CRONACA

Traffico e monnezza, le due piaghe di Ischia

Nuova denuncia dei Verdi che puntano il dito contro l’invasione di autovetture che continua ad attanagliare in una morsa il borgo antico dei rifiuti. E che vergogna i rifiuti abbandonati alla Mandra…

Sono da sempre due tra le principali piaghe della nostra isola, una delle quali tra l’altro è forse da definirsi il cancro per eccellenza. La sezione dei Verdi di Ischia, guidata dall’infaticabile Mariarosaria Urraro, torna a farsi sentire con una nuova denuncia social – al solito corredata da materiale fotografico – nella quale finiscono contemporaneamente sia il traffico che l’abbandono indiscriminato di rifiuti, due brutte abitudini davvero difficili da debellare. E così ecco che gli attivisti scrivono: “Per le vie del centro e il lungomare tra smog e rifiuti in bellavista.

Nonostante la benzina alle stelle, il centro storico di Ischia invaso dalle auto di domenica. L’amato macchinone, tanto amato dagli ischitani, disposti a portarselo, se fosse possibile, anche a letto. Così la passeggiata di tanti pedoni viene disturbata da una carovana dì auto e moto, come se fosse una sfilata, fin sotto il Castello Aragonese, per poi ripercorrere lo stesso tratto dì strada per riuscire da Ischia Ponte e per alcuni proseguire per piazza degli Eroi e nuovamente far ritorno a Ischia ponte, una sorta dì navetta. Viene spontaneo chiedersi, che senso ha? Un tratto dì strada che sarebbe bello percorrere a piedi, socializzando con altre persone, lasciando in tasca l’onnipresente cellulare, scambiando quattro chiacchiere con i turisti che fortunatamente già in questo fine mese hanno scelto la nostra isola per passare qualche giorno dì relax”. Una considerazione senza dubbio condivisibile ma alla quale risulta davvero difficile dare una risposta: alle volte sembra quasi che centinaia di automobilisti si riversino nel borgo antico per sincerarsi che il Castello Aragonese sia ancora al suo posto.

Poi c’è però dell’altro, come rimarcano i verdi: “Turisti che passeggiando per la spiaggia della Mandra, proseguendo per la stradina adiacente lo Storico Rangio Fellone attraverso il suggestivo lungomare, fino al carcere borbonico, trovano in bella mostra cumuli dì rifiuti. La cosa assurda che alcuni dì questi rifiuti sono stati depositati davanti ad hotel dì un certo livello, non curanti dell’immagine turistica della nostra isola. Com’è possibile che dì domenica pomeriggio in zone panoramicissime e con afflusso turistico venga consentito dì depositare i rifiuti? Indipendentemente dal fatto che la struttura alberghiera sia chiusa è inaccettabile un tale comportamento. Noi siamo Ischia, giardino d’Europa ma a quanto sembra riusciamo a ricordarcelo solo in campagna elettorale. La cura del territorio è fondamentale, è il nostro biglietto da visita. Ischia va rispettata e valorizzata e non svenduta come fanno certi albergatori da strapazzo che la vendono al costo dì una pizza”. Forse l’unico neo della denuncia dei Verdi sta proprio qui. Ci sono ristoranti in cui una pizza e una birra rischiano di costare più di una notte in albergo a Ischia. E abbiamo detto tutto.

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Rossy

Ischia è cambiata molto, non è più l’isola tranquilla. Credevo che in estate il traffico delle auto fosse poco, mi sbagliavo, in inverno le auto sono tantissime. È un mistero. Passiamo invece ai rifiuti, un’altra tragedia. Ma perché pensare solo ai turisti che passando per un attimo vedono schifezze in giro? Bisogna pensare a noi che ci abitiamo su quest’isola. Certo che il problema dei rifiuti ce li creiamo da soli, questo è poco ma sicuro. Siamo noi stessi che vogliamo essere sommersi dall’immondizia. È una vergogna. E pensare che Ischia potrebbe essere una bomboniera. Basta così poco. Ma la vedo molto difficile. Dico a te, caro incivile che se non hai rispetto di te stesso come lo puoi avere per gli altri e per la città in cui abiti?

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