ISCHIA. Continua il lavoro della struttura commissariale guidata dall’ex prefetto Schilardi, delegato alla ricostruzione post sisma sull’isola d’Ischia. Tra Natale e Capodanno il Commissario ha varato la terza ordinanza, dopo quella relativa ai danni lievi e quella per gli studi di microzonazione. Il più recente provvedimento contiene l’approvazione dello schema di convenzione con l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa, l’Invitalia, come del resto era previsto dal decreto sulle urgenze, convertito nella legge 130/2018. La convenzione naturalmente riguarda l’assistenza tecnica e specialistica a supporto delle varie funzioni affidate alla gestione commissariale, e durerà almeno fino al 31 dicembre 2021. Eventuali proroghe e modifiche potranno poi essere concordate tra le parti. L’ammontare del corrispettivo massimo stanziato è pari a 2 milioni e 567.129,40 euro. Gli oneri connessi all’esecuzione delle attività previste dalla convenzione e dal piano operativo trovano copertura nell’ambito delle risorse assegnate al Commissario Straordinario, che fu nominato con decreto del Presidente della Repubblica lo scorso 9 agosto, i cui ambiti di intervento ricomprendono anche la ricognizione dei danni, unitamente alla determinazione dei fabbisogni e del quadro complessivo di essi, ma soprattutto il coordinamento degli interventi di ricostruzione e riparazione di opere pubbliche e della concessione ed erogazione dei contributi relativamente agli interventi di ricostruzione e riparazione degli immobili privati, la definizione degli interventi a sostegno delle imprese, il coordinamento degli interventi di demolizione e la mappatura della situazione edilizia ed urbanistica, la redazione di un piano finalizzato a dotare i Comuni degli studi di microzonazione sismica di terzo livello, e le attività relative all’assistenza alla popolazione a seguito della cessazione dello stato di emergenza. Come lo stesso Schilardi aveva spiegato a margine dell’incontro con la cittadinanza nella sala consiliare di Lacco Ameno, già ben prima di Natale la struttura commissariale aveva incontrato gli esponenti di Invitalia, gettando le basi dell’accordo il cui schema è stato approvato appunto con la terza ordinanza di Palazzo Armieri.
