CRONACA

Le barche assediano Procida, il Comune corre ai ripari

Il sindaco Dino Ambrosino si dice pronto a realizzare campi boe anche con i fondi comunali, in caso di mancato finanziamento dalla Regione

Una situazione ritenuta non più sostenibile e che peraltro è stata denunciata a più riprese. Ma sull’ormeggio indiscriminato delle imbarcazioni da diporto che specialmente nei fine settimana prendono letteralmente d’assalto le acque che circondano l’isola di Procida (compresa l’area marina protetta Regno di Nettuno), evidentemente è arrivata l’ora di dire basta, ponendo fine ad una anarchia divenuta ormai davvero imbarazzante.

Già, ma come fare per porre fine a tale malcostume? Sull’isola di Arturo ci pensa tra gli altri anche il sindaco Dino Ambrosino che sullo spinoso argomento ha voluto dire la sua: “Lo scorso fine settimana abbiamo ricevuto numerose segnalazioni da parte dei bagnanti per l’eccessivo avvicinamento delle barche verso riva. Per questo abbiamo rinforzato la dotazione di boe di segnalazione, ad una distanza di oltre 200 metri da terra. Saranno anche unite da una corda di dissuasione, per scoraggiare lo sconfinamento delle imbarcazioni. Alla Regione stiamo chiedendo finanziamenti per realizzare i campi boe con gavitelli, avendo già elaborato una progettazione dettagliata. Solo per la Chiaia occorrono almeno 150.000 euro, che metterà il Comune se continuerà il disinteresse delle altre istituzioni”. Un passaggio, quest’ultimo, che la dice lunga sulla insopportabilità dello stato dell’arte: se dal palazzo municipale si dicono disposti a mettere in campo una somma tutt’altro che irrilevante, qualora da Palazzo Lucia rispondessero picche, allora vuol dire davvero che la misura è colma.

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