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Scarichi termali, ascoltati gli ultimi testi della difesa

di Francesco Ferrandino

ISCHIA. Poco più di un mese fa la testimonianza del direttore dell’Hotel San Montano, Maurizio Orlacchio, era stata improvvisamente interrotta dal giudice Capuano. Nell’ambito del processo sullo smaltimento dei rifiuti prodotti dagli alberghi della famiglia De Siano, il magistrato aveva ritenuto che le dichiarazioni del testimone avrebbero potuto essere in pratica autoaccusatorie, invitandolo a nominare un difensore di fiducia nel prosieguo della testimonianza, a maggior garanzia della sua posizione. Il punto focale era ed è costituto dall’effettivo ruolo rivestito dal direttore Orlacchio e dal senatore Domenico De Siano, legale rappresentante dell’albergo San Montano srl fino al 30 dicembre 2013, accusato dalla Procura di aver smaltito illecitamente rifiuti speciali prodotti dalla struttura alberghiera, proprio in quanto “titolare della gestione” dell’hotel. L’estate scorsa, il parlamentare era stato ascoltato in aula, illustrando il suo ruolo nell’azienda di famiglia. De Siano aveva spiegato di aver ricoperto formalmente il ruolo di amministratore soltanto nel periodo fra la scomparsa del fratello e i primi mesi del 2013, e di non essersi mai concretamente occupato della gestione della struttura. All’udienza del 2 dicembre, il direttore Orlacchio stava confermando sostanzialmente il quadro delineato dal senatore, valido sin dal momento della sua assunzione alla guida della struttura alberghiera nel 2013. La testimonianza era stata interrotta dal giudice Capuano quando Orlacchio aveva ribadito che la concreta organizzazione operativa, compresa la supervisione del personale, spettava a lui stesso, e che di fatto il senatore De Siano non aveva competenze circa gli aspetti pratici che la gestione alberghiera comportava. Testimonianza che è continuata ieri mattina, presso la sezione distaccata di Ischia del Tribunale, quando il direttore della struttura alberghiera che sovrasta la collina di Monte Vico si è presentato in aula assistito dall’avvocato Fabio Scarlata. Oltre a Orlacchio, è stato ascoltato anche l’ingegner Benito Trani, consulente storico della famiglia De Siano che si è occupato dell’adeguamento degli impianti dopo il sequestro operato nel 2014 dai Carabinieri presso le strutture alberghiere. Il giudice ha infine fissato al 9 marzo l’udienza di discussione delle parti. Il pubblico ministero Claudio Basso ha già fatto sapere che invierà un’articolata memoria. Il processo si avvia quindi alla conclusione.

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