LE OPINIONI

IL COMMENTO L’isola senza plastica che sposa il futuro

DI MARCO BOTTIGLIERI

L’incontro che si è svolto nei giorni scorsi al Comune di Ischia tra gli amministratori isolani e le associazioni di categoria per affrontare e decidere di adottare la svolta di un’isola finalmente libera dalla plastica è un provvedimento necessario – speriamo soltanto il primo di una lunga serie – che segna forse il passaggio verso un territorio finalmente libero dalle plastiche usa e getta sulla falsariga dei dettami voluti dalle politiche europee, da qualche anno estremamente attente ai devastanti impatti che i rifiuti di materiali plastici stanno comportando sull’ambiente e soprattutto sugli ecosistemi marini. “La Strategia Europea per la plastica”, che prevede tra l’altro entro il 2021 la riduzione del consumo di oggetti in plastica monouso in tutti i Paesi dell’Unione, ha dato il via a questa grande rivoluzione che vuole limitare l’uso delle plastiche a quelle facilmente riciclabili (es. il PET delle bottiglie), in un’ottica di economia circolare. L’Italia, ad esempio, ha risposto vietando dal primo gennaio 2019 la vendita dei cotton fioc, mentre da gennaio 2020 sarà vietata anche la commercializzazione di prodotti cosmetici contenenti microplastiche.

La strada è ancora lunga, ma il futuro è decisamente più “green”. È inutile affermare il contrario: la plastica è stata una delle più straordinarie invenzioni del Novecento e ci ha permesso di raggiungere un livello di benessere mai visto prima, grazie alle sue innumerevoli applicazioni. Trovare materiali alternativi a basso impatto non è stato facile. Tuttavia, qualche valida alternativa esiste già: le bioplastiche al momento rappresentano soltanto l’1% dei materiali plastici immessi al consumo, e per questo hanno ancora un costo molto alto. Questo chiaramente inciderà sul costo finale del prodotto, che ovviamente ricadrà sul consumatore finale. Trovo anche giusta l’idea di vietare l’uso di materiale non biodegradabile nelle varie manifestazioni comunali su suolo pubblico. Ad Ischia già alcuni degli eventi più importanti organizzati sul territorio, come “Stelle in Strada”, vede gli organizzatori da due anni utilizzare solo prodotti biodegradabili. Una decisione ambientalista che però porta a un maggiore costo per i commercianti e per gli utilizzatori. Se però pensiamo ai conti del giorno certamente avremmo un costo in più, ma se pensiamo al futuro dei nostri figli e al benessere del mondo che dobbiamo lasciargli non lo è.

Con il tempo, poi, la legge di mercato dovrebbe fare abbassare i prezzi di queste materie alternative alla plastica, e magari si potrebbe chiedere alle aziende produttrici, sin da subito, di rivedere i costi per gli utenti finali. La fine di un’era è vicina, i nostri amministratori l’hanno già capito, adesso tocca ai produttori ma soprattutto a noi imprenditori e ai cittadini: anche noi possiamo contribuire alla tutela dell’ambiente in cui viviamo, modificando i nostri comportamenti.

* AICAST ISCHIA

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