CRONACAPRIMO PIANO

«Prendi l’accendino dal reggiseno», ed è rissa

Il 20enne Seko Modou, già noto alle forze dell’ordine, arrestato dopo una violenta colluttazione iniziata in un bar vicino alla spiaggia di San Pietro e proseguita in via Alfredo De Luca. Altri cinque giovani tra i 16 e i 21 anni denunciati all’autorità giudiziaria. Una provocazione goliardica della fidanzata ha acceso la “scintilla”

Una vicenda che ha davvero dell’incredibile e che però testimonia quanto parte della nostra comunità sia pronta a mettere in atto gesti di violenza in pieno centro, in pieno giorno, insomma modalità che ormai appartengono sempre più alla nostra isola e dalle quali invece eravamo assolutamente immuni fino a qualche tempo fa. Quello che probabilmente voleva essere in semplice scherzo, magari messo su anche perché si era bevuto un bicchiere di troppo, ha scatenato una rissa che a un certo punto ha davvero assunto i contorni della guerriglia urbana spaventando e mettendo in fuga anche alcuni avventori che a un certo punto hanno temuto di rimanere invischiati nella maxi scazzottata e di riportare anche conseguenze per la loro incolumità. Tutto questo, lo ripetiamo, è successo in un centralissimo bar ischitano e la causa scatenante è davvero assurda. Tutto è nato, badate bene, da un semplice accendino. Avete capito bene, un accendino che come hanno sottolineato anche i militari del Comando Provinciale in una nota stampa, ha avuto l’effetto di “infiammare la miccia” di questa violenza colluttazione.

Ma ecco la verosimile ricostruzione dei fatti comunque ancora al vaglio dei carabinieri della Compagnia di Ischia, guidati dal capitano Tiziano Laganà, che indagano sull’accaduto. Un gruppo di ragazzi e ragazze sorseggia qualche drink, qualcuno ne ha bevuto già uno di troppo anche se nessuno pensa che questo possa far degenerare la situazione. E’ in quel momento che una ragazza con evidenti finalità di gioco prende l’accendino di uno dei presenti e maliziosamente lo nasconde nel reggiseno. Di lì a poco si capiscono anche le intenzioni di lei, che con tono di sfida invita la vittima di quel furto goliardico. Può recuperare l’accendino se lo desidera, in fondo basta estrarlo da una delle sue coppe. Il problema è che il fidanzato della ardita ragazza – seduto allo stesso tavolo – non digerisce questo atteggiamento scherzoso e si mostra subito irritato: quando poi l’amico si avvicina alla sua metà per recuperare l’accendino con le modalità dalla stessa indicata, scoppia la lite. Come succede spesso in questi casi, ci vuole poco per raggiungere il cosiddetto effetto domino. Da 2 contendenti nello spazio di un amen si arriverà a contarne 5. Non solo, parliamo anche di una rissa che vive due distinti momenti. Partita da un bar ubicato nei pressi della spiaggia di San Pietro la colluttazione prosegue anche in strada fino a conoscere il suo epilogo all’esterno dell’ufficio postale ubicato nella centralissima via Alfredo De Luca, con i passanti increduli (e preoccupati) dinanzi a quanto stesse accadendo.

I primi a giungere sul posto sono i vigili urbani del Comune di Ischia. Il fidanzato della ragazza, un 20enne di Barano già noto alle forze dell’ordine per i suoi “trascorsi”, si oppone al controllo ed aggredisce i suoi tutori, mostrandosi in ogni caso palesemente ubriaco e dunque fuori di senno. Di lì a poco arrivano anche i carabinieri, del Nucleo Radiomobile – coordinati dal luogotenente Sergio De Luca – e anche dinanzi a loro il giovane continua a dare in escandescenze e ad avere un atteggiamento aggressivo. Stavolta, però, viene fermato, ammanettato e condotto nella vicina caserma di via Casciaro per gli adempimenti di rito. Non finisce qui, però, perché il baranese – sottoposto ad una prima perquisizione personale – viene trovato con addosso un bilancino di precisione. A questo punto, come da protocollo, la perquisizione viene estesa anche al suo domicilio e occultato nel comodino della sua camera da letto viene rinvenuto un panetto di hashish del peso di 100 grammi circa. A questo punto il 20enne viene arrestato con un cospicuo elenco di accuse ossia resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali e detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Il protagonista del folle gesto è stato ristretto agli arresti domiciliari e poi accompagnato questa mattina dinanzi al Tribunale di Napoli dove si è celebrato il processo per direttissima. Il giudice ha convalidato l’arresto dei militari dell’Arma e nel contempo rinviato l’udienza disponendo così la remissione in libertà dell’imputato. Tutto questo mentre il personale guidato dal capitano Tiziano Laganà continuava la sua parallela attività investigativa, che attraverso la visione di una serie di immagini di videosorveglianza (uniti a riscontri testimoniali) consentiva di identificare altri 4 giovani isolani tutti di età compresa tra i 16 e 1 21 anni – e l’aspetto anagrafico ad onor del vero dovrebbe indurre a più di qualche riflessione – che sono stati denunciati in stato di libertà all’autorità giudiziaria con l’accusa di rissa. Il quintetto di scalmanati sarà proposto al questore di Napoli per l’emissione del DASPO urbano, che vieterebbe agli stessi di poter accedere in locali pubblici e di intrattenimento.

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Posso anche capire che i tempi cambiano e che io sono all’antica. Ma secondo me non è nemmeno così. Un comportamento simile è assurdo. Il comportamento della ragazza lo si può definire solo col suo nome che non sto a dire ma lo si capisce. Che poi dopo si scateni una rissa è più che normale ma non giusto. Se ti provoco e non reagisco passi per stupido e debole, se ti provoco e reagisco passi invece per quello violento. Qual’e’ la cosa giusta da fare? È difficile dirlo, bisogna trovarsi sul posto in quel momento e riflettere prima di agire. Ma queste sono solo belle parole. I fatti sono ben altro.

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