POLITICAPRIMO PIANO

Nostalgia canaglia, c’era una volta la minoranza

Ischia e Barano si avviano sempre più “cloroformizzate” verso le elezioni in programma nella tarda primavera, ma nulla e nessuno sembra poter scalfire le attuali amministrazioni. A Serrara Fontana e Lacco Ameno le opposizioni sono inesistenti, a Casamicciola resiste il solo baluardo Mennella. E Forio…

Ne stiamo discutendo da parecchio, e lo facciamo anche quest’oggi in altra parte del giornale. L’atmosfera che si respira è a metà tra il paradossale e il surreale. Tra poco più di due mesi si vota a Ischia e a Barano e – soprattutto dalle parti del palazzo municipale di via Iasolino – tutto sembra di una calma che non è soltanto apparente ma a quanto sembra reale. Dimenticatevi quello che successe cinque anni e fa e tutti le riunioni, gli accordi sanciti e quelli saltati, le trattative, gli incroci, le notti in bianco, gli incontri carbonari, insomma tutto quanto portò poi alla composizione delle liste ed allo scontro tra Enzo Ferrandino e Gianluca Trani, vinto dal primo. Dimenticate tutto. Sono passati cinque anni, eppure pare trascorso un secolo.

All’approssimarsi del ritorno alle urne, l’unico problema che pare assillare una maggioranza mai così ampia come quella che si registra a Ischia è la composizione delle liste, con tutti i pezzi da novanta che cercano l’incastro giusto per non rimanere fuori dai giochi. Con qualcuno che comunque vada ci resterà, inutile girarci intorno. La minoranza è scomparsa e si spera che qualcuno possa mettere su un progetto politico almeno capace di fare da “sparring partner” nella campagna elettorale che ci apprestiamo a vivere, che rischia di essere la più soporifera di sempre. Il laboratorio “Adesso Ischia” non ha mai infiammato cuori e fantasia, si spera allora che Ottorino Mattera scenda in campo non fosse altro che per difendere l’anzianità di servizio e dare sfogo ad un portato elettorale di cui comunque ancora dispone. Uno spazio da occupare, seppure residuale c’è, ma è chiaro che a parte le opzioni che vi abbiamo appena esposto il resto, con tutto il rispetto ed a meno di clamorose sorprese last minute, sarebbe ben poca cosa. Nel frattempo, ed è questo l’argomento che vogliamo toccare, di opposizione non se ne vede da tempo immemore e questo non è un bene. A Barano in chiave elettorale gli scenari sembrano essere gli stessi, con Gaudioso che dorme su due guanciali (e che martedì dovrebbe brindare ad una prima elezione, quella al consiglio metropolitano): il baluardo Maria Grazia Di Scala serve ogni tanto a ricordare che una voce del dissenso esiste ancora, anche se magari non è poi così “urlata” come ai bei tempi andati.

Ma ad una attenta analisi, quello dell’assenza di contrapposizione nella politica locale sta diventando un vero e proprio “contagio”. Prendete ad esempio Serrara Fontana. Irene Iacono ha stravinto le elezioni e lo sfidante Cesare Mattera, non presentandosi al consiglio d’apertura di “battesimo” del nuovo civico consesso, ha già lasciato intendere di avere tutta l’intenzione di tirare i remi in barca. Se si pensa che di due ex consiglieri di minoranza – Tilde Trofa e Roberto Iacono – uno ha abbracciato la causa dell’amministrazione e l’altro (da sempre propositivo e ficcante nella sua azione) nemmeno è stato rieletto, ci vuole poco a capire che la situazione rischia tanto di assomigliare al film che stiamo vivendo a valle dell’isola. Le cose non vanno assolutamente meglio a Lacco Ameno, dove anzi forse toccano veramente il fondo. Nonostante Giacomo Pascale non stia brillando certo per efficienza amministrativa (va promosso solo per la presenza sui social, e su questo nessuno ne mette in discussione le virtù), la minoranza tace, sembra quasi una banda di “ectoplasmi”. Eppure ci sarebbe da mettere il naso in determinate faccende, sarà addirittura angosciante il silenzio nei confronti del “paccotto” che si sta confezionando per regalare alla Super Eco l’appalto della Nettezza Urbana per sette anni. Come accaduto, guarda caso, nella vicina Forio. Ma all’ombra del Fungo tutto tace, ci mancherebbe altro. E, verosimilmente, continuerà a tacere. E poi c’è Casamicciola dove – in virtù dei discorsi fin qui fatti – andrebbe intitolata una strada a Luigi Mennella, consigliere di minoranza. Forse sull’isola l’esponente politico che più di ogni altro incarna il ruolo dell’oppositore. Durante i consigli comunali tiene botta da solo contro un’intera maggioranza e quotidianamente si reca presso gli uffici municipali per spulciare carte ed atti. Insomma, davvero non gli sfugge nemmeno uno spillo. Lo stesso non si può dire del trio composto da Ignazio Barbieri, Arnaldo Ferrandino e Loredana Cimmino che negli ultimi tempi ha decisamente abbassato i “decibel”. E poi c’è Forio, dove secondo le immancabili malelingue l’opposizione la fanno più gli “spin doctor” che non i consiglieri comunali. Insomma, questo è lo stato dell’arte. Nella speranza, naturalmente, che si tratti soltanto di una fase passeggera. Ah, nostalgia canaglia…

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Fabio

Magari è solo un segno di triste rassegnazione e che abbiamo raggiunto la sapienza di non aspettarsi nulla dal mondo politico?

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Mi piacerebbe avere i vostri pensieri, per favore commentatex