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«Un auto per ogni abitante, il dato di Ischia è allarmante»

ISCHIA. Continua l’inchiesta giornalistica de ‘Il Golfo’ sulla mobilità nei sei Comuni dell’Isola di Ischia. Siamo partiti da un dato: le auto che circolano sull’isola. Sono oltre 63mila i veicoli immatricolati nei sei Comuni dell’isola in un territorio di circa 46 chilometri quadrati. Numeri enormi soprattutto se consideriamo che gli abitanti dell’Isola sono poco più dei 64mila. In pratica ogni abitante di Ischia ha un veicolo. In questi numeri sono compresi i bambini, gli anziani e coloro che non hanno la patente. Davvero troppo. Oltre il traffico ed il caos veicolare che comporta un netto abbassamento della vivibilità dell’isola, quali sono gli altri pericoli? Ce lo siamo chiesti in questa inchiesta giornalistica. Un dato è certo: nessuno dei sei Comuni dell’isola ospita, sul proprio territorio, una centralina che misuri la qualità dell’aria. Le ultime rilevazioni dell’Arpac – Agenzia regionale per l’ambiente della Campania – risalgono ad almeno cinque anni fa quando vennero installate delle centraline mobili nei pressi del porto di Ischia. Dopo, il nulla. Parliamo della questione mobilità con Mariateresa Imparato, presidente regionale della Campania di Legambiente. “Il dato del rapporto di 1 :1 ovvero del possesso di un veicolo ogni residente – ci spiega – è allarmante anche se in Italia, specie al Sud è diffuso. In un territorio come quello di Ischia, che è un’isola, ovviamente, le auto sembrano ancora di più. Noi come Legambiente ci poniamo come associazione aperta e accogliente, in grado di parlare con tutti, alla società civile come alle Istituzioni, per raggiungere obiettivi concreti per il bene comune, per affrontare i cambiamenti e le battaglie che attendono l’associazione, perché l’ambiente è sempre più al centro del cambiamento in Campania e nel resto del Paese. In tale ottica cerchiamo di essere propositivi e di rappresentare uno stimolo per le Istituzioni. Ben vengano delle iniziative come le ‘Domeniche ecologiche’ o l’istituzione di zone a traffico limitato. Ma queste sono delle piacevoli parentesi che da sole non bastano. Bisogna ragionare in un piano complessivo che deve vedere un investimento in termini di trasporto pubblico, mobilità sostenibile, car sharing e bike sharing. Proprio l’auto e la biciletta condivisa hanno avuto negli ultimi anni una grande diffusione in Europa così come in Italia. Potrebbero rappresentare il fiore all’occhiello per Ischia che tornerebbe a diventare l’isola Verde”.

E continua Mariateresa Imparato: “I dati sulla mobilità ischitana non sono certo positivi. Ma potrebbero rappresentare un punto di partenza per cambiare la rotta. È necessaria un’inversione di tendenza per fare in modo che cambi la cultura in primis dei residenti. Scegliere di camminare a piedi, utilizzare la bicicletta o il trasporto pubblico dovrebbe rappresentare la normalità in un territorio quale quello dell’isola di Ischia. Per questo siamo pronti a scendere in campo accanto alle istituzioni con dei progetti mirati di condivisione e di facile realizzazione, come il pedibus, per fare in modo che cambino le abitudini degli ischitani”. E conclude la presidente regionale di Legambiente: “Il fatto, poi, che non ci siano dati sulla qualità dell’aria in tutta l’isola di Ischia è un punto a sfavore della collettività. Nessuno conosce il livello di inquinamento. Sarebbe un peccato vivere in un posto così bello e respirare aria che non sia pulita”.

Giovanna Ferrara

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