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Countdown per l’arrivo dei turisti, ma l’isola non è pronta

di Marco Gaudini

 

ISCHIA – E’ scattato ormai il conto alla rovescia per l’inizio delle festività pasquali. Un momento turistico che storicamente ha sempre visto l’isola tra le mete più ambite. Quindi tra circa dieci giorni, saranno tanti, almeno si spera, i turisti che giungeranno sulla nostra isola, per godere delle bellezze di posti unici, per rilassarsi nelle nostre strutture termali, trascorrere piacevoli momenti nei nostri alberghi, e deliziare i palati con ottime pietanze e vini serviti nelle numerose attività enogastronomiche isolane. Ma siamo sicuri che l’isola sia pronta per accogliere i turisti? Siamo proprio certi che chi deciderà di scegliere Ischia per queste festività, si accorgerà solo di quanto bello abbiamo, senza magari inciampare in un marciapiede rotto, o scansare una cabina elettrica abbandonata in strada, o peggio ancora senza notare la desolazione che c’è sulle nostre spiagge, sempre però se riesce a muoversi visto la condizione del trasporto su gomma, che inizia nuovamente a singhiozzare? I nostri amministratori pubblici, sono andati in pompa magna a promozionare Ischia, in numerose e prestigiose fiere turistiche di vari paesi del mondo, mostrando l’immagine di un posto che però ad oggi sembra non corrispondere a quella bella cartolina che molti di noi ricordano, ma che al momento resta molto sbiadita. Fin quando si potrà godere solo delle bellezze che la Natura ha dato alla nostra isola, senza però che queste vengano opportunamente valorizzate? Purtroppo la situazione odierna di alcuni posti sull’isola risulta molto degradante, e non proprio consona per accogliere quei turisti che abbiamo tanto cercato, e che dovrebbero rispondere alle “numerose chiamate”. Ma evidentemente non basta soltanto promozionarsi, e come spesso accade nell’impresa privata, la migliore pubblicità è la qualità del servizio che si offre. E qui sull’isola che servizi offriamo ai nostri turisti? Basta passeggiare un po’ per le numerose zone turistiche – e non –  per rendersi conto che siamo in una condizione, tra la desolazione e l’abbandono, il tutto poi, per completare il quadro, in assenza di una qualsivoglia programmazione turistica che si rispetti per una meta così importante come la nostra isola. Le strade appaiono quasi impraticabili, molti i marciapiedi insicuri, l’illuminazione stradale spesso non è funzionante, i “luoghi cartolina” lasciati al loro destino, le spiagge, risorsa autoctona e strategica senza un mimino di manutenzione e pulizia, per non parlare poi delle aree verdi. Insomma un mix di servizi inefficienti e mal organizzati, tra le altre cose, pagati cari e amaro da cittadini ed imprese con livelli di tassazione, come abbiamo recentemente segnalato, giunti oramai alle stelle. Non vi è alcuna volontà di mostrare il brutto, facendo così un danno all’immagine dell’isola, ma proprio per non rovinare quello che tanto di bello abbiamo, non si può continuare a mettere la testa sotto la sabbia, e bisogna reagire, ma soprattutto farlo in fretta e farlo bene.

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