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Giosi esce allo scoperto, vuole il controllo di Ischiambiente

Fin qui è rimasto buono, a fare da semplice osservatore. Questo secondo alcuni, almeno. Altri, invece, pensano che non abbia mai smesso di tramare dietro le quinte, per cercare comunque di essere ancora rappresentativo ed avere una certa influenza nella vita politica ed amministrativa del paese. Il che ci può anche stare, specialmente quando hai trascorso dieci anni da sindaco d’Ischia e all’improvviso ti ritrovi fuori dai giochi. Parliamo dell’ex primo cittadino Giosi Ferrandino, che adesso comincia a pensare che è arrivato il momento di bussare alla porta del suo successore Enzo e della compagine che si è aggiudicata le elezioni dello scorso mese di maggio. Partiamo da un presupposto, di fondamentale importanza. Giosi ritiene di aver dato un contributo notevole al successo dell’attuale maggioranza, soprattutto riuscendo a tenere tutti uniti e a un certo punto lavorando dietro le quinte e facendo in modo che un po’ tutti spingessero la figura del suo omonimo Ferrandino. Il momento in cui potrebbe battere cassa anche lui (lo hanno fatto, lo fanno e lo faranno tutti, e allora è anche giusto chiedersi perché rimanere fuori dai giochi) potrebbe arrivare presto.

Fin qui l’ex sindaco al pari degli altri non ha potuto muoversi perché quando si è trattato di discutere della spartizione dei “pani e dei pesci” Enzo ha spiazzato tutti varando una giunta tecnica e non politica. Un escamotage utilizzato per evitare quello che sarebbe stato un vero e proprio assedio alla sua persona e alla sua stanza nel palazzo municipale di via Iasolino, ma che per ovvi motivi non poteva avere vita lunga. I primi a sentirsi demotivati da tale scelta sono stati i consiglieri che lavorano poco e male: e poi dall’esterno aumentano sempre più i mugugni dei grandi esclusi o meglio trombati dell’ultima campagna elettorale, che nell’ingresso nell’esecutivo avevano visto una sorta di ciambella di salvataggio, un modo per rientrare dalla finestra dopo essere usciti dalla porta. A gennaio, si cambia, la giunta diventerà politica e dunque bisognerà procedere ad accontentare un po’ tutti. E tra questi tutti vuole esserci anche lui, vuole esserci anche Giosi. Aspettando l’esito del ricorso presentato dal cugino Maurizio De Luise, che potrebbe di fatto spostare e di molto anche equilibri e assetti all’interno della maggioranza, l’ingegnere ha un piano ben preciso. Presentarsi dal sindaco e chiedere non un assessorato particolare con delle deleghe specifiche e mirate, ma il controllo e la gestione della società partecipata Ischiambiente. Già, l’azienda a capitale interamente pubblico che si occupa della raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani. Una scelta, quella di Giosi Ferrandino, nient’affatto casuale e derivante dal fatto che in quell’azienda ormai gli “Sciarappa” fanno il bello ed il cattivo tempo. E tra Antonio Buono e Luca Montagna e l’ex sindaco non corre buon sangue da un bel po’. Ed è evidente che il caso del braccio di ferro anche giudiziario tra la De Siano e De Luise rappresenta soltanto la punta dell’iceberg. La domanda adesso è la seguente: quando questi scenari andranno a concretizzarsi, come si comporterà il sindaco? Riuscirà a dire di no all’uomo che – sia pure dopo aver sondato strade e sentieri diversi – gli ha spianato la strada per la candidatura a sindaco o difenderà a spada tratta gli “sciarappini”? Quesito da un milione di dollari, accompagnato da una sola certezza. Giosi is back. Oppure sta per tornare, riemergendo in superficie dopo diversi mesi. Anche troppi, per uno come lui.

Gaetano Ferrandino

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