente affetto da carenze strutturali di personale direttivo ed esecutivo e dalla atavica criticità della stabilizzazione degli Uffici Giudiziari sul territorio insulare. L’Ordine degli Avvocati di Napoli manifesta immediata disponibilità ad intraprendere interlocuzioni incisive con la Presidenza del Tribunale e per quanto concerne la stabilizzazione sollecitare le forze di Governo attesa la scadenza della proroga fissata al 31 dicembre 2024, che richiede immediati provvedimenti a cura delle Istituzioni preposte”.

Insomma, un messaggio chiaro e forte di coesione e compattezza dell’Ordine di Napoli a supporto della problematica della stabilizzazione ad Ischia del presidio di legalità. Il Presidente Assoforense Ischia Alberto Morelli ha ricordato all’Assemblea che dopo una iniziale diffidenza verso la tematica da parte degli interlocutori della terraferma, pur tuttavia ci sono state delle risposte da parte della Presidenza del Tribunale che ha destinato un funzionario di cancelleria e due magistrati togati, distribuiti equamente nel settore civile e nel settore penale. Lo stesso ha poi aggiunto che va ribadito che l’Assoforense Ischia intende supportare i servizi essenziali per la comunità isolana, e non pertanto limitandosi alla sola giustizia, ma anche per la sanità, l’istruzione ed il settore dei trasporti marittimi, allo scopo di omologare la popolazione di Ischia a quella della città metropolitana.

Manifestata l’immediata disponibilità ad intraprendere interlocuzioni incisive con la Presidenza del Tribunale, si spingerà anche sulle forze di governo in considerazione della scadenza dell’ulteriore proroga fissata per il prossimo 31 dicembre. Nel mirino anche il riconoscimento per Ischia di realtà disagiata

Nonostante siano stati fatti grandi passi in avanti, con la presenza delle predette ulteriori unità soggettive, quando si arriva a toccare nel vivo la attività della giustizia isolana, ci si deve scontrare contro un muro di rinvii d’ufficio determinati dal numero esiguo dell’organico tabellare, che induce i giudici presenti, vuoi per le avverse condimeteo, vuoi per la quantità immane di conteziosi iscritti a ruolo, a dilatare eccessivamente i tempi di erogazione del servizio sull’isola. L’assoforense Ischia ha siglato accordi con i sei Sindaci per il supporto operativo delle iniziative di stabilizzazione del Tribunale.

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L’avv. Gino Di Meglio, chiedendo all’assemblea di accorpare tutti gli argomenti in un’unica discussione ed interpellando i soci sulla eventuale opportunità di intervenire, ha poi concesso la parola all’avvocato Pettorino il quale ringraziava della avvenuta ricezione del messaggio di supporto e di richiesta di aiuto dell’avvocatura isolana e gli faceva seguito il collega Luciano Venia. Quest’ultimo ha sottolineato che la Cassa Forense avrebbe dovuto inviare un proprio funzionario che garantisse presenza periodica sull’isola, oltre che la necessità di stipulare un protocollo d’intesa tra l’assoforense ed i comuni di Ischia e Procida per seguire uno standard uniforme di trattamento economico dei compensi professionali. L’avvocato Alfredo Sorge legato da immanenti ragioni storiche, culturali e giuridiche profonde verso la comunità isolana, ha precisato a chiare lettere che “Da questo momento in poi, come primo atto ufficiale del COA Napoli che parte da Ischia,il Consiglio avrà permanentemente nella propria agenda l’argomento “stabilizzazione”.

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L’avvocato Carmine Foreste

Il sottoscritto intervenendo da mero socio, dopo aver atteso il pregevole intervento del decano Alberto Barbieri, ha suggerito all’Assemblea di ricordare che sia opportuna una interlocuzione con l’Agenzia del Demanio e con i Comuni isolani gestori dei beni immobili confiscati alla mafia, per monitorare i siti destinabili ad alloggi di servizio del personale di giustizia ed anche degli altri comparti sanità, istruzione e trasporti marittimi. Come nel passato i Presidenti Giampaolo Buono e Francesco Cellammare avevano segnalato nelle sedi governative la necessità di dichiarare Ischia quale sede disagiata, per cui ho ricordato la opportunità di incentivare economicamente i magistrati e\o cancellieri, ufficiali giudiziari, per consentire alle giovani menti fresche intellettualmente, neo vincitori di concorso, di trasferirsi ad Ischia con ogni legittimo vantaggio di carriera. In tal senso, l’utenza ne avrebbe massimo beneficio, giacché il personale preposto opererebbe nel massimo benessere psicofisico, evitando il pendolarismo dalla terraferma, giovandosi del punteggio di merito per il servizio espletato in sede disagiata ed i provvedimenti risolutori dei procedimenti pendenti sarebbero più celeri, così come l’attività ausiliaria. Il Presidente Assoforense isola d’Ischia Alberto Morelli ha replicato che insieme al Direttivo è particolarmente sensibile a queste tematiche e se ne sta occupando alacremente da diversi mesi.

In conclusione, Ischia stamane ha assolto la funzione di ponte di lancio della missione spaziale “Ischia Tribunale”. Un obiettivo forse difficile come una missione su Marte, ma se qualche burocrate di Via Arenula a Roma ha voluto individuare su Ischia una cesura della spesa pubblica, questa volta dovrà fare i conti con una coesione associativa ed istituzionale dell’avvocatura napoletana, che ha accolto nel suo seno gli ischitani, non come figli di un dio minore, ma parte integrante di un unico corpo ed un’unica mente. Ischia è Napoli e Napoli è Ischia: ora, cari burocrati di Roma, sono problemi Vostri.

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