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Polveriera pontile ad Ischia, i residenti attaccano Giosi Ferrandino

“Chiacchiere e distintivo” è la famosa frase pronunziata da De Niro nel noto film GLI INTOCCABILI di Brian De Palma.
Con una metafora i residenti insorti contro lo scempio del Porto replicano a muso duro al comunicato stampa del sindaco di Ischia.
<< Prendiamo atto – commentano gli interessati – che il comune sta battendo in ritirata dopo avere autorizzato, con atti scellerati, in concorso con la Regione Campania e la Soprintendenza, la distruzione del Porto d’Ischia, un bene che, per il suo eccezionale valore storico-artistico e paesaggistico, è da tutti riconosciuto come patrimonio indiscusso dell’umanità  intera, anche per la presenza al suo interno del famoso Tondo di Marco Aurelio, sul quale insisteva una casa già dall’anno 140 d.C.
La verità è che, ad oggi, al di là delle “buone intenzioni” del sindaco, solo ora sorprendentemente rese note, sia il parere della Soprintendenza che l’autorizzazione paesaggistica del comune risultano tuttora in vita, non essendo stati né annullati né revocati in autotutela.
Poiché, dunque, tali atti sono tuttora validi ed efficaci, trova piena giustificazione il ricorso al T.A.R. Campania, presidio estremo contro gli atti illegittimi, gli abusi e i soprusi della pubblica amministrazione.
È, pertanto, assolutamente scontato che, sino a quando il pericolo non sarà stato definitivamente scongiurato, non abbasseremo la guardia e difenderemo con ogni mezzo le nostre bellezze, la nostra storia e la nostra cultura >>.

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