ELEZIONI 2023POLITICA

Stani Verde: «Le mie priorità per una Forio più bella»

Otto liste civiche per conquistare la poltrona più ambita del municipio del Torrione: ecco l’intervista al candidato sindaco e soprattutto i suoi progetti per migliorare il paese, già da subito

Si chiude oggi la campagna elettorale. Posso chiederle quali sensazioni, sentimenti, emozioni le ha suscitato questo mese sicuramente molto intenso? 

«Non ti nascondo quanto sia stato un turbinio di emozioni, come credo lo sia stato anche per i miei competitor, la fiducia che i cittadini ci stanno manifestando è commovente. Non vedevo la cittadinanza così coinvolta da tempo, e questo è sicuramente merito sia di una campagna elettorale che noi abbiamo portato avanti correttamente, sia di una rinnovata speranza di cambiamento che ha vinto finalmente ogni resistenza. Inoltre, è stato molto faticoso, le giornate man mano sono diventate sempre più corte per via dei tanti appuntamenti e incontri con la gente, e questo nonostante l’aumento dei minuti di fase diurna che per fortuna ha reso meno pesante dal punto di vista emotivo questo periodo. Per tutto il tempo che ho sottratto ai miei cari, mi conceda uno strappo alla regola, direttore: vorrei ringraziare la mia famiglia, che ha subito la mia assenza pazientemente. A loro va il mio ringraziamento più profondo. Oggi posso dire: “Finalmente ci siamo!”, e che nonostante tutto ne è valsa la pena».

Quali sono state le modalità con cui ha veicolato i suoi messaggi e quali i riscontri ottenuti? 

«Abbiamo deciso fin da subito di proseguire la linea adottata da dieci anni a questa parte, ossia incontrare le persone, vederle, parlargli, discutere. Non possiamo prescindere dal contatto, la pandemia almeno in questo ci ha aiutato nel prendere consapevolezza di quanto sia fondamentale guardarsi negli occhi, di quanto sia difficile comunicare attraverso uno schermo. Anche l’uso dei social è stato sempre finalizzato a questo, li abbiamo sempre utilizzati come mezzo per incontrarci e mai come finalità comunicativa in sé, abbiamo sempre preferito darci appuntamenti per vederci, non abbiamo mai avuto paura del confronto con i cittadini e non abbiamo mai costruito video ad hoc con testi preconfezionati pronti da leggere. Sembrerà retorico e banale, ma non è con i “like” che cambi un paese. Questo lavoro, che capisco sia faticoso, ci ha dato risultati bellissimi con centinaia di persone sempre con noi ai nostri appuntamenti. Io capisco che fare video sarà pure più veloce e semplice ma poi succede che quando organizzi un evento in piazza l’affluenza sia nulla»

Soddisfatto della lista/coalizione che l’ha accompagnata fin qui nel suo percorso e perché? 

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«Sono orgoglioso di ogni singolo componente delle mie liste. Ho sempre detto di non aver timore di nulla, di non cadere nelle provocazioni, di essere sempre orgogliosi e di vivere questa esperienza come una bella avventura che sicuramente tutti i componenti porteranno per sempre nel cuore. Ho visto lo stesso entusiasmo sia nei veterani che nei giovani, segno che la squadra ha siglato un patto per la vita, mi ha profondamente colpito tutto ciò. Quando li vedo tra loro sorridere percepisco che qualcosa di straordinario è scritto nel futuro di Forio. Ho con me persone mature, pronte per affrontare le sfide che il futuro ci riserva per portare Forio ad essere un punto di riferimento nel Mediterraneo»

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Se dovesse stilare una serie di priorità da portare a compimento nel caso fosse eletto, da cosa si partirebbe? 

«Saremo nel pieno della stagione turistica, indi per cui la prima cosa da fare, qualche minuto dopo la proclamazione, è bonificare l’intero Comune dall’immondizia. Non possiamo mostrarci in questo stato, siamo un paese turistico che vive esclusivamente di turismo. Sinceramente quando invito persone a casa o accolgo i turisti ospiti delle mie strutture mi vergognerei moltissimo nel far trovare tutto sporco e in disordine, proprio non riesco a concepirlo. Appena dopo bisogna mettere immediatamente in sicurezza il territorio: Ischia è l’isola più bella del mondo, noi dobbiamo renderla anche l’isola più sicura al mondo. Dobbiamo intervenire sul lungomare che sta crollando, bisogna intervenire a Santa Maria dove per via dell’incuria di questi anni non sono le case, ma anche attività turistiche uniche –come i sentieri – sono state messe a repentaglio. La terza cosa su cui intervenire è una massiccia attività di marketing e organizzazione d’eventi sia sul breve – per l’autunno – sia per l’inverno, e nonostante l’anticipo già saremo in ritardo perché la pianificazione degli eventi con la relativa pubblicizzazione va presentata un anno prima: così facendo, forniamo tutti gli strumenti necessari alle attività ricettive per potersi predisporre per tempo all’arrivo dei turisti e allo stesso tempo riusciamo ad attrarre turisti per tempo e consapevoli di ciò che sul nostro territorio troveranno»

Anche sull’isola le elezioni sono sempre più social: è l’effetto dei tempi che cambiano, ma quanta nostalgia c’è – se c’è – delle infuocate campagne elettorali di una volta? 

«I social sono degli strumenti, tocca a noi sapere come utilizzarli responsabilmente e in modo funzionale. Abbiamo scelto di preferire a ogni costo l’incontro di persona rispetto alla comunicazione per via telematica, abbiamo preferito prendere un caffè piuttosto che fare un post. Sono scelte di campo che per me vanno nella direzione di utilizzare i social e non di essere utilizzato. Il fatto che non possiamo farne a meno per comunicare non ci obbliga a scegliere come utilizzarli. Whatsapp, ad esempio, lo usiamo per darci appuntamento, sicuramente non per spostare la discussione dell’appuntamento sulla chat; di video ne abbiamo fatti tanti, tutti diversi e sinceramente quelli più belli, quelli più toccanti, sono quelli che abbiamo deciso di non condividere, quelli dove scappano i sorrisi, dove non sai neanche che la telecamera è accesa, quelli dove ti ritrovi a ridere con i candidati, quelli da condividere vivendoli con gli altri e non premendo un tasto su Facebook. Per questo io sinceramente non avverto nessuna nostalgia, perché le campagne elettorali le abbiamo sempre fatte così, frequentandoci in continuazione, dividendoci le nottate e spesso il sonno, condividendo i dolori e fortunatamente qualche gioia. In verità il palco mi ha sempre disturbato, mi ha sempre messo in soggezione non per la difficoltà nel parlare alle persone, ma per la posizione elevata rispetto a tutti. L’ho sempre odiato e quindi è evidente che la mancanza non la sento per nulla».

Con una frase “spot”, perché ama il suo paese? 

«A Forio, il mio paese, sono nati i miei figli. Spero un giorno nasceranno i miei nipoti. A tutti i costi lo renderò migliore di come mi verrà affidato»

Un appello ai cittadini e lettori de “Il Golfo” alla vigilia del voto e prima del silenzio elettorale…

«Non predico il futuro, non posso dirvi come finirà questa storia, ma sono qui a dirvi come comincerà: inizierà con persone libere che la mattina di domenica e lunedì si recheranno alle urne con l’unico scopo di liberare questo paese. Un inizio fatto da uomini e donne che hanno scelto consapevolmente e senza minaccia alcuna di voler cambiare le sorti di Forio, di poter prospettare un futuro all’estero ai propri figli non come lavoratori ma come turisti, di poter dire non sono d’accordo senza timore alcuno, di poter passeggiare per strade sicure senza rischi, di poter invitare gli amici dalla terraferma ed essere orgogliosi di poter dire: “Questa è la mia terra”. Siete pronti?».

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Ottimi proponimenti quelli della pulizia e della sicurezza, sulla strategia degli “eventi” invece, non punterei tanto perché alla fine si rivelano un fuoco di paglia e non producono nulla di realmente duraturo…
Migliorare la mobilità sarebbe meglio, perché il caos traffico a Forio è indecente, così come il rumore e la maleducazione di pedoni ed automobilisti!

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