LE OPINIONI

Procida, il cimitero e quel restyling impossibile per i loculi

La testimonianza di un nostro lettore per raccontare come alle volte la burocrazia riesca ad essere farraginosa pure davanti ai defunti

Egregio direttore,

vorrei evidenziare una brutta vicenda, vissuta dal sottoscritto e dalla mia famiglia, in merito ad una questione burocratica inerente il Cimitero di Procida. Sono anni che stiamo in una situazione talmente di disagio che ho difficoltà a ricordare tutti i passaggi fatti con le istituzioni, l’unico dato certo che, alle tante domande formulate con richieste scritte,  non abbiamo mai avuto una risposta ufficiale, calpestando quindi tutti i nostri diritti ad avere delle informazioni in merito e chiarimenti per quanto di competenza.

Oltre due anni fa, è stata presentata una semplice richiesta di ristrutturazione di alcuni loculi cimiteriali. Sembrava che tutto si svolgesse con la normale quotidianità, presentazione della domanda per ristrutturazione con regolare istruttoria e successiva  autorizzazione dell’ufficio Tecnico Competente. Tutto sembrava che si svolgesse nel rispetto dei limiti della normalità, ma purtroppo siamo al Comune di Procida, in quanto nella fase iniziale di lavorazione autorizzata, vengono rimossi i resti mortali dei mie parenti per consentire la regolare lavorazione. La consistenza dei resti era abbastanza numerosa e come di prassi, sono state parcheggiate nei locali al cimitero, per consentire il lavoro. Ed ecco la tragedia, appena rimossi i resti e svuotati i loculi, mi vengono sospese per ben 3 volte le autorizzazioni e  tutte le relative  attività, il tutto solo a pochi giorni dalle relative autorizzazioni e dalle revoche delle precedenti sospensive. Motivo?  Non veniva riconosciuta la totalità della proprietà del loculo, e si ipotizza che ci siano dei parenti di qualche Amministratore Locale che dichiarano di essere proprietari di quel bene in concessione.  Il tempo passa, i resti mortali rimangono a parcheggio nell’obitorio oramai mummificati, e con notevoli disagi e pericoli per la salute pubblica e per due anni, la situazione va avanti, e tutt’ora è  ancora in discussione, in quanto nonostante le riunioni fatte con i soggetti interessati, tra amministratori e pseudo lontani parenti non si riesce ad intervenire.

Si sono protocollate diverse richieste di chiarimenti da parte del mio legale, e come   buon uso di questa amministrazione neanche una risposta. Sembrerebbe un film che sta durando da anni, e che non si risolve i nessun modo, tra pseudo dirigenti nominati che non hanno le conoscenze sufficienti e poteri indipendenti per decidere. La classe amministrativa non accoglie i miei inviti che quotidianamente espongo ma nessun passo deciso viene fatto. Non è un racconto di favola, ma un incubo che si sta vivendo sul territorio isolano a discapito di coloro che dovrebbero godere della pace eterna, e invece sono relegati da oltre due anni in un angolo del cimitero, e con tutti i rischi della pubblica incolumità e sicurezza per chi lavora e chi visita il Cimitero. Mentre scrivo farò un ulteriore tentativo per risolvere la questione, ma sicuramente andrà come i tanti già fatti. Chiedo scusa ai miei familiari per quello che sta accadendo, se avessi saputo, non mi sarei mai permesso di sistemarli meglio, se avessi saputo che chi amministra non è capace di decidere, avrei evitato tutto cio’.

LETTERA FIRMATA

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