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Missione Sicurezza, al via i lavori sulla Superstrada

Ieri mattina al lavoro gli operai della ditta incaricata dalla Città Metropolitana: spunta la doppia striscia continua e la segnaletica orizzontale, prossimamente tutor e “occhi di gatto”

E’ un inizio, non si discute. Ma di certo è un buon inizio. E a noi de Il Golfo quanto registrato ed accaduto ieri mattina sulla Superstrada non può che far piacere, anche perché fummo proprio noi – nel corso di un convegno sulla sicurezza stradale promosso e organizzato presso l’Hotel Manzi di Casamicciola ed al quale tra gli altri parteciparono il sindaco della Città Metropolitana Luigi De Magistris ed il delegato alle Strade, Raffaele Cacciapuoti – a sottolineare in maniera forte e chiara la necessità di intervenire per porre fine ad una lunga serie di incidenti mortali molti dei quali accaduti proprio in quella che venne ribattezzata la “strada della morte”. Sollecitammo con forza la realizzazione di interventi e iniziative oltre che uno stanziamento cospicuo di fondi e bisogna riconoscere che almeno fin qui una serie di appelli non sono caduti nel vuoto.

Ieri di lavoro per gli operai della ditta incaricata dalla ex Provincia ce n’è stato parecchio e presumibilmente continuerà anche nei prossimi giorni. Si è infatti partiti nel realizzare la doppia striscia continua, ed attenzione a definirla un mero abbellimento perché a riguardo il codice della strada è chiaro e punisce in maniera ancor più severa ogni manovra azzardata e nello specifico il sorpasso. Secondo il codice della strada, infatti, il significato di questa segnaletica indica l’obbligo assoluto di rimanere entro i limiti della propria corsia di marcia, soprattutto se si sta percorrendo quella più esterna delle due disponibili. Non solo, ma è anche vietato marciare “a cavallo” della doppia striscia: la violazione viene considerata una vera e propria “invasione” della carreggiata opposta ed è tassativamente perseguibile con sanzioni multe elevate in caso di incidente. All’interno della doppia striscia, poi, saranno poste dei fari luminosi tipo “occhi di gatto” e si è già iniziato anche a tracciare la segnaletica orizzontale. Il passo avanti più significativo sarà quello legato all’installazione di alcuni tutor o cosiddetti rilevatori di velocità,. Insomma una serie di misure che si spera possano indurre a più miti consigli gli automobilisti troppo spesso indisciplinati ma l’impressione è che non ci si trovi certo davanti a metodi risolutivi.

Per adesso, tanto per fare un esempio, non è assolutamente allo studio l’installazione di barriere new Jersey, che dividerebbero le due corsie in maniera decisiva, impedendo le classiche “invasioni di campo” ed i sorpassi più o meno azzardati. Non solo, chi esce dai varchi aperti nel corso degli anni e dei decenni sarebbe obbligato a muoversi all’interno del suo senso di marcia e non poter più invadere l’altra corsia con manovre davvero pericolose. Una strumentazione, questa, che pare abbia costi tutt’altro che “light” ma la speranza è che sindaci ed amministrazioni comunali vogliano e sappiano pressare la Città Metropolitana per ottenerla. Mai come in questo caso, è questione di vita o di morte. E, purtroppo, non certo in senso metaforico.

Foto Franco Trani

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Ciro

Secondo voi chi viene da Barano e deve entrare per esempio, nel Parco Bosco D’ARGENTO deve arrivare al porto e tornare indietro sull’altra corsia? Non mi sembra una cosa sensata.

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Mi piacerebbe avere i vostri pensieri, per favore commentatex