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Terremoto, arriva il conto: mamma mia che salasso!

ISCHIA. Si è fatto un gran parlare, del terremoto che ha investito lo scorso 21 agosto i Comuni di Casamicciola e Lacco Ameno (e per fortuna in parte minima e residuale Forio). Negli ultimi mesi, in particolare, si è discusso parecchio su tutta una serie di spese sostenute dagli enti locali e si è ragionato e discusso – come è giusto e normale che sia – se fosse stato lecito agire in autonomia piuttosto che affidarsi a chi si era recato sull’isola per prestare soccorso e supporto. Tutto legittimo, per carità, ma adesso vengono fuori scenari o meglio numeri in grado davvero di far accapponare la pelle anche a un bambino in grado semplicemente di fare il conto della salumiera. Tutto nasce dall’ordinanza n. 4 dello scorso 9 febbraio firmata dal commissario per l’emergenza Terremoto, l’arch. Giuseppe Grimaldi, e che ha il seguente (tecnico ma in fondo facilmente comprensibile) oggetto: “OCDPC n. 476 del 29 agosto 2017 e successive OOCCDDPPCC n. 480 del 08.09.2017, n. 483 del 25.09.2017 e n. 496 del 19.01.2018: primi interventi urgenti per l’evento sismico che ha interessato i comuni di Casamicciola Terme, Forio e Lacco Ameno dell’isola di Ischia il 21 agosto 2017. Approvazione Prima rimodulazione complessiva del piano interventi urgenti di cui all’articolo 1, comma 4, dell’OCOPC n. 476/2017″.

SPESE PAZZESCHE SOTTRATTE AI FONDI PER L’EMERGENZA

Di fatto si tratta di un elenco delle spese sostenute ed approvate, alcune delle quali francamente fanno davvero venire i brividi. Ad esempio le disposizioni per assicurare il presidio del territorio  colpito ammontano a 964.000 euro (tanto per intenderci soldi destinati alle Forze Armate e nello specifico all’esercito) ma tenetevi forte perché il meglio arriva adesso: le disposizioni finalizzate a garantire la piena operatività del servizio nazionale di Protezione Civile è costato la bellezza di 1.973.908, 33 euro. Avete capito bene, a parte qualche spicciolo parliamo in pratica della bellezza di due milioni di euro. E non abbiamo ancora finito, perché ad esempio ci sono anche 100.000 euro che sono stati destinati all’INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) per il piano delle misure gravimetriche e 50.000 euro (che pure non sono bruscolini) destinati invece al CNR per il piano di azione per la riduzione del rischio residuo. E scusate se tocchiamo quello che forse è un nervo scoperto, non possiamo fare a meno di sottolineare come la struttura commissariale sia costata la bellezza di 95.000 euro: troppi a nostro avviso, soprattutto laddove si consideri che Giuseppe Grimaldi da queste parti l’hanno davvero visto col contagocce. Ma un altro dato che balza agli occhi in maniera inclemente e implacabile riguarda la somma che è stata spesa per i vigili del fuoco. Partiamo da un assunto: la linea portata avanti dal Comune di Lacco Ameno, che ha preferito affidarsi ai pompieri piuttosto che varare il criterio delle cosiddette somme urgenze (che per carità, pure hanno suscitato più di qualche polemica e perplessità, e lo diciamo a scanso di equivoci) era stata indicata come un’operazione da ritenersi virtuosa. Bene, eccovi serviti: ai VV.FF. dovrà essere riconosciuta una somma pari a 1.459.718,99. Avete capito bene, circa un milione e mezzo di euro. Che dire, forse è il caso di rifarsi un attimino i conti… Senza offesa per nessuno, ma qui ci troviamo dinanzi ad un vero e proprio salasso, e pure a un paradosso in piena regola: perché da una parte pare che c’è qualcuno che metta mano alla tasca – e ci riferiamo al governo centrale – ma poi contestualmente ti invia i “super eroi” del caso che si spolpano una quota consistente di quelli che erano fondi in teoria destinati a chi aveva bisogno delle emergenze. A questo punto, non ce ne voglia nessuno, anche il lavoro di giorni e giorni messo in atto da chi ha operato a Lacco Ameno per riuscire a puntellare una serie di abitazioni non assume certamente più una valenza eroica, considerato quel che è costato alla comunità e che è stato sottratto alle popolazioni vittime del terremoto.

LE PROCEDURE PER STABILIRE LE SOMME RISTORABILI

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Nell’ordinanza firmata dal commissario si legge tra l’altro che “con propri successivi atti saranno avviate le ulteriori procedure di rendicontazione delle somme ristorabili; che l’inserimento degli interventi nei richiamati elenchi non costituisce automatico riconoscimento della spesa che verrà erogata all’esito dei controlli e della rendicontazione nei termini delle citate ordinanze e di quant’altro stabilito con le procedure da attivarsi; di trasmettere il presente atto alle Amministrazioni interessate e al Coordinatore della struttura commissariale per gli adempimenti di competenza, e per opportuna conoscenza al Presidente della Giunta Regionale della Campania per il tramite del Capo di Gabinetto, alla Prefettura di Napoli, al Capo Dipartimento della Protezione Civile, alla Direzione Generale Gestione del Territorio, LL.PP. e Protezione Civile della Giunta Regionale della Campania e alla Ragioneria Generale dello Stato – Sezione di Napoli; di pubblicare il presente atto sul Bollettino Ufficiale della Regione Campania e sul sito istituzionale del Commissario Delegato alle sezioni Albo Pretorio Online, per giorni quindici, e Amministrazione trasparente, sottosezione Provvedimenti/Ordinanze e, gli allegati elenchi di interventi A, B, C, D, E, F, G, H, I, L, M, N e O che sostituiscono integralmente quelli già pubblicati, anche alla sottosezione Interventi straordinari e di emergenza”.

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ECCO LA PRIMA RIMODULAZIONE DEGLI INTERVENTI APPROVATA

Nell’ordinanza, ovviamente, viene anche analiticamente indicata la “Prima rimodulazione complessiva del piano interventi urgenti di cui all’articolo 1, comma 4, de/IVCDPC n. 476/2017′ per l’evento sismico che ha interessato i comuni di Casamicciola Terme, Forio e Lacco Ameno dell1sola di Ischia il 21 agosto 2017, per l’importo complessivo invariato di Euro 25.576.958,50 come di seguito suddiviso per singoli oneri di spesa previsti dalle citate OOCCDDPPCC nn. 476/2017, 480/2017 e 483/2017 e riportati negli gli uniti elenchi, al fianco di ciascuno riportati, di interventi e/o attività riproposti secondo le modifiche ed integrazioni apportate con la presente rimodulazione complessiva: interventi necessari realizzati dagli Enti nella fase di prima emergenza volti a rimuovere le situazioni di rischio, ad assicurare l’indispensabile attività di soccorso, assistenza e ricovero della popolazione colpita dall’evento calamitoso di cui all’articolo 1, comma 4, lett. a) OCDPC 476/2017, per complessivi Euro 1.633.845,55; attività di assistenza e ricovero alla popolazione in strutture alberghiere ed assimilabili di cui all’articolo 2, comma 1, lett. b) OCDPC 483/2017 – dal 21.08.2017 al 25.02.2017, per complessivi Euro 5.989.300,00; attività poste in essere dai soggetti pubblici competenti, anche in termini di somma urgenza, inerenti la messa in sicurezza delle aree interessate dall’evento sismico di cui all’articolo 1, comma 4, lett. b) OCDPC 476/2017, per complessivi Euro 3.318.521,74; interventi urgenti da realizzare, volti ad evitare situazioni di pericolo o danni a persone o a cose, di cui all’articolo 1, comma 4, lett. c) OCDPC 476/2017, per complessivi Euro 5.676.104,80; contributo autonoma sistemazione, di cui all’articolo 2 OCDPC 476/2017, per complessivi Euro 4.339.700,00; spese funerarie, di cui all’articolo 5 OCDPC 476/2017, per complessivi Euro 11.000,00; interventi di messa in sicurezza dei beni culturali mobili ed immobili danneggiati dall’evento sismico, di cui all’articolo 6 OCDPC 476/201, per complessivi Euro 1.000.000,00; rimborsi previsti dagli articoli 9 e 10 DPR n. 194/2001 per gli interventi effettuati dalle organizzazioni di volontariato di protezione civile impiegate in occasione dell’emergenza, di cui all’articolo 7 OCDPC 476/2017, per complessivi Euro 40.000,00; misure di carattere non strutturale finalizzate alla riduzione del rischio residuo, di cui all’articolo 8 OCDPC 476/2017, per complessivi Euro 150.000,00; rimborso delle spese sostenute per le attività di verifiche di agibilità, di cui all’articolo 9 OCDPC 476/2017, per complessivi Euro 200.000,00; disposizioni per assicurare il presidio del territorio colpito, di cui all’articolo 10 OCDPC 476/2017 e articolo 4 OCDPC 483/2017, per complessivi Euro 964.020,00; disposizioni finalizzate a garantire la piena operatività del servizio nazionale di protezione civile, di cui all’articolo 2 OCDPC 480/2017, per complessivi Euro 1.973.908,33; disposizioni in materia di raccolta e trasporto del materiale derivante dai crolli degli edifici, di cui all’articolo 3, comma 12 OCDPC 480/2017, per complessivi Euro 280.558,08”.

Gaetano Ferrandino

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