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Olmitello, l’ultimo sfregio: pure un telecomando nel ruscello

E’ solo l’ultimo scempio, l’ennesimo di campionario vastissimo di rifiuti che le acque trascinano nel vallone di tufo che si apre sulla spiaggia dei Maronti. Anche un telecomando tv è finito chissà come nell’alveo discarica in cui scorrono le acque sorgive di Olmitello e Nitrodi.

Il dispositivo elettronico è in scandalosa compagnia di rifiuti ferrosi come reti, pezzi di sbarre, frammenti plastici di ogni tipo e poi ruote di veicoli, parti di motore, batterie. Uno scenario che cambia di continuo con rifiuti che si accumulano e che si sostituiscono, continuamente spostati e trascinati dalle acque. Non è immaginabile la quantità e l’entità dei rifiuti (probabile anche veicoli) che giacciano lungo il vallone più a monte, lungo i versanti che attraversano i territori di Barano e Serrara Fontana, proprio dove avvengono gli sversamenti.

Nessuna traccia, invece, dei rospi smeraldini, una tipicità autoctona ormai svanita per il peggioramento dello status ambientale.

E poi anche il sentiero d’accesso nel canyon tra le pareti di tufo è un inoltrarsi tra vegetazione e abbandono. Anche qui i pochi cestini per i rifiuti sono colmi, così le relative aree adiacenti.

Sempre più spettrale lo stato della struttura che ospitava lo stabilimento per l’estrazione dei sali minerali in attività sino a metà Anni Sessanta.

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La solita, infinta vergogna.

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