Una borsa di studio intitolata a don Pietro Monti

Si svolgerà domenica 9 giugno a partire dalle ore 20:00 la serata finale del premio Don Piero Monti rivolto ai giovani ischitani sul tema “Il paese che vorrei”. L’appuntamento con la prima edizione che vede insieme l’Amministrazione guidata da Giacomo Pascale, la Pro Loco Lacco Ameno e ? alle ore 20:00 sul Sagrato della Basilica di Santa Restituta di Lacco Ameno.

A presentare l’iniziativa il presidente della Pro Loco Lacco Ameno Vincenzo Morgera, seguiranno i ricordi di Don Pietro da parte di Assunta Barbieri, dirigente dell’IC “V. Mennella”, Sebastiano Monti professore dell’Università di Salerno, Gianpietro Calise, preside del Liceo Statale Ischia, le archeologhe Maria Lauro e Mariangela Catuogno, la giornalista Isabella Marino e la direttrice della Biblioteca Comunale Antonaina Lucia Annicelli. Don Pietro Monti nel commiato inserito nelle pagine finali del suo famosissimo libro “Ischia, archeologia e storia”, si rivolge ai giovani con un appello accorato, quasi un presagio dell’epoca storica attuale, in cui appare sistematica la demolizione della memoria del passato. «Ricordate che di quest’isola, così carica di storia e di fascino, sconvolta da fenomeni tellurici, devastata da barbari invasori, avvolta in scenari estatici, va tutto salvato. Anche i “cocci”, ultime reliquie di distrutti monumenti, nella forma più insignificanti, pur essi parlano, si levano giganti, come l’Epomeo nel sereno incanto della natura, al pari dell’avvenimento storico e restano segni imperituri della civiltà a cui apparteniamo. Io la lascio a voi, giovani! Amatela, studiatela,  custoditela, difendetela!».

Nell’operazione di recupero della memoria storica portata avanti da un po’ di tempo dalla Pro Loco Lacco Ameno, non si poteva non pensare in primo luogo proprio a Don Pietro, il sacerdote archeologo che con i suoi studi, le sue ricerche e le sue pubblicazioni, ha contribuito non poco alla stesura della nostra storia millenaria oltre che a dare lustro al nostro paese. Da qui è nato il progetto di un Premio, intitolato a lui e destinato ai ragazzi delle terze classi della scuola secondaria di primo grado dell’I.C. “V. Mennella”di Lacco Ameno, come borsa di studio offerta dalla famiglia del grande archeologo e storico lacchese.Il progetto è andato in porto e domenica alle 20.00, avverrà la premiazione nel sagrato della Basilica di Santa Restituta, di cui Don Pietro fu Rettore. Per chiudere in bellezza, non potevano mancare i ragazzi dell’Orchestra del “V. Mennella” diretti dal maestro Raffaele Ungaro. L’anno scorso il decimo anniversario della sua scomparsa, un’occasione per ricordare quanto grande fu il suo amore per il patrimonio archeologico dell’isola. Nel 1951 la rimozione di un pavimento del ‘700, nella chiesetta della basilica, e la scoperta di un altro pavimento a piastrelle maiolicate risalente al 1470.

Da allora, Don Pietro Monti non si è più fermato: anni di studio, applicazione, ricerca, scavi e poi la conservazione, la tutela, l’interpretazione, la fruizione in spazi adeguati e le pubblicazioni. Nel ’70 è stato aperto il primo museo dell’isola d’Ischia; Don Pietro Monti fu un precursore grazie soprattutto al suo talento e alla sua tenacia. Tra Don Pietro Monti  e Giorgio Buchner, non c’era conflittualità, ma una profonda collaborazione per portare avanti la stessa mission. Grazie all’intervento di Don Pietro Monti e di S. Restituta furono recuperate le statue di cavalli che furono montate proprio a casa del Sacerdote e che oggi sono divenute il simbolo del museo. Nel ‘ 75 prese parte al congresso internazionale di archeologia cristiana dove raccontò le scoperte di Santa Restituta; fu per lui un’enorme gratificazione. Don Pietro non buttava nulla e grazie a questo ci è permesso di conoscere quello che fu il vivere quotidiano. Il suo fu un grande amore per il patrimonio archeologico ischitano.