CRONACA

Suolo pubblico più “salato” a Procida, è polemica

Casartigiani chiede spiegazioni sugli aumenti maturati: il presidente Frantellizzi chiede all’assessore al turismo Costagliola la sua posizione sull’atto di Giunta (alla quale risultava assente)

Tempo di tirare le somme di una stagione estiva lunga che si appresta a cedere il passo all’autunno, per le attività commerciali con una “sorpresa” poco gradita proveniente dagli uffici della Casa comunale ed ovvero l’arrivo del saldo relativo all’aumento del canone per l’occupazione del suolo pubblico (TOSAP), approvato con una delibera di G.M. dello scorso Marzo, passato da 35 a 45 euro, anche perché, come sostenuto dal Sindaco Raimondo Ambrosino in una recente diretta social, tutti i costi dei servizi sono in crescita e negli ultimo otto anni la TOSAP era rimasta invariata.

Maurizio Frantellizzi

Per chiedere ragguagli e precisazioni l’Associazione Casartigiani Procida, presieduta da Maurizio Frantellizzi, il 16 Ottobre scorso prot. 0028004/2023, ha inviato una nota all’attenzione dell’Assessore alle attività produttive Leonardo Costagliola avente ad oggetto: aumento canone occupazione di suolo pubblico

“La scrivente Associazione – scrive Frantellizzi – in riferimento ai recenti deliberati che hanno inopinatamente prodotto un vistoso aumento del canone di cui all’oggetto, sottopone alla sua attenzione l’assoluta inadeguatezza di tale provvedimento che appare punitivo della intera categoria.

Abbiamo notato la sua assenza alle deliberazioni della Giunta municipale e tale suo comportamento ci spinge a sperare in un suo disaccordo con il detto deliberato.

A tale scopo le chiediamo di farci conoscere la sua ufficiale posizione in merito e di farsi parte attiva per l’annullamento di tali inaccettabili balzelli che,tra l’altro, sono imposti a stagione estiva conclusa tanto da far saltare ogni programmazione economico-finanziaria delle aziende già sofferenti per la pressione fiscale esistente.

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A tal proposito – conclude la nota di Casartigiani – proponiamo che il conguaglio 2023 sia annullato e che l’eventuale aumento del canone sia posticipato al 2024 in modo che le attività produttive possano far rientrare questo ulteriore aumento nel loro prossimo bilancio finanziario.

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In attesa si saluta distintamente”.

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