CRONACAPRIMO PIANO

Pascale, Stani, Giosi: le verità di De Siano

Nostra intervista all’ex senatore e consigliere comunale di minoranza a Lacco Ameno che si sofferma su una serie di tematiche partendo proprio dal futuro dell’amministrazione del Comune del Fungo (sempre più in bilico) ma anche dalla gioia incontenibile per la vittoria di Verde a Forio. Ma strizza l’occhio anche al neo sindaco di Casamicciola…

Qual è il futuro di Forza Italia senza Berlusconi? Sempre se Forza Italia avrà un futuro

«I valori portati avanti dal presidente Berlusconi negli ultimi 25 anni sono più che mai ancora validi. Credo che quell’idea di paese è un’idea del tutto attuale. Per quanto riguarda il futuro di Forza Italia, ritengo che sia innanzitutto prematuro discuterne, però al netto delle dichiarazioni di unità che i vertici nazionali del partito si stanno affrettando a rilasciare in continuazione nel corso di questi giorni agli organi di informazione nazionali e stranieri, credo che il partito vivrà un momento di grossa tensione e di dubbi, perché Forza Italia è un partito diverso dagli altri, non è un partito tradizionale con tesseramenti, congressi e possibilità di scalarne i vertici: Forza Italia è un partito nato attorno a un leader carismatico, che stabiliva la linea politica, l’organizzazione, mentre coloro che facevano parte di questa organizzazione nazionale e territoriale rispondevano al leader stesso, il quale si assumeva tutte le responsabilità nel bene e nel male. Oggi, nel panorama di Forza Italia non c’è un leader che possa sostituire il presidente Berlusconi: se ci fosse stato, Berlusconi non sarebbe stato il leader incontrastato per quasi trent’anni. Credo quindi che nelle prossime settimane e nei prossimi mesi ci potrebbero essere delle forti fibrillazioni all’interno del partito. Quello che succederà non lo so. Teniamo conto che il prossimo appuntamento sono le elezioni europee del 2024 e quindi nel partito hanno la necessità di trovare una sintesi in tal senso, come del resto gli altri partiti».

«Per quanto riguarda il futuro di Forza Italia, credo che il partito vivrà un momento di grossa tensione e di fibrillazioni, perché Forza Italia è un partito diverso dagli altri, nato attorno a un leader carismatico»

Elezioni a Forio: ha vinto Stani Verde. Dire che tale vittoria le abbia fatto piacere è un eufemismo.

«Sì, è vero, e continuo a gioirne. Al netto delle considerazioni di natura personale, non politica, che riguardano colui che guidava l’amministrazione precedente, la vittoria di Stani fa piacere perché io ritengo che Verde con il suo gruppo ha lavorato nel corso degli ultimi anni, costruendo un percorso che lo ha portato a vincere in maniera indiscutibile: è evidente che l’esito del voto a Forio sancisce una volontà popolare netta. Vincere con quelle percentuali in un comune di quelle dimensioni significa che la gente vuole essere amministrata da Stani».

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Elezioni a Casamicciola: dove finiscono i meriti di Giosi Ferrandino e dove iniziano i demeriti dei suoi avversari?

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«Le dico semplicemente con molta razionalità che in democrazia bisogna rispettare la volontà popolare. L’amministrazione Ferrandino deve certamente affrontare una serie di grossi problemi. Giosi è una persona navigata, esperta, che amministrativamente ha già dimostrato il suo valore. Guardo con favore al cambio di amministrazione a Casamicciola e a Forio per un semplice ragionamento, e io credo in ciò che dico. Sono decenni che ormai non si parla più di politica inter-isolana, per quanto riguarda una serie di servizi e di problemi molto importanti che non riguardano la singola comunità, ma l’intera isola d’Ischia. Io spero che con l’avvento di Stani Verde a Forio e di Giosi a Casamicciola ci possaessere una ripresa del ragionamento politico di fronte a una serie di tematiche importanti: mi riferisco a servizi che coinvolgono l’intera isola. Anni fa dissi che è anacronistico e non rispondente ai bisogni della gente svolgere sulla nostra isola un servizio come la raccolta dei rifiuti con sei modalità diverse. E immaginavo, come hanno fatto coloro che ci hanno preceduto amministrando la cosa pubblica nel corso dei decenni passati creando il Cisi, consorzio che gestisce la rete idrica e fognaria, con quello stesso “contenitore” si potesse dar vita a un percorso che veda la gestione unitaria da parte del consorzio anche del servizio di raccolta rifiuti. Si realizzerebbe una grande economia di spesa, e con una gestione centralizzata che avrebbe apportato soltanto benefici e migliorie a un servizio vitale per il territorio. Ma questo è uno dei tanti temi che dovrebbero essere affrontati in maniera unitaria, e io mi auguro che con l’avvento dei due nuovi sindaci si possa finalmente tornare a parlare di politica per quei temi che riguardano l’intera isola».

«Spero che con l’avvento di Stani Verde a Forio e di Giosi a Casamicciola ci possa essere una ripresa del ragionamento politico di fronte a una serie di tematiche importanti come i servizi che coinvolgono l’intera isola. È anacronistico svolgere la raccolta dei rifiuti con sei modalità diverse»

Passiamo a Lacco Ameno: si dice che il sindaco Giacomo Pascale sia di nuovo sui carboni ardenti.

«Questa è una considerazione che negli ultimi tempi molti mi fanno spesso. E io rispondo sempre alla stessa maniera. Vede, io sono consigliere di opposizione, e insieme agli altri svolgiamo il nostro ruolo in una determinata maniera. I problemi in casa degli altri li lasciamo appunto agli altri: prendiamo atto semplicemente di una cosa, cioè di quello che è lo stato del paese, per il quale il nostro giudizio è un giudizio fallimentare rispetto all’operato dell’amministrazione, e questo ho già avuto modo di ribadirlo nelle scorse settimane. Per quanto riguarda le dichiarazioni che ha fatto l’attuale sindaco di Lacco qualche giorno fa, indicando anche il futuro candidato sindaco, vantando amicizie con altri consiglieri comunali. Io faccio un ragionamento da osservatore politico che un pochino ne mastica di questa materia, e mi limito a dire: se la scadenza delle prossime elezioni è il 2025, e si arriva ad annunciare già due anni prima chi sarà il prossimo candidato sindaco, tutto ciò è segno di grande debolezza politica e amministrativa da parte dell’attuale primo cittadino. Professare incondizionata amicizia nei confronti di alcuni consiglieri comunali, significa anche in questo caso grande debolezza politica. Non voglio arrivare a giudizi eccessivamente articolati su quel che succede in casa altrui, ma ripeto, il giudizio sull’operato dell’amministrazione è completamente fallimentare. C’era una volta la portualità, oggi non c’è più; c’era una volta lo sport a Lacco Ameno, e oggi non c’è neanche più il campo sportivo; c’era una volta la scuola, e ora i bambini vanno a frequentare altrove. Lacco Ameno ha perso anche l’indirizzo musicale per le scuole medie: il sindaco dov’era quando è stato abolito tale indirizzo? Una comunità che perde anche la scuola, non è più una comunità. Nell’interesse del nostro paese, mi auguro si possa porre fine a questa amministrazione il prima possibile. Quello che succederà, non lo so».

«Giudico fallimentare l’attuale amministrazione di Lacco, e sono disponibilissimo con i miei amici a trovare la soluzione migliore per far sì che essa scompaia il prima possibile»

Dopo l’iniziale “sbornia” nel periodo immediatamente successivo alla pandemia, Ischia sta ora soffrendo dal punto di vista turistico. Davvero è tutta colpa della frana di Casamicciola?

«No. È un ragionamento sbagliato addossare tutte le colpe alla frana o al terremoto. La nostra isola soffre un problema di destinazione, l’ho sempre sostenuto. Agli inizi degli anni duemila, quando ero sindaco a Lacco Ameno, ricordo che si organizzava la Bit a Berlino: all’epoca c’era una politica inter-isolana, in maniera seria, nell’interesse di tutta l’isola d’Ischia, che veniva rappresentata come un unicum al pubblico internazionale. Noi sindaci dell’isola, insieme ai rappresentanti degli albergatori, avevamo incontri con i tour operators stranieri, i quali riconoscevano la bellezza dei nostri territori, ma al contempo evidenziavano i difetti: i rumori, la sporcizia, il caos del traffico. Insomma, era quella serie di problemi, già presenti trent’anni fa, che oggi si sono ingigantiti e nessuno di essi è stato risolto.Ecco perché dico che noi abbiamo un problema di destinazione turistica, anche riguardo ai modi in cui la nostra isola viene promossa sui mercati turistici, in maniera “sgangherata”. Eppure nessuno ne tiene conto, nessuno ne parla. Non basta fare turismo incassando la tassa di soggiorno dall’ospite che arriva, magari organizzando una salsicciata. Non serve a nulla tale tipo di promozione».

Tornando un attimo a Lacco Ameno, come si dice: “Non succede, ma se succede…”. Nel caso, Domenico De Siano sarebbe pronto a mettersi al centro della battaglia politica, ovvero candidarsi a sindaco?

«Ho sempre inteso la politica come la capacità di stare con gli altri. È ovvio che da parte mia c’è la massima disponibilità a stare insieme agli amici, e proprio insieme agli amici dobbiamo ragionare. Chi sono i miei amici? Sono coloro i quali mi hanno sempre accompagnato: attualmente stiamo rivestendo il ruolo di minoranza insieme, nel consiglio comunale. Fondamentalmente a me interessa solo una cosa: il bene del paese, farlo ripartire in una determinata maniera. Questo mio interesse scaturisce dal fatto che io sono legato a questo paese, qui c’è la mia famiglia, qui vivo e ho intenzione di continuare a vivere, e vederlo ridotto così mi rattrista. Sarei la persona più felice del mondo se domani Lacco “volasse”, ma non è così. È sufficiente guardare come in queste mattine di giugno, a stagione inoltrata, la spazzatura non è stata ancora raccolta. Sono quindi disponibilissimo a ragionare insieme ai miei amici per trovare la soluzione migliore per far sì che l’attuale amministrazione con le persone che la compongono possa scomparire il prima possibile».

«La nostra isola soffre un problema di destinazione turistica: i problemi di trent’anni fa non si sono mai risolti e si sono ingigantiti. Bisognerebbe tornare a una promozione unitaria dell’isola sui mercati internazionali»

Ischia: cosa ne pensa dell’amministrazione di via Iasolino che va avanti senza una minoranza? Non c’è il rischio che sia controproducente per la qualità dell’azione amministrativa?

«Il sale della democrazia è il confronto tra maggioranza e minoranza. Viviamo un momento di grande crisi politica, non a Ischia perché è sbagliato credere che la nostra isola sia il centro del mondo. Noi siamo un granello di sabbia in confronto all’intero Paese. È l’organizzazione pubblica che è obsoleta a livello centrale, tanto è vero che si parla di riforme necessarie da porre in essere per far sì che la macchina amministrativa possa essere più efficiente e funzionale. Ci sono contrapposizioni tra i poteri dello Stato, vedi magistratura e politica: oggi tiene banco la polemica sull’abolizione del reato di abuso d’ufficio. Di quest’ultimo si è fatto un uso eccessivo da parte della magistratura, stroncando carriere politiche brillanti semplicemente perché si trattava di politici che non la pensavano come i magistrati. Mi auguro che nei prossimi anni ci possa essere un confronto serio a livello nazionale tra maggioranza e opposizione per dar vita a una serie di riforme indispensabili, che vadano nella direzione della modernizzazione del nostro Paese».

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