CRONACAPRIMO PIANO

Mozzarella non sicura destinata agli alberghi, due denunce a Ischia

L’operazione è stata condotta dai carabinieri, che hanno sorpreso un foriano intento a consegnare latticini in un’auto non refrigerata. Con lui nei guai anche il proprietario della società di trasporti

Tutto è nato, stando alla ricostruzione dei fatti, da un normale posto di controllo. Uno dei tanti che le forze dell’ordine organizzano quotidianamente sul territorio isolano, in zona tanto centrali quanto periferiche.

E forse nemmeno il conducente di una vettura avrebbe mai immaginato di ritrovarsi denunciato all’autorità giudiziaria invece che limitarsi ad esibire patente e libretto, come da prassi accade in casi del genere. Vittima della “disavventura” un autotrasportatore di Forio, cinquantasettenne e soprattutto incensurato: quando l’uomo è stato fermato dai carabinieri della Compagnia di Ischia, guidati dal cap. Angelo Pio Mitrione, stava trasportando 25 chili tra mozzarella, ricotta e provola di bufala. In una vettura, va ricordato, non refrigerata. I militari dell’Arma hanno inoltre appurato che molti dei prodotti in questione erano privi di etichettatura che ne attestasse la provenienza oppure, se la avevano, la stessa era incompleta.

Il soggetto in questione è stato fermato nel suggestivo borgo di Sant’Angelo dai carabinieri del Nucleo Operativo di Ischia che dopo aver notato l’eccessivo carico di mozzarella hanno proceduto ad accurata ispezione da cui è poi emerso il trasporto irregolare. Le verifiche a quel punto sono diventate serrate, anche più tecniche e per questo motivo sono proseguite con la collaborazione del personale dell’ASL NA 2 Nord: a quel punto il cerchio si è chiuso e si è arrivati al sequestro di tutti i latticini: per la cronaca, i prodotti verosimilmente sarebbero stati distribuiti a negozi, ristoranti e attività ricettive di Sant’Angelo ma sono stati posti sotto sequestro per tempo e successivamente distrutti. Per la cronaca, oltre al cinquantasettenne foriano, gli uomini del cap. Mitrione hanno denunciato in concorso con l’accusa di alimenti in cattivo stato di conservazione anche il proprietario della società di trasporti, un cinquantaquattrenne parimenti originario e residente a Barano.

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