CULTURA & SOCIETA'

Ritratti di famiglie antiche in mostra a “’Pe Terre Assaje Luntane”

Alla Torre del Molino conclusa con il concerto finale di Valerio Sgarra la “due giorni” settembrina sull’emigrazione ischitana verso le Americhe con la regia di Salvatore Ronga e l’impegno di Maria Lauro La Rossa

DI GIOVAN GIUSEPPE LUBRANO Fotoreporter

Con il concerto spettacolo “Sittin’ on the dock” si è conclusa, domenica sera, la sedicesima edizione della manifestazione, “’Pe Terre Assaje Luntane”. E non poteva esserci conclusione migliore. Gli organizzatori della due giorni settembrina, l’iniziativa ormai diventata un riferimento culturale di notevole rilievo, «Pe’ terre assaje luntane, l’emigrazione ischitana verso le Americhe»,non a caso, anche quest’anno hanno puntato su ritratti di famiglia, per illustrare la copertina del catalogo «Noi emigravamo».

Il volume era a corredo della mostra documentaria che, curata dall’associazione Ischitani nel Mondo, si è rivelata come sempre, uno dei motivi di interesse della manifestazione dedicata per due giorni all’emigrazione ischitana, presnta il 12 ed il 13 settembre scorsi , presso la Torre del Mulino a Ischia. Suddivisa in sezioni, la mostra ha proposto un percorso che ha racconta il fenomeno dell’emigrazione ischitana, dalle origini, intorno alla metà dell’Ottocento, fino agli Anni Sessanta del secolo passato. Biglietti di imbarco, pubblicità dei più celebri transatlantici e fotografie di bordo hanno costituito il materiale originale che ha completa l’esposizione. La mostra è tornata a Ischia dopo essere stata ospitata nelle sale del Mann, Museo archeologico nazionale di Napoli, nell’ambito dell’evento «Thalassa, meraviglie sommerse dal Mediterraneo».

Il programma, organizzato in collaborazione con il Circolo Georges Sadoul e l’Istituto italiano per gli studi filosofici, ha visto un incontro tra storia, letteratura e cinema con la presentazione del libro «Napoli/New York/Hollywood» di Giuliana Muscio, in cui si focalizzava l’attenzione sul contributo che gli artisti italiani, e napoletani in particolare, hanno dato al mondo del cinema americano: un’emigrazione artistica che ha trapiantato oltreoceano una ricca e antica tradizione teatrale e culturale, determinate per la costruzione dell’immagine dell’Italia presso i media americani. E di connazionali in terra di America si parla anche nel volume «Storia degli Italoamericani» di William J. Connel e Stanislao G. Pugliese, la cui edizione italiana è stata curata da Maddalena Tirabassi del Centro Altreitalie, un vero e proprio affresco delle relazioni secolari tra America e Italia, a partire dai primi esploratori del Nuovo Mondo, ripercorrendo l’epopea degli emigranti italiani, fino alle ultime generazioni che, non dimentiche delle proprie origini, sono testimoni vivaci della cultura globale contemporanea.

L’incontro è stato presieduto da Arturo Martorelli, dell’Istituto italiano per gli studi filosofici. Altro tema dell’incontro del secondo giorno di domenica scorsa 13 settembre , sempre alle ore 21, è stato la musica. Il concerto spettacolo «Sittin’ on the dock» ha rappresentato un viaggio musicale che ha visto protagonista Valerio Sgarra, accompagnato al violino da Alessandro Cervo. Scrittore, cantautore e raffinato chansonnier, Sgarra ha rievocato i temi del mare, dell’imbarco e dell’attesa attraverso le suggestioni della canzone d’autore, da Paolo Conte a Fabrizio De André, da Jacques Brel a Francesco De Gregori, con felici incursioni nel repertorio classico napoletano. La due giorni settembrina di “Pe Terre Assaje Luntane ” si è conclusa con un racconto di Leonardo Sciascia, “Il lungo Viaggio” di cui il regista e autore salvatore Ronga ha letto alcune pagine.

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