CRONACAPRIMO PIANO

Super Green Pass e vie del mare, l’isola scende in piazza

Un sit in di protesta è stato organizzato per lunedì dalle 10 alle 13 sulla Banchina Olimpica di Ischia Porto dall’associazione “Resistere per Esistere”, che lancia il grido di battaglia per far valere le sue ragioni: “Siamo isolani, non isolati”

Si scenderà anche in piazza, ancora una volta. E in una giornata dall’elevato valore simbolico, ossia quel 10 gennaio in cui entreranno in vigore le nuove norme anti covid decise dal governo nel corso del Consiglio dei Ministri che si è svolto venerdì scorso. A renderlo noto è l’associazione Resistere per Esistere che – battendosi sin da subito contro lo strumento del green pass – alza la voce anche per l’obbligatorietà di doverlo esibire per viaggiare su un traghetto o un aliscafo, mezzo di trasporto irrinunciabile per chi vive su una realtà insulare e deve raggiungere la terraferma.

L’associazione in oggetto ha emesso una nota stampa nella quale dice la sua ed annuncia quanto accadrà nei prossimi giorni: “Fumata nera al governo – si legge – dove non si è raggiunto alcun accordo per approvare una deroga all’assurdo decreto che prevede l’obbligo del super green pass per poter usare il trasporto marittimo. E in mancanza di accordo, da indiscrezioni, abbiamo saputo che per ora, si andrà avanti con le regole attuali. Addirittura, da quanto raccontano molti passeggeri, pare che all’imbarco siano diventati meno fiscali e rigidi nella richiesta del solo green pass. Ma le limitazioni comunque, è bene ricordarlo, non mancano. Intanto, l’Associazione Resistere per Esistere ha organizzato per lunedì 10, dalle ore 10 alle 13, sulla Banchina Olimpica, un pubblico presidio in contemporanea con le manifestazioni che si terranno in tutte le altre isole minori d’Italia per affermare con forza ‘Siamo isolani ma non isolati’”. Il movimento presieduto da Gianluca Bevilacqua ricorda poi che “un intervento di Francesco Del Deo, sindaco di Forio e Presidente dell’ANCIM sulla questione si è svolto questa mattina (ieri per chi legge, ndr) durante la trasmissione de la 7 Agorà dove ha potuto confermare quanto scritto nel documento inviato al governo e che ricalca tutto quanto già espresso da numerosi sindaci delle isole minori, per abrogare l’infame ricatto del supergreenpass.

Il movimento ha anche trasmesso un atto di diffida alle forze dell’ordine ed alle compagnie di navigazione chiedendo loro di non frapporre ostacoli all’accesso a bordo del passeggero eventualmente sprovvisto di certificazione verde, pena la denuncia penale a carico degli agenti

Sul piano giudiziario l’Associazione presieduta da Gianluca Bevilacqua continua a raccogliere adesione per rafforzare la diffida contro chi usa maniere incostituzionali ed illegittime, ai danni di chi deve usare i trasporti marittimi. Come si ricorderà, una delle vittime è stato negli ultimi tempi, l’avv. Silvio Trani che è stato sollevato di peso, bistrattato ed allontanato dalla nave che avrebbe dovuto riaccompagnarlo a casa”.

Gianluca Bevilacqua
Gianluca Bevilacqua

Sempre l’associazione, per la cronaca, ha diffuso una nota di diffida indirizzata a forze dell’ordine e compagnie di navigazione nelle quali invita i cittadini a firmare l’atto per dargli maggior forza. Il testo recita testualmente: “Premesso 1) che la normativa in oggetto abbia introdotto l'obbligo dì certificazione verde, di seguito denominata green pass, per il trasporto pubblico ivi compreso quello marittimo, all’uopo prevedendo, per il trasgressore, la sanzione amministrativa ai sensi della L.689/81; Considerato 2) che la norma, in nessuna sua parte, abbia previsto che al passeggero sprovvisto di green pass: a) possa essere negato l’acquisto del titolo di viaggio; b) possa essere impedito l’accesso a bordo; c) possa essere imposto, anche con la forza, di abbandonare il natante; 3) che il legislatore abbia qualificato la violazione in oggetto un illecito amministrativo e non un reato; ​4) che non sia né perseguibile, né punibile il tentativo di illecito amministrativo, ai sensi dell’art. 1 legge 689/81 (cfr Cass Civ. 3125/05); 5) che l’illecito amministrativo, ai fini che ci occupano, si concretizzi solo al momento dell’effettivo accesso a bordo e non prima; Rilevato 6) che le compagnie di navigazione, coadiuvate da agenti delle forze dell’ordine e della Capitaneria di porto, in applicazione della detta normativa, effettuano controlli preventivi agli imbarchi, sistematicamente impedendo l’accesso a bordo in mancanza di green pass ed, in taluni casi, estromettendo di forza dal natante il passeggero sprovvisto del green pass; SI DIFFIDANO I DESTINATARI SOPRA INDICATI dal tenere le condotte di cui ai punti 2 A,B,C e 6 del presente atto, non frapponendo quindi, alcun ostacolo all’accesso a bordo del passeggero sprovvisto di green pass ed alla sua successiva permanenza a bordo con espresso avviso che, diversamente, tutte le condotte censurate saranno documentate e denunciate per gli eventuali profili penalmente e rilevanti a carico degli agenti”.

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Chi per motivi di salute non si è potuto vaccinare, è per legge esonerato e quindi ha diritto lo stesso al greenpass , quindi può viaggiare per motivi di cura. Chi invece è pendolare per lavoro, ha l’obbligo morale di vaccinarsi, per non mettere a rischio gli altri passeggeri, visto che con omicron il tampone produce il 50% circa di falsi risultati.
Piuttosto trasferitevi in terraferma e non rompete!

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