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Casamicciola, bando d’urgenza per i lavori alla Ibsen

CASAMICCIOLA TERME – Il responsabile dell’ufficio tecnico del Comune di Casamicciola, ing. Raffaello Russo, ha firmato la determina con la quale si prende atto di una delibera di giunta municipale dello scorso 15 aprile con la quale si certifica l’estrema urgenza dei lavori ad oggetto della stessa e cioè “Manutenzione straordinaria, completamento funzionale di opere e realizzazione impianti IST. COMPRENSIVO IBSEN” di cui all’intervento “Messa in sicurezza prevenzione e riduzione del rischio connesso alla vulnerabilità degli elementi, anche non strutturali, dell’Istituto Comprensivo Ibsen in via Principessa Margherita nel Comune di Casamicciola Terme” ed utilizzare le semplificazioni amministrative ed accelerazione delle procedure nel rispetto della normativa europea a tutela della concorrenza, previste da tale Legge per l’attuazione dell’intervento.

Di fatto con la determina in questione viene indetta una procedura negoziata che non prevede la pubblicazione di un bando di gara, invitando alla medesima procedura privata cinque ditte estrapolate prioritariamente direttamente dal casellario delle imprese qualificate dell’Anac, che dunque inevitabilmente certificheranno di essere in possesso dei requisiti richiesti.

Le ditte in questione e dunque l’elenco dei candidati resterà riservato e il contratto sarà stipulato “a misura” in forma pubblica amministrativa. Nell’atto firmato da Russo si stabilisce anche si farà ricorso al criterio della rotazione per cui “le ditte che saranno invitate a presentare offerta non potranno essere invitate per il periodo di un anno (calcolato a partire dalla data dell’invio della Lettera di invito) per la medesima procedura (Procedura negoziata). I lavori, proprio in virtù del carattere di somma urgenza, saranno affidati anche in presenza di un solo operatore economico. La scelta della procedura negoziata per l’affidamento della giunta, scrive ancora il responsabile dell’ufficio tecnico, viene motivata non soltanto per gli indirizzi della giunta comunale, ma anche per la possibile perdita del finanziamento il che porterebbe un grave danno alla comunità ed all’interesse pubblico.

Nella determina si prende atto anche del fatto che “la spesa occorrente per i lavori di che trattasi pari ad euro 186.830,00 è stata prevista e pertanto viene impegnata al Cap.  3481/5 del bilancio in corso” e che “per il finanziamento di dette opere si è fatto ricorso ai fondi CIPE Secondo Programma straordinario di interventi urgenti finalizzati alla messa in sicurezza e alla prevenzione e riduzione del rischio connesso alla vulnerabilità degli elementi, anche non strutturali, degli edifici scolastici”.

Nella parte iniziale della determina vengono anche spiegati con dovizia di particolari i motivi per i quali l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Giovan Battista Castagna si trova costretta a dover rendersi artefice di una vera e propria corsa contro il tempo. Lo si evince quando l’ing. Russo sottolinea che “che alla luce della normativa in materia di lavori pubblici l’attività di realizzazione dei lavori si svolge sulla base di un programma triennale e di suoi aggiornamenti annuali che gli enti predispongono ed approvano, nel rispetto dei documenti programmatori,  già previsti dalla  normativa vigente, e della normativa urbanistica, unitamente all’elenco dei lavori da realizzare nell’anno stesso e che il presente intervento è previsto nell’elenco annuale 2015 della Programmazione Triennale dei lavori pubblici  2015-2017”, per poi citare una nota del 10 agosto dello scorso anno a firma del  Provveditorato Interregionale per le Opere Pubbliche per la Campania, il Molise, la Puglia e la Basilicata  con la quale  lo stesso comunicava che non era in grado – a causa della notevole mole di lavoro –  di redigere la progettazione  dell’intervento”. Una mossa che ha spiazzato i governanti del palazzo municipale Bellavista che sono così dovuti correre ai ripari. Ecco perché nella determina si prende anche atto del fatto “che tale comunicazione avvenuta in considerevole ritardo rispetto alla richiesta di disponibilità avviata da questo Ente ha conseguito uno spostamento non previsto sui tempi di redazione della progettazione”.

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Insomma, una serie di intoppi che spiega anche il ricorso alla procedura negoziata, ricorrendo a ditte certificate dall’autorità nazionale Anticorruzione presieduta dal magistrato Raffaele Cantone. Non a caso, nello specifico, le ditte che saranno interpellate avranno un termine massimo di cinque giorni per poter far pervenire le proprie offerte al palazzo municipale della cittadina termale ed ecco perché si procederà all’aggiudicazione anche se di offerta ne dovesse giungere una sola. Come da prassi, inoltre, il responsabile dell’ufficio tecnico comunale sottolinea anche che “l’intervento è conforme agli strumenti urbanistici vigenti, nonché normativa comunitaria, nazionale e regionale in materia paesaggistico-ambientale”.

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