POLITICAPRIMO PIANO

A Serrara volano stracci, la politica è la grande assente

Prosegue in maniera surreale e deprimente la marcia di avvicinamento all’appuntamento con le urne del 3 e 4 ottobre. Il livello dello scontro è davvero ridotto ai minimi termini, e purtroppo ancora una volta i social la fanno da padrona

Sta procedendo in una maniera che definire scabrosa è poco, e non ce ne voglia nessuno se ci prendiamo la briga di sottolineare come – in linea con quanto successo con le ultime campagne elettorali cui abbiamo assistito sulla nostra isola – la politica stia scivolando sempre più in un pozzo senza fondo e soprattutto dal quale non è più possibile riemergere. A Serrara Fontana, così come successo un anno prima in quel di Lacco Ameno, la campagna elettorale si sta svolgendo tra accuse social, offese di ogni genere (anche di natura personale e privata rivolte agli avversari quando si fa il classico “porta a porta” ancora tipico dei piccoli paesini), presunti spin doctor chiamati a fare da portavoce di soggetti con i quali non si sono nemmeno mai scambiati la mano in vita loro, insomma un’accozzaglia del peggio del peggio e una deriva che appare ormai inarrestabile. Potenza di quello che accade su scala nazionale, dirà qualcuno, e magari quel qualcuno ha anche ragioni da vendere. Ma qui, con tutto il rispetto, siamo a Serrara Fontana, sull’isola d’Ischia, una terra in cui si conosce tutto di tutti. E dove, di conseguenza, a voler giocoforza emulare la massima di Tiziano Sclavi secondo la quale “la vita è tutta una finzione”, certi teatrini dovrebbero funzionare poco. E invece, purtroppo, continuano ad essere all’ordine del giorno.

In tutto questo, c’è soltanto un motivo per sorridere. Presto, molto presto, tutto questo sarà finito. La consolazione è che il 3 e 4 ottobre i cittadini del Comune montano saranno chiamati alle urne e questa “pagina nera” potrà definitivamente dirsi chiusa. A meno che con l’elezione del nuovo sindaco e del consiglio comunale lo “spettacolo” non continui, anche se crediamo che mantenersi a livelli così indecorosi per lungo tempo richieda uno sforzo non indifferente. Intanto, in tutto questo “quadretto”, continua la sfida tra Irene Iacono e Cesare Mattera, uno dei due lunedì 4 ottobre potrà indossare la fascia tricolore da primo cittadino. E ormai ci si è talmente abituati a stare sui social piuttosto che nelle piazze che, tanto per fare un esempio, anche gli incontri coi cittadini avvengono seguendo questa modalità. Domani, giovedì 16 settembre, ad essere chiamati a raccolta dal candidato Irene Iacono sono i cittadini di Fontana che potranno rivolgere una serie di domande all’aspirante sindaco. Il post che appare sula pagina ufficiale della lista “Andiamo avanti per Serrara Fontana”, tra l’altro, è abbastanza indicativo e recita a un certo punto testualmente: “A partire da ora potete inoltre mandare le vostre domande attraverso il servizio di messaggistica alla nostra pagina. Le domande verranno selezionate e lette durante la diretta”. E diciamocelo onestamente, quel “verranno selezionate” non è proprio il massimo della vita. Ma poi aggiungiamo: giacchè Fontana non è New York, davvero non si poteva organizzare il tutto in strada magari accompagnato da un bel bicchiere di vino locale?

Nel porta a porta volano accuse infamanti contro questo o quel candidato, e anche gli incontri coi cittadini – nonostante le limitate dimensioni del territorio – si svolgono su facebook e non nelle piazze. E scoppia uno “tsunami” anche per la distribuzione di borracce e diari nei plessi scolastici: insomma, siamo davvero alla frutta

Attenzione, per par condicio vi diciamo che non è che dall’altra parte della barricata le cose vadano chissà quanto meglio. Perché i toni si alzano, udite udite, per le borracce di acciaio consegnate ai giovani studenti delle scuole comunali. Un’iniziativa voluta dall’allora sindaco Rosario Caruso e che evidentemente lo stesso e la neo candidata Iacono hanno voluto rivendicare tra quanto di buono fatto per il paese. Apriti cielo, ne è scaturita una vera e propria battaglia social nella quale non è mancato chi maliziosamente sosteneva che alla borraccia si accompagnava un fac simile elettorale, chi parlava di distribuzione di questi oggetti pagati coi soldi della collettività. Insomma non proprio il trionfo della cosiddetta “alta politica”, che proprio non sembra essere di stanza alle pendici del Monte Epomeo. E come se non bastasse, un altro tsunami in salsa serrarese si è sviluppato per il diario scolastico unitario prodotto dal Circolo Forio 2 che ha portato anche qualcuno ad esibirsi in un commento di quelli davvero trancianti: “Regalare diari e borracce in campagna elettorale indica che siete davvero alla frutta, ma soprattutto vi qualifica per quello che siete. Meditate gente, meditate”. Firmato, ovviamente, da un rappresentante che sostiene la candidatura di Cesare Mattera. Permetteteci, senza entrare a gamba tesa e con tutto il garbo di questo mondo, una considerazione finale. Alla frutta ci siamo arrivati per davvero ma per l’insieme delle cose che stanno accadendo. Benvenuti a Serrara Fontana, dove (forse) il peggio ancora deve ancora venire.

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