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Così si gioca la partita a scacchi per le elezioni di Forio

Adesso ci siamo. Purtroppo, penserà il povero cittadino che si vedrà ossessionato da questo o quel candidato. Per fortuna, immagina il cronista visto che tutto quello che accade a Forio non è notoriamente mai all’insegna del “low profile”. Ma è chiaro a tutti che ormai la campagna elettorale è già iniziata e con essa le grandi manovre. Magari adesso ancora lontane dai riflettori, ma l’inizio del nuovo anno solare porterà un’esplosione di fatti, avvenimenti, intrecci, accordi ed alleanze che condurranno il Comune del Torrione alle prossime elezioni. Partiamo da un assunto, sul quale c’è ormai ben poco da discutere. L’amministrazione uscente, ma questo era chiaro a tutti ormai da un pezzo, vedrà riproporre la candidatura a sindaco del primo cittadino Francesco Del Deo.

Cinque anni fa, quando si ripresentò sulla scena politica foriana, parlò di un solo mandato per questioni anagrafiche. A distanza di un lustro, bisogna prendere atto evidentemente del fatto che svolgere la carica di sindaco gli ha fatto bene ed evidentemente lo ha ringiovanito. Perché adesso si vuole tenere ben stretti scettro e poltrona. E i segnali chiari sono arrivati negli ultimi mesi, quando l’ex esponente della Democrazia Cristiana ha iniziato nuovamente a muoversi ed agitarsi in una maniera tale da far supporre di voler continuare la sua attività di governo del paese. Alle elezioni si presenterà non soltanto col vantaggio di avere la fascia tricolore addosso, ma di essere il “capo del vapore” e dunque di poter usufruire della immancabile “menata di cunfietti” che vede protagonista ogni amministrazione che chiude un mandato. Insomma, un vantaggio certamente di non poco conto, pur considerando le defezioni accumulate lungo quel cammino iniziato nel 2013 con la maggioranza più bulgara della storia di Forio e verosimilmente dell’isola verde.

TUTTI I POSSIBILI SFIDANTI E I POSSIBILI INTRECCI. Se Del Deo c’è, come direbbe il buon Guido Meda in una delle sue telecronache del Moto Gp, sono diversi i soggetti che possono puntare a più o meno giusto titolo ad una candidatura alla carica di sindaco. C’è ad esempio l’avvocato Nicola Nicolella, che nel novero dei papabili va inserito per diritto acquisito: ogni volta che c’è un’elezione amministrativa in quel di Forio ci fa il pensiero, addirittura quattro anni e mezzo fa tutti ricordano il paese tappezzati di manifesti che annunciavano l’investitura a primo cittadino del leader del movimento civico Gente Comune. Poi, le capacità di mediazione di Del Deo riuscirono a fargli fare un passo indietro. Del quale, visto come sono andate le cose, crediamo si sia pentito a lungo. Un altro nome che non può e non deve essere assolutamente sottovalutato è quello di Franco Castagliuolo, l’uomo di Regine Termoidraulica. Il noto imprenditore foriano è una persona benvoluta dalla comunità locale, e pareva in rampa di lancio anche alle ultime amministrative prima che proprio in zona Cesarini si verificasse il pasticciaccio della mancata ammissione delle liste. In questi anni Castagliuolo è rimasto un po’ ai margini della vita politica attiva, ma per tanti è rimasto un punto di riferimento. E un asso nella manica da potersi giocare alla bisogna.

A pensare di poter correre alla candidatura a sindaco c’è anche un ex assessore dell’era Franco Regine e, soprattutto, il consigliere uscente Stani Verde che si è staccato ormai da tempo dall’amministrazione comunale passando di fatto sui banchi della minoranza. Siamo davanti, come vedete, a quattro nomi che in comune potrebbero avere (il condizionale è sempre d’obbligo, soprattutto in politica) una caratteristica chiara e netta: quella cioè, di non essere disposti a dare sostegno al sindaco uscente ed alla sua maggioranza. Il che significa che i contendenti dovranno essere in grado di stringere alleanze oppure, perché no, di guardarsi in faccia e capire se esistono i presupposti per dialogare insieme trovando la quadratura del cerchio, ipotesi che però viste le personalità in campo appare difficile se non addirittura impossibile.

IL TERZO POLO E LA STRATEGIA DI VERDE. In molti ricorderanno l’intervista del nostro giornale all’ex vicesindaco Gianni Mattera pubblicata qualche tempo fa. Non fosse altro che perché il fido braccio destro di Franco Regine proprio a Il Golfo era tornato a parlare dopo anni di silenzio e soprattutto dopo la mancata presentazione di una lista nel 2013 da parte della coalizione che aveva retto le sorti di Forio nell’ultimo decennio. Mattera ha ammesso di non avere alcuna intenzione di candidarsi personalmente, ma attenzione la passione per la politica c’è sempre e dunque un impegno indiretto da dietro le quinte è tutt’altro che da escludere. Nel suo gruppo, in particolare, c’è anche l’ex assessore Mariolino Russo che ha già scaldato i motori in vista della campagna elettorale: fateci caso, ormai ovunque lo incontriate non farà altro che parlarvi delle prossime amministrative di Forio, proprio non esistono altri argomenti di discussione. Qui le intenzioni, però, per adesso sono bloccate dalle tempistiche e ci spieghiamo meglio. Mattera, Russo e il resto dell’allegra brigata attendono le mosse del loro leader indiscusso, ossia Franco Regine. Al quale, qualche giorno fa, confezionato a regola d’arte (che ve lo diciamo a fare…) è stato recapitato un “messaggio” nemmeno tanto cifrato relativo ad una possibile azione di responsabilità. Un avviso ai naviganti che in molti hanno voluto vedere come un segnale per farlo rimanere “a cuccia ” e non farsi venire strani pensieri in vista delle elezioni.

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MATTERA & CO. “ASPETTANO” FRANCO REGINE. Se e quanto possa essere condizionato da queste disavventure Franco Regine, lo scopriremo solo vivendo. Con una dead line precisa, gennaio 2018. Gianni e Mariolino sperano ardentemente che il medico rompa gli indugi e scenda in campo perché l’obiettivo è chiaro e delineato: quello, cioè, di creare un terzo polo. Riuscire nell’intento significherebbe, a quel punto, avere quasi certamente la possibilità di potersi giocare la vittoria elettorale dal momento che c’è la convinzione che sicuramente ci saranno in campo almeno due poli abbastanza forti e che dunque in questa maniera si potrebbero sparigliare le carte. E poi c’è Stani Verde, che lavora sotto traccia e che secondo alcuni rumors potrebbe anche pensare di correre da solo, facendo leva sulla potenziale voglia di cambiamento che potrebbe spirare in quel di Forio.

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MALVESIELLO E GLI ALTRI, EPPUR SI MUOVE… Ma c’è tanta altra umanità da raccontare in questa marcia di avvicinamento al responso delle urne, e chissà quanta carne ancora metteremo a cuocere. C’è, ad esempio, uno dei personaggi più pittoreschi ma nel contempo gettonati di Forio che da mesi ha dissotterrato l’ascia di guerra ripromettendo di lanciarsi nell’agone politico. Parliamo del popolare “Malvisiello”, che per adesso resta alla finestra e si gode lo spettacolo, in attesa che il caos finisca e possa capire così se conviene correre da solo o meno, per poi stipulare accordi con questo o quel candidato solo in caso di ballottaggio. Nel suo caso, la decisione dovrà essere presa tenendo anche in debita considerazione un ragionamento di natura matematica: dipenderà molto, infatti, dal numero di coalizioni in campo ma anche dalla potenziale forza elettorale delle stesse: è chiaro che se le altre risulteranno “pesanti” e delle vere e proprie armate, si alzerebbe il quorum necessario per far scattare il seggio e dunque le potenziali velleità rischierebbero di andare a farsi benedire. A proposito degli eterni protagonisti della vita politica del Torrione, non pensiate che all’improvviso si sia tirato fuori dai giochi Antonio Trofa, tutt’altro. Zanna Bianca, infatti, ha trovato il suo hobby da coltivare, quello cioè di “stalkerare” con costanza Franco Castagliuolo per convincerlo a scendere in campo.

E poi… e poi ci sono tutti gli altri. C’è ad esempio il prof. Aniello Di Maio, che è uno degli elementi attualmente più gettonato e corteggiato del panorama foriano. Non c’è un leader o una coalizione politica che non lo corteggia e che non farebbe carte false per averlo nelle sue liste, perché parliamo di un uomo che riesce ad abbinare tre qualità difficilmente riscontrabili in politica: ha un ottimo serbatoio di voti, esperienza da vendere e soprattutto gode di una credibilità nel paese davvero invidiabile. Insomma, per usare un termine da calcio mercato, chi se lo assicura mette davvero a segno un colpaccio.

IL RUOLO DEL “VOLPINO”  NICOLA MONTI. L’ultima figura chiave, di cui proprio non possiamo non occuparci prima di chiudere il discorso ed aggiornarci alla prossima puntata, è quella di Nicola Monti, per tutti “Il volpino”. L’ex assessore dell’esecutivo guidato da Franco Regine è stato un altro di coloro che si sono confessati al nostro giornale dopo un lungo periodo di silenzio e di assenza dalla scena politica locale. Qui il quadro appare un po’ meno nebuloso anche se conserva comunque svariate incognite. Monti strizza l’occhio, questo appare evidente, all’attuale sindaco Francesco Del Deo. A quest’ultimo non dispiacerebbe imbarcarlo a bordo della sua “Arca” perché il pacchetto di consensi farebbe evidentemente comodo in una partita che si preannuncia decisamente più tirata rispetto a quella del 2013. Però… c’è un però. Il primo cittadino non vedrebbe di buon occhio una presenza ingombrante come quella di Monti, nel senso che avrebbe piacere se l’appoggio fosse esterno e non caratterizzato da una candidatura diretta. Se vogliamo, un motivo logico c’è pure.

E’ noto a tutti i foriani – anche quelli di memoria modesta – che in questi anni le iniziative che hanno fatto capo a Nicola siano state tirate ripetutamente in ballo dall’amministratori uscenti per demonizzare la vecchia maggioranza guidata da Franco Regine ed accusarla senza mezzi termini di aver distrutto Forio con una serie di iniziative che si sarebbero rivelate fallimentari e improduttive. I riferimenti a strisce blu ed al loro affidamento, la realizzazione del parcheggio a Monterone concessa alla SIS e l’installazione delle telecamere, sono riferimenti nient’affatto casuali. Imbacarsi un elemento le cui attività sono state messe sotto processo potrebbe apparire un controsenso, anche se in politica non ci si meraviglia più di nulla. Ma se il volpino sarà della partita da esterno, chi sparerà due “botti” sarà sicuramente Mario Savio. Che già guarda a quel pacchetto di voti con l’acquolina in bocca. Arrivederci alla prossima puntata.

Gaetano Ferrandino

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