CRONACA

«Siamo pronti e preoccupati», le ansie della scuola

Parla a Il Golfo il dirigente dell’istituto Mattei Gianpietro Calise a pochi giorni dal suono della prima campanella. E la sua è un’analisi lucida e che si mostra meritevole di accurata riflessione

Passata la tornata elettorale, a quasi sette mesi dall’ultimo giorno di scuola fatto in presenza, gli studenti dovrebbero tornare a scuola. Secondo quelle che sono le direttive emanate dalla Regione Campania nei giorni scorsi, infatti, il 24 settembre aprirà ufficialmente l’anno scolastico. Ma l’avvio potrebbe slittare di un giorno per le scuole che sono sede dei seggi per le elezioni. Il ragionamento che si sta facendo in queste ore è legato alla sanificazione dei locali: dove si vota Referendum, Regionali ed Amministrative (a Lacco Ameno e Procida) c’è il rischio di avere la disponibilità solo mercoledì 23 per effettuare l’intervento di pulizia (ancora più profondo considerando la pandemia da coronavirus) e poi serviranno 24 ore per far ‘arieggiare’.

Ergo, per molti istituti sarà impossibile aprire giovedì 24 settembre. Un discorso simile, però, è stato avviato anche nei comuni dove non si voterà per le Amministrative e dove, tecnicamente, le strutture dovrebbero essere a disposizione già il 22 settembre per la sanificazione. È il caso, ad esempio, dell’istituto Mattei di Casamicciola. «Molto probabilmente – ci conferma il dirigente scolastico Gianpietro Calise – che i locali ci vengano riconsegnati mercoledì pomeriggio e ricominciare giovedì con le lezioni è impossibile». La prima campanella, quindi, al Mattei di Casamicciola potrebbe suonare venerdì 25. Il primo giorno di lezione sarà dedicato solo alle classi prima e seconda ed il successivo agli alunni delle terze, quarte e quinte. Anche se la scuola è chiusa, però, le attività per gli insegnanti continuano. In questi giorni i docenti ed operatori seguiranno i corsi a distanza sul rischio biologico Covid.

«Continuiamo a lavorare per assicurare a tutti un sereno anno scolastico», ci conferma il dirigente che, però, non nasconde la sua preoccupazione. «È un momento difficile che mi preoccupa anche perché mi sto misurando con una nuova realtà». Gianpietro Calise è alla guida dell’istituto Mattei, infatti, dal primo settembre. «Tutti sono collaborativi. Ho trovato ottimi docenti e collaboratori che mi stanno aiutando, ma ci sono davvero tante incognite indipendenti dalla nostra volontà». E ci spiega: ««Gli spazi li abbiamo, i banchi monoposto non sono arrivati ed abbiamo ovviato con i banchi ‘tradizionali’ facendo sedere i ragazzi alla ‘cubana’ (alle due estremità). In pratica tutto ciò che era nelle nostre facoltà lo abbiamo fatto». Mancano, però, le nomine degli insegnanti, la misurazione della temperatura e tanto ancora. «Abbiamo richiesto la collaborazione anche delle famiglie con le quali dobbiamo stringere un nuovo patto di corresponsabilità educativa che è fondamentale. Anche il comitato tecnico scientifico vogliono che siano le famiglie a vigilare sugli studenti».

E l’esempio più palese è quello della misurazione della temperatura che deve avvenire a casa, prima di andare a scuola. Prima dell’apertura della scuola, in questi giorni, tutti gli insegnanti del Mattei hanno fatto il test seriologico. «Tutto il personale è risultato negativo. Adesso però dobbiamo affrontare la questione dei lavoratori fragili». Si tratta di quei lavoratori che, per patologie pregresse e preesistenti, che sono più a rischio Covid. «In questi giorni si sottoporranno alla visita del medico del lavoro che ci dirà che cosa fare», dice il dirigente. Il personale docente che sia ritenuto non idoneo potrà svolgere la propria attività in segreteria, anche in smartworking. Invece il personale dichiarato temporaneamente non idoneo in modo assoluto deve essere collocato, con apposito provvedimento, in malattia d’ufficio fino alla scadenza del periodo indicato dal medico competente. «Al di là di questo dobbiamo lottare contro la carenza dei docenti», ci confida il dirigente Calise. Per il resto, al Mattei è tutto pronto. Ci saranno ingressi scaglionati. Metà degli alunni entreranno in classe alle 8,30 e l’altra metà alle 9,30 e così termineranno le lezioni rispettivamente alle 13,30 ed alle 14,30. Anche gli ingressi saranno differenziati. Si potrà accedere a scuola sia da via Principessa Margherita e via Fiano (dalla Palestra). Nel corso dell’anno scolastico, poi, un giorno a settimana potrebbe essere dedicato alla didattica a distanza. Ma questo è ancora da decidere. «Cerchiamo di mettere in campo tutte le soluzioni possibili. Siamo consapevoli che sarà un anno scolastico davvero difficile», assicura il dirigente scolastico Gianpietro Calise. E chiosa: «è davvero tutto un’incognita. Sono fiducioso anche se resto preoccupato».

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