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Enzo e Giosi si ritrovano a tavola, al “banchetto” Pd anche Topo e Carpentieri

A tavola non si invecchia mai, recita un antico adagio. E, magari, si buttano anche giù strategie per un futuro che prevede diversi appuntamenti, primo tra tutti quello con le elezioni politiche in programma il 4 marzo. E che per Ischia, checché se ne dica, rappresenteranno un termometro ed un banco di prova non indifferente, sia per chi si cimenterà in prima persona che per coloro che dovranno necessariamente portare il risultato a casa per poterselo poi giocare successivamente in termini di “dote”. E allora succede che in un freddo martedì sera, subito dopo i bagordi di Capodanno, un gruppo di amici si ritrovi a Casamicciola, presso la Pizzeria del Corso, per una tavolata decisamente allargata. Che a un certo punto, udite udite, rimette addirittura insieme il presente e il recente passato del palazzo municipale di via Iasolino: Enzo Ferrandino e Giosi Ferrandino, seduti allo stesso tavolo: pare che il feeling non sia al massimo, ma evidentemente una cena serve anche a stemperare le tensioni.

Per il resto, prima di scendere nei particolari, parliamo di questa grande ammucchiata. Perché se all’appuntamento goliardico (fino a un certo punto, s’intende) e gastronomico hanno partecipato i componenti del neo costituito gruppo consiliare Vivere Ischia (e cioè Carmen Criscuolo, Massimo Trofa e Pasquale Balestrieri), bisogna rimarcare come abbiano risposto presente alla chiamata alle armi anche l’attuale assessore Marianna Sasso, Gigi Mattera e molti esponenti della lista di stampo giosiano Ischia prima di tutto. C’era pure una rappresentanza di Orizzonte Comune, la lista che fa capo all’attuale presidente del consiglio Ottorino Mattera, nella persona della giovane candidata di Campagnano Maria Trani. Assente invece Luca Spignese, la cui vicinanza allo stesso Ottorino pare ancora a prova di bomba. Attenzione però perché all’incontro conviviale erano presenti anche due esponenti di spicco del Pd, che però va detto si trovavano già sull’isola che avevano eletto quale meta dove dare il benvenuto al nuovo anno. Parliamo del consigliere regionale Lello Topo e del segretario provinciale del Partito Democratico Venanzio Carpentieri. Insomma, una serie di facce isolane e continentali che ovviamente non hanno mancato di suscitare curiosità, interesse ed anche qualche occhio e orecchio indiscreto tra coloro che transitavano per il ristorante. Dove è giunto poi anche un fedelissimo casamicciolese di Giosi Ferrandino, ossia l’ex consigliere comunale Riccardo Cioffi.

Insomma, mettiamola così. La cena è servita anche per rilassarsi un attimino prima di un periodo che si preannuncia decisamente caldo per la politica ischitana. E’ chiaro che a questo punto tutti i riflettori sono puntati sul Tribunale Amministrativo Regionale della Campania, dove il 9 gennaio sarà discusso il ricorso presentato da un altro giosiano di ferro (oltre che cugino) Maurizio De Luise, che punta a sovvertire lo stato dell’arte ed a entrare in consiglio comunale nella lista sciarappina al posto di Valeria De Siano. In quel momento non soltanto si capirà se l’assetto del civico consesso cambierà o meno ma il sindaco Enzo Ferrandino avrà anche finalmente campo libero per poter cominciare a ragionare su una giunta di stampo politico e non tecnico, considerato che questo esecutivo ha funzionato poco e come se non bastasse ha creato anche diversi malumori contribuendo ad uno sfilacciamento che oggettivamente non è proprio possibile nascondere. Il fatto è che il primo cittadino sta praticamente studiando un ritorno al passato, nel senso che – tanto per fare qualche esempio – sono tornati prepotentemente di moda nomi come quelli di Luca Spignese e Rosanna Ambrosino. Ma c’è la mossa di Carmen Criscuolo, che costituendo un nuovo gruppo politico potrebbe aver scompagnato le carte mettendo nella condizione Enzo di dover cominciare ancora una volta a tessere la tela, col rischio sempre più probabile di scontentare qualcuno. Il che, allo stato dell’arte, sembra una circostanza più che verosimile. Ma in molti si chiedono: perché, se proprio voleva procedere in questa direzione, il sindaco non l’ha fatto dal primo momento facendo così perdere oltre sei mesi alla sua amministrazione? Misteri della politica, verrebbe voglia di dire. Così come adesso il buon Ferrandino è dinanzi a un altro bivio: in sede di spartizione della torta (leggasi nomine degli assessori) si atterrà ai voti ed al peso espresso dalle singole liste al termine della competizione elettorale dello scorso mese di maggio o ai nuovi assetti di recente espressi dal civico consesso? Capirete, ovviamente, che la differenza è di quelle che pesano. E davvero potrebbero determinare i futuri, e forse imminenti, scenari.

Gaetano Ferrandino

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