Nicola Nicolella al vetriolo: «Diffiderò Michele Regine al Prefetto Pantalone»
di Francesco Castaldi
FORIO – Non accennano ad attenuarsi le tensioni all’ombra del Torrione tra Michele Regine e Nicola Nicolella. Il leader di “Gente Comune”, che qualche giorno fa aveva definito “appezzottato” il presidente del consiglio comunale, è ritornato a puntare il dito contro il suo collega e membro del civico consesso foriano. A suscitare questa volta le ire di Nicolella è stata la riunione dei capigruppo, che il presidente dell’assise ha convocato per ieri mattina presso il vecchio palazzo municipale. Una fascia oraria che però interferisce con gli impegni lavorativi dell’avvocato Nicolella, che mal sopportando l’ennesimo “dispettuccio” di Regine ha preferito recarsi a Napoli piuttosto che prendere parte all’incontro.
«Trovo oltremodo scorretto il comportamento di Michele Regine – ha esordito Nicola Nicolella, che abbiamo raggiunto telefonicamente nel pomeriggio di ieri. «Ho più volte rappresentato al presidente del consiglio comunale che nel corso della settimana mi reco al tribunale di Napoli per motivi lavorativi, e che quindi la mattina non posso garantire la mia presenza. Ciononostante, lui non ha mai dato peso alle mie richieste, convocando la conferenza dei capigruppo sempre in una fascia oraria che mal si concilia con il mio lavoro. La riunione dei capigruppo – ha sottolineato Nicolella – è un momento importante, dal momento che spesso in consiglio non si riescono ad esaurire tutti gli argomenti posti all’ordine del giorno, e dunque uno dei pochi momenti in cui è possibile approfondire determinate tematiche è rappresentato proprio dal confronto tra i capigruppo».
«Non le nascondo – ha concluso Nicolella – che in seguito a questa ennesima mancanza di rispetto, che trovo fortemente antidemocratica, sto valutando la possibilità di diffidare Regine al Prefetto di Napoli, dal momento che non si attiene a quanto disposto dal testo unico degli enti locali, che prevede la convocazione dei consigli comunali e delle conferenze dei capigruppo in orari che non ostacolino il lavoro dei membri dell’assise».
