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E adesso che sia un nuovo inizio

DI GIOVAN BATTISTA CASTAGNA

C’è ancora l’esame del Senato che deve sostenere il decreto ma l’incontro con il commissario Carlo Schilardi nella sala consiliare di Lacco Ameno, sono sincero, profuma di nuovo inizio. Quello con il quale si avvia finalmente il cammino verso la ricostruzione che – in un modo o nell’altro – dovrà sanare le terribili e devastanti ferite lasciate alle 20.57 del 21 agosto 2017. Sarà un cammino lungo, inevitabilmente, ma il fatto stesso che il prefetto abbia voluto rappresentarci tutta la vicinanza sua e della struttura che lo affiancherà (soprattutto nell’ottica di snellire una serie di processi) è un fatto che non possiamo che accogliere con enorme piacere.

Personalmente credo di aver speso, in questi quattordici mesi – unitamente all’amministrazione comunale tutta – ogni energia a disposizione dietro a quella che era e resta un’emergenza, e l’ho fatto – mi scuserete se lo rimarco ancora una volta, l’ennesima – anteponendo i fatti alle parole e preferendo rimanere spesso lontano dai riflettori per dedicarmi alla mia amata Casamicciola. Il mio impegno era dovuto, non ho mai preteso una parola di incoraggiamento, un “grazie”, anzi spesso ho anche capito che qualche critica era frutto del disagio, del dolore che si prova quando ti si riversa addosso una tragedia come un terremoto e la vita quotidiana viene stravolta di punto in bianco. E l’ho subita, assorbita, senza battere ciglio, ovviamente all’apparenza. Ma il tempo è galantuomo e il commissario Schilardi, ripeto Schilardi, un servitore dello Stato, non certo il sottoscritto o qualche persona a me vicina, ha confermato quello che ha sempre rappresentato un capo saldo del ragionamento mio e del collega lacchese Giacomo Pascale: per affrontare la ricostruzione occorrevano una serie di passaggi preliminari, e adesso restiamo confortati dal fatto che quest’orientamento non era campato per aria, anzi rappresentava la strada da seguire e perseguire. Così come è stato fatto.

E non è tutto. Il prefetto Schilardi ci ha tenuto a sottolineare che a Casamicciola nessuno ha dormito una sola notte in strada, nessuno è stato abbandonato al proprio destino, determinati processi si stanno avviando adesso laddove altrove sono fermi da anni se non addirittura da decenni. E le scuole, poi, tornate “a casa” (eccezion fatta per quella dell’Infanzia, ma ci stiamo lavorando) dopo un solo anno di purgatorio e di doppi turni, un risultato che lo stesso commissario non ha esitato a definire “straordinario”. Ma ripeto, non ho mai vissuto di “stellette” e dunque – al netto di aver visto riconosciuto non soltanto l’impegno profuso per il paese ma anche una serie di strategie adottate – quello che maggiormente mi ha confortato è stata proprio la determinazione di Carlo Schilardi, che ci ha assicurato che si pigierà sull’acceleratore e non si perderà tempo, partendo proprio dalla microzonazione, propedeutica ad ogni altra forma di ragionamento. La strada è ancora lunga, ne sono consapevole io ed anche i miei concittadini, ma adesso comincia ad essere tracciata. Gettare il cuore oltre l’ostacolo continuerà ad essere la priorità personale e di tutti i consiglieri ed assessori. Da domani ancor più di quanto fatto fino ad oggi. E fino a quando Casamicciola, per quanto possibile, non avrà lenito e curato le sue ferite.

* SINDACO DI CASAMICCIOLA TERME

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