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Rischio paralisi nel porto di Pozzuoli

Il fenomeno del bradisismo preoccupa sempre più e adesso l’allarme scatta anche per i veicoli: già nel periodo pasquale le operazioni di imbarco e sbarco hanno causato notevoli ritardi e si teme il peggio in vista della stagione estiva. Le note “denuncia” della Medmar che aveva già lanciato un (preoccupante) allarme alle istituzioni

DI GIOSUE’ ROSACROCE

Come se non bastasse già lo spettro di una possibile contrazione dei flussi turistici l’isola d’Ischia si trova a dover fronteggiare un’altra minaccia per questa estate, il possibile blocco del porto di Pozzuoli causa bradisismo. L’inarrestabile innalzamento del suolo della cittadina flegrea infatti, oltre alle comprensibili ansie ed angosce per i cittadini dell’area flegrea, non risparmia ovviamente la zona portuale dove ormai da mesi se ne possono vedere – clamorosamente – gli effetti: la piccola darsena diportistica davanti al Rione Terra è praticamente sempre in secco mentre anche il fondale della banchina dei pescatori emerge regolarmente con la bassa marea. Anche il livello delle banchine dove quotidianamente operano i traghetti per Ischia e Procida si è innalzato, di parecchi centimetri, con conseguenze facilmente immaginabili: diventa ogni giorno più difficile sbarcare ed imbarcare sulle navi dirette alle nostre isole. E se all’inizio il problema era stato registrato solo per i bus e per i veicoli commerciali di grandi dimensioni oggi è diventata spesso la norma anche per le automobili. Negli ultimi mesi sono tanti i video, circolati anche sui social, che testimoniano la complessità e la lunghezza degli sbarchi ed imbarchi dei veicoli nel porto puteolano, autentiche peripezie a cui sino ad oggi si è messa una pezza solo grazie all’abilità ed esperienza del personale delle compagnie di navigazione e degli autisti dei mezzi pesanti.

BANCHINE TROPPO ALTE ANCHE PER LE MACCHINE

Oggi però, dopo mesi e mesi di sollevamento del suolo, le banchine di Pozzuoli cominciano a diventare troppo alte anche per le macchine che fanno sempre più fatica ad accedere o lasciare le navi così che si allungano a dismisura i tempi di imbarco e sbarco; le navi perciò partono e arrivano oltre gli orari di partenza previsti accumulando corsa dopo corsa ritardi enormi. Il fenomeno si è presentato in tutta la sua evidenza nel corso del recente ponte pasquale durante il quale le navi impiegate sulle tratte in arrivo e partenza dal porto puteolano hanno viaggiato molto spesso in ritardo anche forte sulla tabella di marcia, causando problemi non solo a chi ci viaggiava ma pure nei porti isolani di arrivo, mettendo a dura prova la logistica sia portuale che a terra, con lunghe code di auto in attesa specie a Casamicciola. Considerando che il bradisismo è ben lungi dall’arrestarsi, come testimoniano i recenti e potenti movimenti tellurici registrati nell’area flegrea, è dunque prevedibile che le difficoltà aumenteranno di pari passo con il livello delle banchine e questa non è decisamente una buona notizia per Ischia e Procida. A tal proposito va fatta una doverosa premessa: la situazione attuale è un dejavu visto che Pozzuoli ha cominciato a fare i conti col bradisismo già agli inizi degli anni ottanta tanto che, nel periodo tra giugno e novembre del 1982, il sollevamento del suolo al porto di Pozzuoli fu talmente rapido e potente da essere stimato in ben 15 centimetri.

IL (PREOCCUPANTE) PRECEDENTE DEGLI ANNI ‘80

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Ed anche all’epoca furono serie le conseguenze per la regolarità del servizio di trasporto marittimo ma oggi, con veicoli molto più grandi sono ancor più preoccupanti soprattutto se consideriamo che Pozzuoli è indiscutibilmente il porto più importante per il traffico veicolare per Ischia e Procida: da qui partono ogni giorno la maggior parte dei camion con le merci, dei bus e delle auto dei turisti oltre che quelle degli ischitani e dei procidani. E questo ruolo fondamentale Pozzuoli se l’è guadagnato da decenni grazie alla sua vicinanza geografica alle nostre isole che permette di raggiungerle dalla terraferma risparmiando circa mezz’ora di mare rispetto al porto di Napoli. Le compagnie di navigazione hanno lanciato già lo scorso anno l’allarme sul fenomeno con una lettera che Medmar inviò agli enti coinvolti per competenza ed interesse (regione, demanio marittimo, comuni isolani) e qualche giorno addietro hanno ripetuto l’appello. Tra le due lettere c’è stato qualche colloquio avviato, principalmente con la regione, che pareva foriero di possibili interventi risolutivi che però alla fine non sono arrivati.

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LE NOTE E L’ALLARME LANCIATO DALLA MEDMAR

“In relazione alla lettera inviata alle SS. VV. nel mese di febbraio 2023 questa compagnia rappresenta il complessivo peggioramento delle condizioni operative del porto di Pozzuoli” scrive la compagnia delle navi bianche e blu; “la recrudescenza dei fenomeni bradisismici ha infatti prodotto un ulteriore innalzamento delle banchine di tale approdo con conseguenze già oggi particolarmente pesanti per la regolarità dei nostri servizi di collegamento effettuati per le isole di Ischia e Procida. L’altezza dei moli nel porto puteolano attualmente rende molto difficoltose le operazioni di sbarco ed imbarco dei veicoli, in particolar modo dei mezzi commerciali e bus turistici, ma pure dei passeggeri stessi visto il notevole dislivello oggi esistente tra le rampe di carico ed il ciglio banchina. Tale situazione provoca una serie di conseguenze particolarmente preoccupanti: in primis danni ai veicoli che – per le loro caratteristiche – sono più esposti alle conseguenze dell’innalzamento delle banchine.” La Medmar poi rappresenta il possibile, preoccupante scenario per questa estate: “Con l’approssimarsi della stagione estiva e con il progressivo aumento dei flussi dei veicoli diretti alle isole siamo nostro malgrado costretti a registrare un progressivo allungamento dei tempi necessari per lo sbarco ed il successivo imbarco dei veicoli a bordo delle nostre navi. Tale fenomeno si è manifestato chiaramente nel recente ponte pasquale quando per diverse corse si sono registrati ritardi significativi dovuti proprio all’allungamento delle operazioni necessarie per il carico e lo scarico dei garage delle navi e si è verificato anche nel caso delle autovetture”.

Sulle possibili soluzioni la lettera chiarisce: “Nei mesi scorsi Medmar aveva avviato una interlocuzione su tale problematica con le competenti autorità regionali che aveva portato anche all’individuazione di una possibile soluzione al problema, l’installazione di pontili galleggianti che avrebbero potuto neutralizzare gli effetti del bradisismo. Ad oggi però dobbiamo registrare un sostanziale stop a qualsivoglia ipotesi che possa scongiurare il rischio concreto che incombe sui trasporti marittimi per Ischia e Procida per l’estate: l’allungamento sine die delle operazioni portuali a Pozzuoli che si ripercuoterà in maniera disastrosa sulla regolarità del servizio e coinvolgendo anche l’operatività degli approdi di Ischia Porto, Casamicciola e Marina Grande. Giova ricordare a tal proposito, una volta di più, che quello di Pozzuoli resta l’hub fondamentale nel sistema dei trasporti marittimi per Ischia e Procida, da cui partono i mezzi che trasportano le merci oltre ad un considerevole numero di turisti e di isolani oltre che di pendolari che garantiscono il funzionamento delle strutture sanitarie, scolastiche, uffici pubblici e tribunale”. La missiva si chiude con una richiesta esplicita: “Per tali motivi la scrivente compagnia chiede alle SS. VV. di voler adottare tutti i provvedimenti di competenza che possano portare ad un celere ed efficace risoluzione del problema che rischia concretamente di produrre effetti gravi per molte attività delle due isole di Ischia e Procida” alla quale riteniamo di poterci associare vista la gravità della situazione.

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peppe

Mi chiedo la motivazione per la quale con una struttura portuale quale è Napoli,perchè si continua ad insistere per Pozzuoli

Riccardo

Senza arrivare ai pontili galleggianti, basterebbe rimuovere la fila di massi dove poggia il pontile di sbarco del mezzo nautico

Gennaro

Perché Pozzuoli? Dirottate tutto su Napol, al momento risulta la più idonea in vista della stagione estiva. In ogni caso l’articolo non cita una cosa importante. Mettiamo che quando la città di Pozzuoli è paralizzata dalle operazioni di imbarco e di sbarco improvvisamente arriva una forte scossa cosa succede? Le vie di fuga sarebbero bloccate.

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