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Parcheggio ex Jolly, approvata la variazione di bilancio

Un mese prima dell’apertura dei lavori per il nuovo parcheggio nei pressi dell’ex Jolly Hotel, di fatto iniziati lunedì scorso, la Giunta comunale aveva approvato il progetto esecutivo con la relativa variazione di bilancio. Si trattava in sostanza di prendere formalmente atto della sentenza del Consiglio di Stato e dell’aggiudicazione dell’appalto, con l’approvazione del progetto definitivo a suo tempo presentato dalla ditta vincitrice, la A.t.i. Costruzioni Santoro srl, per un totale di 1 milione e 462.854,64 euro. Nel demandare all’ingegner Francesco Fermo il ruolo di Responsabile del procedimento, la Giunta guidata dal sindaco Enzo Ferrandino ha deliberato di modificare il bilancio di previsione finanziaria 2017/2019 e il documento unico di programmazione dello stesso triennio, con un’integrazione di circa 61mila euro, decisione che non altera il rispetto del saldo di competenza finanziaria. L’ubiquo ingegner Gaetano Grasso è stato nominato collaudatore in corso d’opera. Sono stati dunque soddisfatti gli adempimenti formali per i lavori di “realizzazione del parcheggio pluripiano in via Alfredo De Luca e sistemazione delle aree esterne”. Un’opera fortemente osteggiata in loco, e per motivi spesso profondamente diversi, oggetto peraltro di una lunga serie di interventi, segnalazioni e interrogazioni da parte dell’allora consigliere di minoranza Carmine Bernardo.

A luglio gli imprenditori alberghieri, riunitisi per esaminare il progetto ormai prossimo alla fase esecutiva, si erano detti inorriditi di fronte all’aspetto che avrebbe assunto la zona con la realizzazione di un parcheggio che è stato ritenuto un’opera di pesante impatto per l’ambiente e la zona in cui si trova, andandosi a collocare un metro da terra. Come se non bastasse, le auto dovrebbero salirci sopra e quindi l’altezza diventerebbe ancora maggiore. Insomma, una specie di cubo  di cemento armato largo quindici metri e lungo settantacinque, che spunterebbe un metro fuori dal livello del suolo, vale a dire un metro più alto dell’attuale parcheggio, sul cui tetto, salendo una rampa, si posteggeranno le auto. In sostanza le auto (da duecento a trecento) parcheggeranno su un enorme cubo più alto della piscina del Re Ferdinando, e un metro più in alto di via Alfredo De Luca dove adesso c’è l’edicola.

Il fatto di fuoriuscire dal livello del suolo circostante lo renderebbe poco armonioso e per gli albergatori rappresenterebbe quasi una “mostruosità”, in pieno centro di Ischia. E tutto questo senza  probabilmente apportare nemmeno vantaggi sostanziali sulla riduzione del traffico, visto che il numero di macchine che potrebbe contenere non sarebbe affatto superiore a quello attuale. A parte i timori per il possibile impatto sui bacini termali sottostanti, i commercianti della zona, ormai rassegnati all’inizio dei lavori che secondo l’associazione di categoria toglierà loro le residue possibilità di affari in questa fine estate già segnata dal terremoto, si augurano che almeno tali opere terminino al più presto, temendo le conseguenze negative della sottrazione temporanea del parcheggio ai consumatori isolani avvezzi all’uso dell’auto fin nelle strade più centrali del paese. A questo punto non resta che attendere per capire a chi darà ragione il risultato finale, in termini estetici, ambientali e di possibilità di parcheggio.

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