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Sanità, cinquemila firme raccolte per la petizione promossa dal Cudas

Cinquemila firme raccolte per il riconoscimento di Ischia a zona disagiata.  L’iniziativa promossa dal Cudas continua a raccogliere consensi da parte della popolazione isolana, facendo così registrare un elevato numero di adesioni a meno di un mese dal suo lancio. Era, infatti, lo scorso 19 Marzo quando il Comitato Unitario per il Diritto alla Salute lanciò la suddetta petizione, indirizzandone il testo ai vertici dell’Asl Napoli2 Nord e al presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, al fine di chiedere l’approvazione della delibera di Giunta regionale per il riconoscimento di Ischia a zona disagiata. Una richiesta questa, spinta dalla necessità di far fronte non solo ai numerosi problemi derivanti dai tagli ai servizi sanitari, ma anche dalle difficoltà legate allo stato di insularità di Ischia  e che complice di aver reso il nostro territorio meta meno prediletta da parte degli operatori del settore ha contribuito ad una  carenza di forza-lavoro nel nosocomio lacchese.

L’iniziativa del Comitato ha così, evidentemente convinto gran parte dei residenti isolani che, in queste settimane, si sono affrettati a recarsi ai punti di raccolta firme, organizzati dal Cudas, per contribuire alla causa. E così, dalle circa 500 firme che si contavano al 28 Marzo scorso, si è arrivati a raggiungere quota cinquemila e il numero potrebbe continuare a salire. I membri del Comitato, infatti, continuano a lavorare sodo, organizzando quasi quotidianamente banchetti di raccolta firme presso i punti strategici dell’isola.  Lo stesso Cudas, inoltre è stato protagonista del servizio realizzato per il TGR Campania dalla Giornalista Anna Teresa Damiano  giunta sull’isola lo scorso Venerdì per raccogliere le testimonianze dei membri del Cudas e della Comunità isolana sia in merito alla petizione sia sulle carenze che affliggono la sanità di Ischia. L’iniziativa del Cudas, insomma, sembra procedere a gonfie vele e l’auspicio da parte dei membri del comitato resta quello di far arrivare le richieste di Ischia all’attenzione degli organi regionali competenti che cinque mesi fa promisero il riconoscimento della nostra isola ad area disagiata senza però mai, fino ad oggi, ottemperare a quanto dichiarato.

Le sigle sindacali  in stato di agitazione

Nel frattempo, mentre la raccolta firme prosegue  con un nuovo punto di raccolta istituito a partire da oggi presso la farmacia Garofalo di Barano, venti di protesta spirano anche tra i lavoratori del comparto sanitario. Le sigle sindacali CGIL, UIL, FIALSi FSI, NURSING Up e RSU hanno proclamato, infatti, in queste ore lo stato di agitazione.  Il motivo sarebbe da ricollegare alla mancata erogazione dei fondi residui del 2016 sulle buste paga dei lavoratori del settore.  Le  direzione strategia a tal proposito, avrebbe dichiarato di volerli erogare attraverso l’incentivazione del 2017, solo però previa autorizzazione da parte della Regione Campania. Se questo, però, non avvenisse, ciò comporterebbe 75 euro in meno sulle buste paga degli operatori del settore, pur sostenendo lo stesso carico di lavoro. Ecco perché le sigle sindacali, preoccupate da una simile possibilità, hanno proclamato il suddetto stato di agitazione, organizzando, inoltre per il prossimo 13 Aprile un’assemblea generale di tutti i lavoratori del settore, a Fratta Maggiore. Una questione delicata questa che riguarda  anche i lavoratori del comparto sanitario isolano e che sono stati chiamati a raccolta, insieme agli altri dipendenti dei presidi sanitari dell’Asl Napoli2 Nord dalle sigle sindacali al fine decidere le azioni di lotta da intraprendere per la tutela del proprio salario.

Sara Mattera

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