CULTURA & SOCIETA'

NELLA CHIESA DELLO SPIRITO SANTO A ISCHIA PONTE  L’ARTE COME PREGHIERA IN FORMA DI BELLEZZA IN NOME DI SAN LUCA: PER IL NUOVO PARROCO DON PASQUALE TRANI SUBITO UNA MESSA PER GLI ARTISTI

YLENIA PILATO RISPONDE A NOSTRE DOMANDE SU ARTE E DIO ED ILLUSTRA LA FIGURA DELL’EVANGELISTA SAN LUCA PITTORE PATRONO E PROTETTORE DEGLI ARTISTI: ” Secondo la tradizione, infatti, San Luca è patrono degli artisti, soprattutto dei pittori; egli stesso avrebbe realizzato il primo ritratto della Vergine, determinandone il canonico modello iconografico dell’arte fiamminga. Il dipinto, realizzato dal Van der Weyden per la cappella di Santa Gudula a Bruxelles, sede della locale confraternita dei pittori, raffigura San Luca nell’atto di ritrarre la Vergine, apparsagli in visione - La messa degli artisti ha voluto aiutare a riscoprire l' arte come via privilegiata verso l' assoluto, come "via della bellezza" espressione della realtà di Dio…È stata una messa indimenticabile perché resta come pietra miliare nel cammino del dialogo tra chiesa e mondo delle arti. Quando si parla di arte, il termine che meglio la rappresenta è "creatività ". Ecco che la prima grande espressione di creatività che la cultura ricordi è quella raccontata nel libro della Genesi: la creazione. Fede ed arte sono presenti nel mio animo .Credo che la messa degli artisti sia stata un' occasione per ridare alle arti e a noi artisti il senso della nostra responsabilità di fronte alla società e alla storia”.

Un artista non credente, famoso e non, dipinge la grandezza del creato, e in contraddizione con se stesso non ne riconosce il supremo autore, negando di fatto la bellezza che lo circonda. E’ La debolezza di certi uomini che non sanno raccogliere le proprie  forze per volgere lo sguardo verso il Divino e lasciarsi illuminare da una luce diversa più calda e penetrante. Altri uomini invece guardano lontano per avere l’incontro con Dio. Succede ad un gruppo di nostri artisti ispirati dalla fede e dalla presenza in Dio e dall’ opera benedetta dell’Evangelista San Luca. Infatti, mercoledì scorso18 ottobre  presso la Chiesa parrocchiale dello Spirito Santo Santa Maria Assunta e Santuario Diocesano di San Giovan Giuseppe della Croce ad Ischia Ponte, si è celebrata ad iniziativa del nuovo parroco Don Pasquale Trani, la messa per gli artisti, proprio nel giorno celebrativo di San Luca evangelista, medico e patrono degli artisti. Un momento di fede e di amicizia vissuto in parrocchia, alla presenza di alcuni artisti ischitani che hanno partecipato alla messa: Antonella Buono, Rosario Scotto Di Minico, Franco Di Leva, Annamaria Di Meglio, Pasquale Mazzella, Maria Caputo, Massimo Venia, Magda Kismet, Adelante Gianni Mattera, Giovan Giuseppe Cigliano, Antonio Cigliano, Francesco Mazzella, Luca Mazzella della Galleria Mazzella ad Ischia Ponte e Ylenia Pilato. E’ proprio  Ylenia in quanto Artista e guida del gruppo a parlarci del “suo” protettore spirituale l’ Evangelista Luca, il Santo degli artisti: “San Luca nacque ad Antiochia da una famiglia pagana, ricorda Ylenia Pilato. Convertitosi alla fede, San Luca fu compagno e collaboratore di San Paolo che lo chiamava ” il caro medico”, e fu soprattutto l’ autore del terzo Vangelo e degli Atti degli Apostoli. Nell’ immaginario collettivo San Luca, continua Ylenia, è principalmente l’ evangelista che ci racconta la nascita e l’ infanzia di Gesù e, iconograficamente, lo si ricorda affiancato da un toro o da un bue alato.Una spiegazione, forse non propriamente corretta dal punto di vista della dottrina cristiana, ma che ha stuzzicato la mia curiosità, la prendo in prestito dal celebre Vincent Van Gogh che, in una lettera al fratello Theo, così scrive: “Devi sapere che il simbolo dell’evangelista Luca, patrono dei pittori, è il bue. È giusto: bisogna avere la pazienza di un bue se si vuole dipingere”. Citazione questa che immediatamente ha riportato la mia mente a rispolverare un’incantevole opera d’oltralpe: “San Luca dipinge la Madonna” di Rogier Van der Weyden. Secondo la tradizione, infatti, San Luca è patrono degli artisti, soprattutto dei pittori; egli stesso avrebbe realizzato il primo ritratto della Vergine, determinandone il canonico modello iconografico dell’arte fiamminga. Il dipinto, realizzato dal Van der Weyden per la cappella di Santa Gudula a Bruxelles, sede della locale confraternita dei pittori, raffigura San Luca nell’atto di ritrarre la Vergine, apparsagli in visione. Le due figure assumono, racconta inoltre Ylenia Pilato,  una posa molto naturale: l’evangelista, inginocchiato, traccia su un foglio i primi tratti di uno schizzo; la Madonna, dalla fisionomia tipicamente olandese, siede dolcemente su un gradino di legno e si appresta ad allattare. Sia l’ambientazione (la loggia di un palazzo reale che si apre sullo sfondo ad un sereno paesaggio fluviale) sia l’utilizzo di stoffe e panneggi, contribuiscono a ricordare la ricchezza economica e culturale delle Fiandre nel XV e XVI secolo”. “Dunque prosegue Ylenia che ci sembra nella  presente esposizione storica un fiume in piena, secondo un’antichissima tradizione cristiana, San Luca è il primo iconografo, autore di quadri che ritraggono non solo la Vergine Maria, ma anche gli apostoli Pietro e Paolo. La sua abilità si evidenzia soprattutto nella descrizione dettagliata, anche letteraria, dei diversi personaggi sacri. Ma questa attitudine è collegata anche alla professione medica che San Luca esercita, in quanto la pittura, un tempo, risultava fondamentale per la riproduzione delle piante officinali nei repertori illustrati”. “È sicuramente per tutti questi motivi, afferma ancora la nostra informata interlocutrice Ylenia, anche alla sua protezione, ieri come oggi, si affidano medici, indoratori, vetrai, artisti, miniaturisti, scrittori e notai, ossia tutte quelle professioni che hanno alla base una predisposizione alla cura meticolosa, alla diligenza , alla tolleranza e alla pazienza, proprio quella pazienza di cui ho parlato in apertura citandoVincent Van Gogh”. 

D. E noto che i ritratti si San Luca iconografo sono sparsi per il modo in musei e palazzi istituzionali.Puoi fornirci maggiori precisazioni storiche?

YLENIA: “I ritratti realizzati dall’ evangelista sarebbero stati conservati per diversi secoli a Roma e a Gerusalemme dando vita in questi luoghi alle prime scuole di arte sacra. San Luca è considerato anche il santo protettore dei medici. Per chi non lo sapesse, la medicina e l’ arte sono sempre state profondamente unite. Questo sodalizio venne alla luce sia per esigenze funzionali, poiché gli artisti realizzavano tavole anatomiche e illustrazioni di piante officinali che servivano ai medici come strumento didattico, sia per esigenze medico spirituali, poiché le immagini sacre fungevano come medicinali da ” somministrare ” ai pazienti più gravemente malati”.

 La messa per gli artisti in parrocchia è stata una celebrazione profondamente sentita. Si e’ espresso così l’artista Antonio Cigliano: ” Grazie a Don Pasquale Trani per aver incontrato e conosciuto gli artisti ischitani nel giorno di San Luca evangelista patrono dei pittori. Nella sua bella ed attenta omelia, ha spiegato come l’ ispirazione muove e solleva lo spirito affinché agisca sull’esecuzione artistica, alimentando questo dono di Dio.” 

Anche Luca Mazzella della Galleria Mazzella ha espresso un suo pensiero:” Grazie al nostro parroco Don Pasquale Trani che con squisita sensibilità ha officiato nel giorno di San Luca medico e pittore una santa messa per l’ arte e per gli artisti. Un gesto carissimo. Questa bella tradizione fu abbracciata anche dal suo predecessore parroco Don Carlo Candido.”

Ads

 “L’ artista è capace di elevare un ” canto” libero e potente, portando quel fluido segreto che si chiama l’ ispirazione, che si chiama la grazia, che si chiama il carisma dell’arte, dice l’ artista Magda Kismet presente alla messa. E aggiunge:” mi congratulo con il parroco Don Pasquale Trani. Sarebbe bello se ognuno portasse la benedizione per questo momento di vita religiosa ed artistica attestando che tra sacerdote e artista c’è una capacità d’intesa meravigliosa.”

Ads

 Non solo arte, ma anche spiritualità. Fra le più nobili attività dell’ ingegno umano sono annoverate, a pieno diritto, le belle arti, soprattutto l’ arte religiosa e il suo vertice, l’ arte sacra. Esse, per loro natura hanno relazione con l’infinita bellezza divina che deve essere in qualche modo espressa dalle opere dell’uomo e possono contribuire il più efficacemente possibile, con le loro opere, a indirizzare religiosamente le menti degli uomini a Dio.

D. Cosa ha significato per te artista la messa celebrata dal nuovo Parroco Don Pasquale Trani YLENIA: “La messa degli artisti ha voluto aiutare a riscoprire l’ arte come via privilegiata verso l’ assoluto, come ” via della bellezza” espressione della realtà di Dio, e perciò strumento prezioso per aiutarci a cogliere il Tutto nel frammento, l’ Infinito nel finito, Dio nella nostra storia. Nel mondo c’è bisogno degli artisti, perché, come disse Paolo VI, bisogna predicare e rendere accessibile e comprensibile il mondo dello spirito, dell’ invisibile, dell’ineffabile, di Dio. È stata una messa indimenticabile perché resta come pietra miliare nel cammino del dialogo tra chiesa e mondo delle arti. Quando si parla di arte, il termine che meglio la rappresenta è “creatività “. Ecco che la prima grande espressione di creatività che la cultura ricordi è quella raccontata nel libro della Genesi: la creazione. Fede ed arte sono presenti nel mio animo .Credo che la messa degli artisti sia stata un’ occasione per ridare alle arti e a noi artisti il senso della nostra responsabilità di fronte alla società e alla storia: il senso della nostra missione che è la capacità di scoprire, sempre di nuovo, la nobiltà dell’ essere umano. Come ha scritto Friederich Schiller: ” Solo tu, o uomo, hai l’ arte! E solo passando attraverso la bellezza hai trovato la terra del sapere”, 

D. Arte e Dio, il creato e le capacita umane. Come ti rerlazioni ?

.YLENIA: “Tutti gli artisti si sforzano di esprimere attraverso le arti, la musica o le parole, la vita più profonda dell’uomo e il cuore della realtà.  Per il solo fatto di questa ricerca artistica, gli artisti si accostano a quel Dio che è la fonte, il sostegno trascendente e il fine ultimo degli esseri, della loro evoluzione, della loro vita. La vocazione di artisti fa nascere dentro di loro gioie profonde, quando si crea o quando si contemplano le opere d’ arte. La realizzazione di un’opera d’ arte è in sé un’esperienza che presenta analogie con l’ approccio al mistero cristiano, ma allo stesso modo il cristiano, animato dalla fede, dall’ amore e dalla speranza teologali trova nell’ arte una dimensione nuova e un mezzo d’espressione straordinario per la sua esperienza spirituale.  Alla grande luce di Dio, tutte le luci della creazione acquistano un nuovo fulgore. L’ arte implica un cammino quasi analogo a quello della fede. Ogni arte autentica interpreta la realtà al di la’ di ciò che percepiscono i sensi. L’ essenziale dell’arte si situa nel più profondo dell’uomo, in cui l’ aspirazione a dare un senso alla propria vita si accompagna a un’ intuizione fugace della bellezza e della misteriosa unità delle cose. Certo, gli artisti sono ben coscienti: qualunque sia la bellezza dell’ opera delle loro mani, sanno che dipingono , scolpiscono e creano immagini che non sono che riflessi della bellezza divina. Ogni arte autentica è,  a suo modo, una via d’ accesso alla realtà più profonda che la fede mette in piena luce. Un mondo senza arte difficilmente si aprirebbe alla fede. Parte dal cuore e, sotto l’ impulso dello Spirito Santo, raggiunge il volto in cui si esprime l’ appello di Dio: tale è la via dell’ amore. E questo amore trova naturalmente nell’arte, la pittura, il canto, la musica, un’ espressione della sua profondità e delle emozioni vibranti che l’ accompagnano. La messa degli artisti celebrata nel giorno di San Luca diventa messaggera di un linguaggio universale. L’ arte è l’espressione stessa dell’uomo, e in un certo senso, di tutta l’umanità.  Essa sgorga dalla sorgente del cuore. Gli artisti hanno la capacità di stupirsi prima che di perdersi nella molteplicità delle cose. È in questo istante di unità che lo sguardo dell’ artista si rivolge al volto dell’ alto. Quel volto è per lui lo specchio dell’ anima e attraverso di esso della realtà tutta. Un mondo senza arte è un mondo chiuso all’ amore. E neo momenti più privilegiati dell’ opera di un artista si intuisce che, se la natura è già riflesso della bellezza divina, il volto dell’uomo è la più bella icona del Dio vivente. Non solo l’arte permette di comunicare il mistero dell’uomo che vuole evocare, rappresentare, dipingere , ma crea un legame tra tutti gli uomini che la praticano. All’ attività artistica si applicherebbero anche queste parole di Gesù agli apostoli:” La vostra luce brilli agli occhi degli uomini affinché vedano le vostre buone opere e glorifichino il vostro Padre che è nei cieli (Mt 5,16). Per gli artisti questa luce è la bellezza delle loro opere d’arte. Nel suo messaggio agli artisti, è doveroso menzionare il Concilio Vaticano II che diceva:” Voi siete i guardiani della bellezza del mondo. Basti questo a liberarvi da gusti effimeri e senza valori veri, a rendervi capaci di rinunciare ad espressioni strane o malsane. Siate sempre e dunque degni del vostro ideale”. Se gli artisti sono creatori attraverso il genio che hanno ricevuto in dono, come potrebbe non essere creatrice la grazia di Dio nel cuore dell’uomo? In questa messa celebrativa dedicata proprio agli artisti e a tutti quelli che in un modo o nell’ altro si congiungono al mondo dell’ arte, rivolgiamo queste parole:” Non chiudete il vostro spirito al soffio dello Spirito Santo”.

La celebrazione in parrocchia si è conclusa con una preghiera agli artisti, massima espressione d’amore.  Dunque Arte come preghiera in forma di bellezza.  

LA PREGHIERA DEGLI ARTISTI

O Signore della bellezza, / Onnipotente Creatore di ogni cosa, / Tu che hai plasmato le creature / imprimendo in loro / l’impronta mirabile della tua gloria,

Tu che hai illuminato l’intimo di ogni uomo / con la luce del tuo volto, / volgi su noi lo sguardo / e abbi pietà di noi, / della nostra debolezza, / della nostra povertà, / volgi i tuoi occhi sul nostro lavoro, / sulle nostre fatiche di ogni giorno,

guardaci, siamo gli artisti, i tuoi artisti. / Siamo pittori, scultori, musicisti,

attori, poeti, danzatori, / siamo i tuoi piccoli che amano vivere / sulle ali della poesia / per poterti stare più vicino, / e per aiutare i fratelli a guardare più in alto

nel tuo cielo e più in profondità, nel loro cuore. / Perdonaci se siamo fragili e incostanti, / ma siano uomini, / donaci la tua forza, / quella che scopriamo nella tua Parola, / quella che sentiamo nella tua grazia, /quella che riceviamo dalla tua Eucaristia, / da quel pane spezzato / che è comunione, fraternità e gioia. / Ti preghiamo per noi, per tutti gli artisti, / per il mondo distratto, /fa’ che possiamo aiutare tutti gli uomini / a scoprire qualcosa di Te, / attraverso la nostra arte. / La nostra vita sia un canto di lode alla tua bellezza / e le nostre opere i raggi luminosi  / che illuminano le strade degli uomini. / Donaci il tuo perdono e la tua benevolenza, / donaci il tuo Spirito di sapienza e di bellezza, / ispiraci con il tuo amore e la tua grazia, / e donaci ali stupende /affinché con l’arte ci innalziamo fino a te. / Te lo chiediamo per Gesù Cristo, / Signore e fratello nostro.

Fotoricerca di Giovan Giuseppe Lubrano Fotoreporter

Collaborazione: Ylenia Pilato 

antoniolubrano1941@gmail,com

                                                                                                   info@ischiamondoblog.com

Articoli Correlati

0 0 voti
Article Rating
Sottoscrivi
Notificami
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
Visualizza tutti i commenti
Pulsante per tornare all'inizio
0
Mi piacerebbe avere i vostri pensieri, per favore commentatex