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Citara versa nel degrado, parte la protesta degli operatori foriani

FORIO – Non ce la fanno più ed hanno deciso di dire basta,. Basta ad un’amministrazione incapace di gestire finanche l’ordinario, e che grazie alla superficialità con cui governa un paese rischia di mandare al “tappeto” tante, tantissime aziende. In questa stagione Citara, se vogliamo, è stato l’emblema delle nefandezze in salsa foriana. Un piazzale devastato, camion dei rifiuti in bella mostra su un belvedere mozzafiato, insomma di tutto di più. Ma adesso pare che anche all’ombra del Torrione abbiano deciso di darsi una mossa. Convocando una riunione che profuma tanto di chiamata alle armi e che è accompagnata da un volantino che sa tanto di convocazione. Un testo di dura condanna per il sindaco Francesco Del Deo e la sua band, che inizia così: “L’estate 2016 volge ormai al termine. Purtroppo, durante l’anno in corso, la salubrità e la serenità della splendida baia di Citara sono state profondamente ferite dal famigerato sito di trasferenza dei rifiuti solidi urbani presente presso il Piazzale Airone. Tale piazzale, a cavallo tra le due bellissime spiagge di Cava dell’Isola e Citara, era stato negli anni scorsi ristrutturato dalla precedente amministrazione comunale e sistemato con piazzole, aiuole, alberi ed assicurava al viandante un magnifico posto in cui sostare per ammirare la fantastica vista verso le spiagge e verso il mare”. Attenzione, perché questo passaggio evidenzia in maniera oltremodo significativa come l’attuale maggioranza sia scesa davvero ai minimi termini: nel testo, infatti, c’è un chiaro rimpianto a Franco Regine ed alla passata gestione del paese,e pensare che all’atto del congedo per il “baffo” e la sua squadra certamente non erano piovuti applausi a scena aperta.

Successivamente, ritornando al documento, si ricorda che “da qualche anno, come gli operatori e i frequentatori della baia ben sanno, si sta utilizzando il piazzale quale sito di trasferenza dei rifiuti solidi urbani ed è stato a tal fine occupato da camion e furgoni della ditta che si occupa della raccolta. Tuttavia, tale situazione, che doveva avere il carattere di provvisorietà, è divenuta invece definitiva. Anzi, nell’ultimo in corso si è assistito ad un progressivo incremento dell’attività, sia come numero degli automezzi (nel mese di agosto si sono contati addirittura sette camion grandi), sia come lavoro di compattamento dei rifiuti (l’inizio della lavorazione avviene intorno alle 5 di mattina e dura diverse ore con sviluppo di rumore, percolato e odori estremamente sgradevoli). Non solo. Anche la famosa e panoramica passeggiata che conduce da Forio a Citara è gravemente compromessa oltre che dal già citato sito, dal deposito di camion della nettezza urbana, per i quali si è adibito come parcheggio un altro sito di straordinaria bellezza come il piazzale che domina la spiaggia di Cava dell’Isola”. La conclusione non può che essere una ed è riportata in un telegramma: “Un intero territorio, di bellezza incomparabile, è stato devastato”.

Poi si aggiunge ancora che “alcuni operatori turistici della zona di Citara si sono recati presso la casa comunale a chiedere la rimozione del sito di trasferenza e del parcheggio dei mezzi della nettezza urbana e, pur ricevuti dal sindaco e dall’assessore responsabile, hanno ottenuto solo promesse che puntualmente sono state disattese. Inoltre, cosa ancora più grave, si è potuto constatare che, al di là di promesse generiche, non esiste da parte dell’amministrazione in carica nessun progetto atto a individuare luogo idoneo ai fini della legge, alternativo al lungomare Forio-Citara. Le attività presenti nella zona, ora come non mai, sono minacciate dall’eventualità che gli ospiti, disgustati dallo scenario al quale quotidianamente assistono, decidano di abbandonare la baia in favore di altre località”. Con danni per l’economia di quell’incantevole zona di Forio, che per ovvi motivi sarebbero incalcolabili. E da qui si arriva al gran finale con la chiamata alle armi di cui vi raccontavamo in apertura di servizio: “Amici – si chiude la nota – per ottenere qualche risultato tangibile occorre essere numerosi, compatti, decisi. Chiunque si ritenga essere amico della Baia di Citara è invitato a partecipare all’assemblea che si terrà il giorno mercoledì 7 settembre alle ore 17 presso l’Hotel Royal Palm al fine di stabilire una linea di azione comune atta a liberare una volta per tutte la zona di Citara da tale vergogna”. E se vogliamo, anche la scelta della location è tutt’altro che casuale, visto che proprio dal Royal Palm la spettacolare vista sul mare è stata deturpata dalla presenza di quei camion. Un biglietto da visita osceno, del quale qualcuno avrebbe dovuto vergognarsi, e invece nulla. Ma stavolta l’impressione è che le parti offese abbiano deciso di dire basta e sono anche pronte per muovere una vera e propria crociata. In fondo ne va non soltanto del decoro, ma anche della sopravvivenza loro e delle rispettive aziende. E scusate se è poco.

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