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Vie del mare nel golfo, dai sindacati appello al Prefetto di Napoli

Per le rappresentanze sindacali una riduzione delle corse comporterà automaticamente un sovraffollamento dei residui collegamenti e metterà in discussione centinaia di posti di lavoro

Quando siamo nel pieno dell’autunno (e in piena seconda ondata della pandemia da covid) e con l’approssimarsi della stagione invernale, dalle segreterie regionali delle rappresentanze sindacali FILT-CGIL, FIT-CISL e ULTRASPORTI, attraverso una nota comune inviata ieri al Prefetto di Napoli, al Presidente della IV Commissione Trasporti, alle società di navigazione Alilauro, Snav, Medmar Navi, Navigazione Libera del Golfo e Gestour, si alza il grido di allarme per la paventata soppressione e riduzione di linee e corse nel Golfo di Napoli che interessano i collegamenti marittimi da e per le isole di Capri, Ischia e Procida.

“Siamo venuti a conoscenza – si legge nel documento – che alcune società operanti nel Golfo di Napoli (Alilauro S.p.A., Snav S.p.A., Medmar Navi S.p.A., Navigazione Libera del Golfo S.r.l. e Gestoursrl) da oggi, 2 novembre (ieri per chi legge), intendono ridimensionare i collegamenti marittimi con la soppressione e la riduzione di corse e linee, mettendo in disarmo alcune unità navali.

La suddetta decisione, assunta in maniera unilaterale e senza alcuna informativa alle rappresentanze dei lavoratori, come previsto, peraltro, dalle buone e corrette relazioni sindacali, oltre che impattare negativamente sulla continuità territoriale, determinando così forti disagi all’utenza, incide in maniera drammatica sui livelli occupazionali dei marittimi, già fortemente provati dagli effetti dell’emergenza epidemiologica in corso. Ed infatti, con tale decisione unilaterale, in violazione dei contratti di lavoro e degli accordi in essere, si riduce drasticamente il periodo di lavoro annuale dei marittimi, incidendo pesantemente sulla vita degli stessi e sulle loro famiglie.

Senza sottacere che tale ridimensionamento dei collegamenti, in spregio alle misure di contenimento dettate dalla normativa COVID 19, obbligatorie per garantire il distanziamento tra gli utenti, comporterà automaticamente un sovraffollamento dei residui collegamenti, compromettendo così irrimediabilmente la sicurezza dei passeggeri nonché dell’intero equipaggio.

Tanto premesso – conclude la nota – fortemente preoccupati degli effetti sia in termini occupazionali che in termini di sicurezza e ordine pubblico derivanti da tale gravissima e unilaterale decisione, le scriventi chiedono di essere convocate con ogni urgenza da codesta Spett.le Prefettura al fine di condividere ogni intervento e decisione atta a scongiurare nell’immediato il diffondersi dell’epidemia e a garantire il mantenimento dei livelli occupazionali in un momento così delicato”.

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Sulla questione forte preoccupazione è espressa anche da Giuseppe Giaquinto, del Comitato Utenti Trasporto isola di Procida, che dice: «Condividiamo totalmente le perplessità espresse dalle segreterie regionali delle rappresentanze sindacali che in modo responsabile anticipano i possibili disservizi che si verranno a creare nel trasporto pubblico marittimo nel golfo di Napoli a seguito del preannunciato taglio di corse e chiedono l’intervento del Prefetto per scongiurare ogni ulteriore disagio e penalizzazione a carico delle popolazioni isolane già duramente colpite dall’emergenza sanitaria. Manca la stessa presa di posizione e la stessa attenzione da parte dei primi cittadini ed amministratori delle isole.

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E’ indubbio che nel trasporto marittimo assistiamo in questi giorni ad un calo considerevole di traffico passeggeri e merci ma è ugualmente legittimo e giusto pretendere che il diritto alla mobilità non venga ulteriormente sacrificato. Ci sono comunque centinaia di lavoratori e utenti dei servizi in terraferma, a cominciare dagli operatori sanitari, che hanno comunque necessità di muoversi tutti i giorni e non possiamo chiedere loro, mentre da più parti invochiamo il lockdown, di rimanere sulle banchine dei porti per ore ad attendere un mezzo navale per il rientro a casa.

Piuttosto ci preme chiedere quali azioni la Regione Campania intende mettere in atto per aiutare le compagnie di navigazione in questo momento di particolare emergenza e difficoltà e soprattutto a scongiurare ulteriori perdite di lavoro nel comparto marittimo regionale.

Invitiamo il Prefetto, la Regione Campania, le Organizzazioni sindacali a convocare un immediato tavolo di confronto per individuare quei servizi minimi in determinate fasce di risposta alle esigenze delle comunità. Quelle che necessitano a pendolari, studenti, lavoratori, disabili, a tutti quelli che si muovono per le varie necessità, senza dimenticare che la continuità territoriale è un tema di sensibilità, un tema di riconoscimento normativo, un tema di rilevanza che investe la vita e la qualità della vita di ogni singolo residente delle isole del golfo di Napoli.

Siamo pronti con le organizzazione sindacali e la popolazione ad ogni forma di protesta consentita dall’emergenza sanitaria per far valere le nostre ragioni e i nostri diritti».

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