CRONACA

LE VOCI DALL’ISOLA VERDE Ischia celebra Procida, ma c’è anche chi fa autocritica

Ma com’è stata vissuta a Ischia l’investitura di Procida a capitale della cultura 2022? Nessun dubbio, complimenti e felicitazioni vivissime ai cugini, con la consapevolezza che il riconoscimento non potrà che apportare benefici anche all’intero golfo di Napoli e non solo. Ma al netto di quelli che sono i commenti istituzionali, non possiamo sottolineare come non manchino certo spunti di riflessione verso una realtà come la nostra che si ritrova Procida capitale 2022, Capri candidata nel 2024 e Ischia che resta mestamente a guardare. Sì, è vero, sarà certo un discorso provincialistico ma c’è chi ha voluto in ogni caso rimarcarlo.

Partiamo dai sindaci. Così si esprime Enzo Ferrandino: “È una notizia bellissima che ci riempie di orgoglio e che rappresenta una grande opportunità per l’isola di Procida ma anche per Ischia e per la regione Campania. Complimenti al sindaco Dino Ambrosino che insieme all’intera Amministrazione ha creduto fortemente in questo progetto egregiamente diretto da Agostino Riitano. Il messaggio ‘La cultura non isola’, oltre ad avere un significato profondo, è di grande insegnamento anche per noi ischitani. Sin da ora siamo pronti a collaborare con gli amici di Procida a cui vanno i miei più sinceri auguri per questo trionfo!”. Gli fa eco il collega di Casamicciola, Giovan Battista Castagna che anche a nome dell’amministrazione comunale tutta ha inteso “rivolgere le più sincere felicitazioni a Procida, che oggi ha ottenuto il riconoscimento di Capitale della Cultura 2022. Un risultato straordinario, che conferma l’ottimo lavoro svolto, un traguardo che certo apporterà benefici anche all’area flegrea tutta. Il messaggio ‘La cultura non isola’, in questo senso, è abbastanza significativo. Un abbraccio virtuale e sentito ai nostri cugini procidani e ancora complimenti”. Giacomo Pascale ha invece voluto salutare così il riconoscimento rivolgendosi ai cugini: “Oggi siete l’orgoglio della Campania intera e di tutte le isole minori! Vi giungano dalla comunità di Lacco Ameno con sincera emozione vivissimi complimenti per questo straordinario risultato raggiunto”. Francesco Del Deo ha voluto sottolineare come “la proclamazione di Procida a Capitale Italiana della Cultura per l’anno 2022 é una notizia che riempie di orgoglio il Sud e le Isole Minori italiane”, ma in generale dal mondo della politica, anche da assessori e consiglieri comunali. Non mancano le felicitazioni anche di Federalberghi Ischia e Procida, espressi attraverso una nota firmata dal presidente Luca D’Ambra nella quale si legge: “L’isola di Procida, da sempre fucina di naviganti e pescatori, si è sempre contraddistinta per il suo spirito culturale. Le sue tradizioni e la bellezza dei suoi paesaggi hanno contribuito a rendere famoso l’Arcipelago Campano.L’Isola che non isola, crocevia di importanti scambi culturali,ha affascinato importanti letterati, registi e attori. Il risultato conseguito, di sfidare altre nove città finaliste, costituisce un legittimo orgoglio, di cui i Procidani porteranno il vanto, ma che sicuramente non frenerà le più alte ambizioni”.

Ma, come dicevamo, il risultato conseguito da Procida è anche l’occasione (e dalle nostre parti questo succede sempre) per porsi qualche interrogativo. Benedetto Valentino, giornalista e patron del Premio Ischia, ad esempio osserva: “Questa vittoria di Procida come capitale della cultura italiana dovrebbe essere una lezione per noi ischitani. Dovrebbe, perché non sarà così. Diciamoci la verità: chi fa o ha fatto cultura sulla nostra isola è sempre stato trattato un po’ come lo scemo del paese, uno che non aveva niente di meglio da fare. Abbiamo sei amministrazioni che non hanno mai avuto un progetto serio e unitario per un’isola che di storia ne potrebbe vantare più di ogni altra località italiana. Procida ha dimostrato soprattutto a noi che eravamo l’isola Maior che con poche risorse ma con serietà e progetto è riuscita ad arrivare ad avere un riconoscimento nazionale importante. Procida capitale della cultura è un’occasione anche per noi ischitani che ci potrebbe dare nuovi sbocchi anche turistici. Soprattutto dovrebbe essere una occasione per cambiare: dovremmo capire che gli assessori alla cultura non possono più pensare di dare piccole prebende per scambi elettorali per eventi scadenti e di bassa qualità ma dovrebbero tutto insieme fare progetti seri e soprattutto unitari. Ma anche questa sarà l’ennesima lezione di cui non ne faremo tesoro. W Procida che ha avuto la capacità di cambiare!”. Insomma, tutt’altro che tenero e vogliamo chiudere con il pensiero dell’imprenditore alberghiero Sandro Florenzo: “Brava Procida. Non ha spiagge, non ha Terme, non ha le bellezze naturali di Ischia, non ha parchi termali, non ha alberghi prestigiosi, non ha manifestazioni importanti come Ischia Film Festival o Il Premio di giornalismo, non ha feste come Sant’Anna. Ha si e o un migliaio di posti letto, venti ristoranti e dieci boutique. Si è inventata però ‘la cultura’ e questo Brand gli porterà benessere, soldi e sviluppo. A dimostrazione che se c’è la volontà, impegno e giuste idee si possono ottenere grandi risultati. Il merito è di chi amministra, di questo gruppo di persone intelligenti, tenaci e lungimiranti. Il merito è di tutti i Procidani che hanno saputo scegliere bene i loro amministratori. Mi astengo da fare il confronto con i nostri amministratori, dico solo che  se fossi tra i sei Sindaci di Ischia ‘pu scuorn’ non uscirei di casa almeno per un mese”. Che dire, l’atra faccia della medaglia…

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