CRONACA

L’Amca scrive al Comune: «Rifiuti, via il Cotrasir»

La società partecipata del Capricho è determinata ad opporsi al monopolio del trasporto via mare dei rifiuti, cercando un vettore alternativo e portando il Consorzio in Tribunale per violazione delle regole sulla concorrenza

Il caro-trasporti per i rifiuti continua ad essere d’attualità. Come si ricorderà, ieri su queste colonne abbiamo illustrato l’attività investigativa dei Carabinieri circa l’abnorme aumento delle tariffe dei trasporti di rifiuti in terraferma. Aumento che nel giro di dodici mesi si è trasformato in un perfetto raddoppio del costo delle corse via mare. Un vero e proprio salasso che secondo i vertici dell’Amca, la società partecipata del Comune di Casamicciola che si occupa della raccolta rifiuti, assume i contorni dell’abusivo sfruttamento di quella che di fatto è una posizione di monopolio. Mentre le indagini continuano, allo scopo di verificare se tali aumenti siano leciti, la stessa Amca, tramite il suo amministratore, l’avvocato Mario Lettieri, fa pressioni sul Comune del Capricho affinché si prendano provvedimenti per spezzare in un modo o nell’altro l’accerchiamento determinato dal consorzio Cotrasir.

E così, tramite una missiva indirizzata al Segretario generale e al responsabile dell’Ufficio tecnico, l’amministratore dell’Amca scrive che «in relazione alla denunziata vicenda relativa all’incremento improvviso dei costi del trasporto marittimo dei rifiuti su terraferma, conseguente alla nascita del consorzio Trasporti speciali infiammabili e rifiuti, si richiede a codesto spettabile Comune di Casamicciola Terme di valutare la possibilità e fattibilità, in concreto, di procedere alla individuazione di nuovi operatori attraverso una gara di evidenza pubblica o ad una manifestazione d’interesse che possa spezzare l’attuale situazione di monopolio di fatto che ha portato ad un incremento delle tariffe del trasporto dei rifiuti indifferenziati dai 107,36 euro (del 12 settembre 2018) a tratta, agli attuali 213,50 euro a tratta, così come in precedenza già denunziato». Dopo aver così delineato la situazione ormai insostenibile e ingiusta che sono costrette a subire le aziende chiamate a svolgere il servizio di gestione dei rifiuti, l’avvocato Lettieri non si nasconde le difficoltà della proposta lanciata al Comune, e continua: «Lì dove tale possibilità, come in passato esaminato in maniera informale, desse riscontri negativi o fosse di fatto poco praticabile a causa del disinteresse degli armatori nazionali ed internazionali, ad assumere i costi di un investimento a fronte di un numero ridotto di viaggi garantito dal Comune di Casamicciola si chiede di dare riscontro alla nostra precedente nota ed autorizzare la società ad intraprendere tutte le azioni legali per denunziare la violazione delle regole di concorrenza (sleale ed antimonopolistica) da parte del Consorzio trasporti speciali infiammabili e rifiuti».

Dunque, l’intenzione dell’Amca è chiara: se il consorzio continuerà a praticare le tariffe correnti, ne dovrà rispondere in Tribunale. L’aumento dei prezzi delle corse per il trasporto rifiuti ha infatti messoa durissima prova il settore e l’intera isola. L’escalation è avvenuta in pochi precisi passaggi: lo scorso settembre, l’imbarco di ciascun mezzo di raccolta di rifiuti indifferenziati comportava un esborso pari appunto a euro 107,36. Nemmeno sei mesi dopo, il CotraSir informava che dal primo aprile sarebbe variato il piano tariffario e che per la singola corsa il trasporto marittimo dei rifiuti sarebbe aumentata a ben 170 euro (340 totali considerando la tariffa complessiva andata/ritorno). Un aumento di quasi il 70%, difficilmente spiegabile, una “mazzata” che tuttavia non era nemmeno definitiva. Infatti, poche settimane fa il Consorzio ha fatto sapere che dal primo luglio la tariffa della singola tratta sarebbe aumentata addirittura a euro 213,50. In sostanza, da marzo a luglio l’importo è esattamente raddoppiato.

Non è dato sapere quali motivi siano alla base di questa enorme, velocissima e costosissima escalation tariffaria, ancora più esagerata ove si pensi che non troppo tempo fa, quando anche la Medmar operava nel settore del trasporto marittimo dei rifiuti, la concorrenza col Consorzio Cotrasir aveva provocato una discesa dei prezzi che per un periodo arrivò a circa 80 euro per ogni singola corsa. Molti avevano messo in preventivo la possibilità che il regime di monopolio avrebbe portato a un inasprimento delle tariffe, ma forse ben pochi avrebbero immaginato che gli aumenti avrebbero raggiunto tali dimensioni, e in così poco tempo. Adesso, però non è più tempo per le parole e le lamentele: mentre l’Arma dei Carabinieri ha chiesto e ottenuto documenti dai responsabili delle società che operano nel settore della nettezza urbana per tentare di delineare l’intero quadro dell’impennata delle tariffe, l’avvocato Lettieri ha lanciato una reazione su due livelli: ove dovesse fallire il difficile tentativo di individuare un vettore alternativo che pratichi prezzi più giusti o comunque meno esosi, l’Amca citerà in giudizio il consorzio Cotrasir, che quasi un anno fa era subentrato nella gestione del trasporto via mare dei rifiuti alla Traspemar, con la quale il costo di una singola tratta ammontava a 110 euro per l’indifferenziato e a 73 euro per il differenziato.

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