Egregio direttore,
Le scrivo queste poche righe in riferimento all’articolo pubblicato venerdì 9 settembre 2016 riguardo l’illuminazione in via Francesco Sogliuzzo. Con la presente ci tengo a precisare di non aver mai rilasciato interviste ufficiali, ma ho semplicemente espresso la mia opinione in forma privata attraverso alcune telefonate. Inoltre, non ho mai offeso persone che peraltro non conosco, limitandomi ad invitare la pubblica amministrazione a farsi una bella passeggiata (preferibilmente di sera) nella via in questione per constatare l’irregolarità del marciapiede e la scarsa illuminazione, ed esprimendo il desiderio di avere per me e credo per tutta la popolazione isolana e non una strada a evocazione turistica in modo da apprezzarne la bellezza del parco. La ringrazio per l’attenzione e colgo l’occasione per porgerLe
Distinti Saluti
Antonio Bonnici
Risponde Gaetano Ferrandino
Egregio sig. Bonnici,
prendo atto delle sue precisazioni così come la reiterazione di una tendenza che sta diventando sempre più preoccupante e che non fa onore ovviamente non certo a lei ed agli artefici di analoghi episodi quanto piuttosto a coloro che amministrano le nostre comunità. Sicuramente è frutto del caso, ci mancherebbe, ma ultimamente diventa abitudine sempre più frequente quella di correre ai ripari dopo aver detto la propria su alcune cose che non vanno nel nostro paese (e non devo esserle io a dire che, purtroppo, sono davvero tante) perché magari alcuni occupanti del palazzo si lamentano per le critiche subite.
Comunque, facciamo finta che questo non sia il caso di specie. Lei di fatto nel formulare le sue precisazioni, a meno che non sia stato colto da qualche improvviso ed inatteso deficit cognitivo, precisa quello che è esattamente contenuto all’interno del servizio giornalistico realizzato da Francesco Castaldi. Nel quale rivolgeva l’invito agli amministratori a farsi una passeggiata da quelle parti e dove non mi pare offendesse nessuno, anche se poi sappiamo benissimo che dalle nostre parti i “chiachielli” che anche un diritto di critica lo scambiano per lesa maestà, beh, proprio non mancano mai. Relativamente al fatto che lei avrebbe scambiato quattro chiacchiere con un nostro giornalista che le chiedeva una serie di informazioni – su una tematica per la quale aveva in passato interloquito con lo stesso – ma di non aver mai rilasciato interviste ufficiali, le rispondo in maniera forse un po’ “terra terra” ma efficace. Se sotto casa bussa il comitato della festa patronale, non c’è bisogno che mi spieghi che stanno facendo il porta a porta per la raccolta fondi. Ci arrivo da solo. Sono convinto che lei, dotato di un’intelligenza di certo superiore alla mia, lo aveva parimenti capito quando ha ricevuto la telefonata da Francesco Castaldi. L’improvvisa folgorazione sulla via di Damasco, con una nota che peraltro non smentisce nemmeno nulla di quanto scritto, mi sembra un po’ strana. Grazie comunque per l’attenzione con la quale ci segue.
