CRONACAPRIMO PIANO

1.2 chili di hashish in casa, arrestato dalla polizia a Lacco Ameno

Finisce dietro le sbarre Antonio Conte, personaggio già noto alle forze dell’ordine. Gli agenti erano sulle sue tracce dopo aver appurato che nei pressi di un’abitazione di via Provinciale Fango poteva essersi generata una piazza di spaccio. Sequestrati anche bilancino di precisione, coltellino per il taglio e una calibro 8 priva del tappo rosso

Un altro duro colpo assestato agli spacciatori di droga che sulla nostra isola proliferano in maniera sempre più preoccupante e che porta di fatto a quasi due chili il quantitativo di stupefacente sequestrato in poco meno di 72 ore. Numeri ai quali oggettivamente in un passato nemmeno così remoto la nostra isola proprio non era abituata. Nel tardo pomeriggio di giovedì gli agenti del commissariato di polizia di Ischia, guidati dal vicequestore Ciro Re, durante una serie di servizi mirati, hanno controllato un’abitazione di via Provinciale Fango a Lacco Ameno dove hanno rinvenuto 12 panetti di sostanza stupefacente di tipo hashish per un peso complessivo di 1 chilo e 200 grammi. In casa anche altri strumenti tra cui un bilancino di precisione, un coltello a serramanico, un taglierino ancora intriso di stupefacente, diverso materiale per il confezionamento della droga e pure una pisola a salve calibro 8 priva di tappeto rosso. L’uomo, Antonio Conte, è stato così arrestato e tradotto nella mattinata di ieri presso il carcere napoletano di Poggioreale dove resterà a disposizione dell’autorità giudiziaria. 

I poliziotti, a quanto sembra, si sono recati presso l’abitazione del Conte dopo aver appreso confidenzialmente di un continuo andirivieni dalla zona di via Provinciale Fango che pareva essere diventata una sorta di centrale dello spaccio anche per la costante presenza di consumatori conosciuti alle forze dell’ordine. Da qui ne è nato un servizio di appostamento che si è protratto per oltre quattro ore e che di fatto ha avuto inizio nel primo pomeriggio di giovedì. Dopo aver raccolto una serie di informazioni suppletive sul soggetto (gravato tra l’altro di precedenti penali per minaccia e truffa), gli agenti facevano irruzione in casa all’interno della quale si trovavano anche la madre di Antonio Conte e il fratello. L’uomo non si trovava in casa ma è stato fatto rientrare ed inizialmente a suo carico è stata eseguita una perquisizione personale che però ha dato esito negativo. A quel punto il controllo è stato esteso anche ad una sorte di dependance interna all’immobile che era di pertinenza del solo Antonio Conte e non dei suoi familiari e qui il personale guidato dal vicequestore Ciro Re ha fatto “bingo”: in camera da letto, ben occultata dietro diversi libri, sono stati rinvenuti 12 panetti di hashish, 9 dei quali custoditi in una busta e 3 in un marsupio. Gli altri oggetti già citati venivano invece rinvenuti su una scrivania, eccezion fatta per la pistola priva di tappo rosso semiautomatica che l’uomo aveva nascosto sulla testiera del letto. A quel punto il Conte veniva dichiarato in stato di arresto e condotto presso gli uffici di via delle Terme per gli adempimenti di rito. 

A quel punto, come da prassi consolidata, dell’accaduto veniva messo a conoscenza il sostituto procuratore di turno il quale, anche in virtù dell’ingente quantitativo di droga rinvenuto dalla polizia oltre che dei precedenti penali, disponeva la traduzione a Poggioreale di Antonio Conte che resterà ristretto dietro le sbarre in attesa dell’udienza di convalida che si svolgerà alla presenza del suo avvocato difensore.

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