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La Allocca: necessaria l’educazione sanitaria, anche a scuola

«È una problematica non semplice da affrontare», afferma la Dirigente Scolastica dell’Istituto Ibsen: «Fra l’altro, non è nemmeno questione di cultura, dal momento che anche alcune famiglie con un alto grado di istruzione e genitori che operano nell’ambito scientifico-sanitario hanno perplessità nei confronti dei vaccini e dei loro pro e contro. In ogni caso, come da normativa vigente, noi chiediamo un’autocertificazione alle famiglie dei bambini per quelle vaccinazioni che la legge già oggi riconosce come obbligatorie. Di più è difficile fare, ma a livello generale ci stiamo comunque attivando per introdurre stabilmente a scuola un certo grado di educazione sanitaria. Anche questo può dare un contributo alla crescita della consapevolezza e quindi portare progressivamente a una maggiore sicurezza sanitaria anche tra le mura scolastiche, non ultimo un potenziamento delle pratiche di prevenzione a cui educare i ragazzi sin dalla più tenera età. La scuola italiana, benché indebolita, resta tra le eccellenze d’Europa, e anche se ci troviamo spesso a dover fronteggiare molteplici difficoltà, siamo consapevoli dell’importanza del nostro ruolo. Di certo, l’aumento del numero dei casi di morbillo è da mettere in relazione con questa tendenza a evitare la vaccinazione, e l’ambiente scolastico è potenzialmente favorevole alla diffusione di queste malattie esantematiche».

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